CAPITOLO 31
"Ma vedi come sono conciato?" dissi prendendo in un pugno la stoffa della maglietta.
"Allora corri a cambiarti" disse sorridendo. Il colore bianco dei suoi denti era stupendo con quello rosso acceso delle sue labbra che si abbinava alla perfezione con il vestito blu elettrico che arrivava un pò sopra alle ginocchia.
"Dai su" disse spingendomi leggermente e ridendo. Io corsi al piano di sopra e aprii l'armadio. Presi i soliti skinny jeans strappati e una maglietta grigia con le maniche nere. Misi la collana con il plettro, altri bracciali e un anello nel mignolo.
Presi una giacchetta di jeans e corsi al piano di sotto con il cellulare in una mano e le chiavi della macchina nell'altra.
"Eccomi" dissi con un po' di fiatone. Lei si alzò sistemandosi il vestitino e il cardigan nero che teneva però in mano. "Andiamo" uscì dalla porta e io la seguii come un cagnolino fedele.
Entrammo in macchina senza dire una sola parola. "Ma dove stiamo andando esattamente?" dissi dopo poco.
"A festeggiare."
"Cosa esattamente?" dissi senza togliere lo sguardo dalle sue gambe perfette.
"Luke guarda la strada" disse spostandomi il viso e ridacchiando.
"Faccio fatica con te di fianco, vestita in questo modo." Non la guardai ma mi immaginai le sue guance colorarsi di rosso e gli occhi sbattere più velocemente per l'imbarazzo, le mani che giocherellavano con la stoffa leggera del vestito e il viso nascosto dietro ai capelli.
"Dai, dove stiamo andando?" cercai di alleggerire l'atmosfera.
"Te l'ho detto, a festeggiare" era fastidiosamente dolce quando faceva così.
"Si ma cosa?"
"Te. Festeggiamo te" disse spazientita.
"Per quale motivo?" cercai di essere il più convincente possibile. Magari non parlava del mio compleanno.
"Nessuno ventun'enne" sorrise lei.
"I-io ho vent'anni" balbettai non più molto convincente.
Lei rise. Ah la sua risata. Era una droga. Un bisogno. La mia gioia.
"Zitto Hemmings e guida." Continuò a ridere.
Sara's pov
Arrivati alla casa in cui si sarebbe svolta la festa Luke perse leggermente il sorriso.
"Tutto bene?" dissi mettendo una mano sul suo braccio muscoloso.
"Si tranquilla" sorrise lui.
Entrammo e tutti saltarono subito addosso a Luke, spintonandomi via.
Decisi di farmi da parte e perciò andai in cucina per prendere dell'acqua, niente vodka quella sera.
Ero l'unica che se n'era andata in quel momento, ma la folla, le urla e la gente in generale mi mandava in confusione e mi faceva venire il panico. E poi era giusto che Luke stesse con i suoi amici, okey che avevamo passato molto tempo insieme e ci trovavamo benissimo, però non stavamo insieme, un ragazzo come lui e una come me sarebbero stati come l'acqua e il fuoco.
Bevvi qualche bicchiere di acqua e poi mi sporsi verso il salotto, dove gli amici di Luke stavano ancora parlando con lui. Molte ragazze si erano avvicinate al biondo, in cerca di attenzioni.
Quella sera era libero di fare quello che voleva. Ma volevo essere io quello che voleva. Volevo essere io quello che avrebbe cercato in mezzo alla folla e volevo che fosse il mio bacio che avrebbe cercato la sera del suo ventunesimo compleanno.
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Lost in the ocean || Luke Hemmings
FanfictionSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...