The Hard Truth

88 3 0
                                    

CAPITOLO 28

Maria’s pov

Non era così strano il fatto che non ricordasse niente in effetti. Era ubriaca fradicia e si vedeva.

Cosa avrei dovuto fare? Non arrabbiarmi con lei perché era ubriaca o farlo perché aveva avuto bisogno di vodka per dire la verità alla sua migliore amica? Certo, non erano affari suoi, ma di famiglia, però era una cosa troppo importante.

Mi guardava preoccupata, ma in quel momento lei e Luke erano il mio ultimo problema. Lei non si ricordava.

“Sei arrabbiata?” disse riferendosi a lei e Luke.

Io scossi la testa pensierosa, cercando di trovare una soluzione.

“Allora andiamo a fare colazione dai” allungò la mano ma io non la afferrai.

“Prima mi faccio una doccia, sono ancora sudata da ieri sera.” Dissi per poi sparire in bagno. Cosa avrei dovuto fare?

Non sapevo a chi chiedere un consiglio. Luke? No. Ero arrabbiata con Luke.

Sara? Con lei non sapevo cosa fare, come potevo chiederle di aiutarmi ad affrontare la cosa?

Ashton? Lui era solo una macchina da sesso.

Calum? Non volevo metterlo in casini più grandi di lui, dato che aveva già abbastanza problemi a casa con suo padre.

E a chi lo posso chiedere? A Michael?

“Michael!” urlai illuminata. Allora ogni tanto la mia testa ragionava.

Lo chiamai subito e gli chiesi se potevamo vederci. Mi chiese cosa era successo, ma io gli dissi che gli avrei spiegato tutto quando eravamo insieme. Sarebbe venuto da me in pochi minuti, però doveva salire dalla finestra come faceva sempre Ash quando c'era Luke in casa.

Venti minuti dopo Michael bussò alla mia porta.

“Sei diventato agile” risi. Lui non è mai stato agile e sciolto. Era un tronco e lo rimarrà per sempre.

“Ho fatto una fatica cane, spero che tu abbia dei validi motivi per cui mi hai fatto fare tutta questa fatica” disse buttandosi sul mio letto. Eccome che ce li avevo i motivi.

“Tu sapevi che io sono stata adottata?” dissi senza fare giri di parole e torturandomi le unghie smaltate.

Lui si alzò di scatto e mi guardò fisso negli occhi. “Cosa?” non sapeva niente nemmeno lui? E se non fosse vero? E se Sara avesse detto qualcosa a vanvera solo perché era ubriaca? Magari non era vero, però così mi spiegherei l’assente somiglianza tra me e Luke. Come facevo a sapere la verità. In fondo è vero che gli ubriachi non mentono mai …

“Maria?” disse Michael risvegliandomi dai miei pensieri.

“T-tu non sai niente?” dissi ancora scossa.

“Io non so assolutamente niente Mary. Ma chi te lo ha detto?” disse con gli occhi spalancati ma con la sua solita estrema calma. Mi afferrò delicatamente le spalle e cercò di farmi tornare sul pianeta Terra con scarsi risultati. I suoi occhi però mi calmarono un pò.

“S-sara, è stata sara m-mentre era ubriaca ieri sera e tralasciando il fatto che stamattina me la sono ritrovata in casa con solo la mia maglia di mio fratello” dissi con tono sarcastico.

“Per me quei due” disse interrompendomi e poi fece l’occhiolino. Io lo spinsi disgustata al solo pensiero della mia migliore amica con mio fratello … beh, forse fratellastro. Che frase triste.

“Beh insomma stamattina non sembrava ricordarsi niente. Mi ha detto che non sa cosa è successo ieri sera, né che mi ha detto … beh … quello che ha detto, né cosa ha combinato con Luke.” Non ebbi il coraggio di dire ‘fratello’ una seconda volta. Lo era davvero?

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora