Sara’s pov
Camminavo silenziosamente con la faccia coperta dal cappuccio e dagli enormi Ray-ban, mentre sorseggiavo il mio frappuccino di Starbucks. Stavo ripensando a ciò che era successo ormai tre sere fa.
Flashback.
Era da un po’ che eravamo in quella posizione. Continuavo a cullare Luke tra le mie braccia e quando sorrise gli misi un dito nella fossetta e lui rise ancora di più, stringendomi a se sempre di più.
“Interrompo qualcosa?” sentii una voce richiamare la mia attenzione mentre continuavo a giocare con i capelli del biondo.
Mi girai e vidi l’ultima persona che avrei voluto trovarmi davanti in quella situazione. “Maria!” non sapevo cosa fare, e oltretutto Luke si ostinava a restare attaccato a me. Cercai invano di staccarmelo di dosso delicatamente sotto il severo sguardo di Maria.
Ci stavo rinunciando “Senti, non è come sembra, è che lui era ubriaco e “
Mi interruppe “Luke non beve, non lo ha mai fatto, non può essere ubriaco.” Era in piedi davanti a me con le braccia incrociate, mentre io pensavo a quanto fosse ingenua: un ragazzo di venti anni che non ha mai bevuto alcol? Davvero?
Alle parole di Maria, Luke si alzò, lasciando i miei fianchi e il mio petto al freddo ma tenendo la mia mano nella sua. Lo guardavo senza muovermi, non sapendo bene ciò che avrei dovuto fare, e lui lentamente lasciò la mia mano mentre entrava in casa.
Non potevo credere a ciò che stava succedendo, sembravamo in una fanfiction.
Mi alzai e mi ripresi “Maria non è davvero come pensi, te l’ho detto, lui era ubriaco e si è messo a piangere e non so nemmeno io che cazzo è successo, ma stava male e non riuscivo a vederlo piangere.”
“Non raccontarmi cazzate Sara.” Il tono era duro “Le conosco le tipe come te, e ti conviene star lontana da mio fratello!”
“Perché credi che stia mentendo?” aiuto.
“Intanto perché Luke non piange. Secondo perché non ha mai bevuto in vita sua e non vedo il motivo per cui dovrebbe bere proprio stasera. Quindi smettila di dirmi delle gran cazzate perché io delle bugiarde ne ho abbastanza.” Aveva gli occhi lucidi.
“Ti sto dicendo la verità.” Dissi a testa bassa e quasi sussurrando.
“Smettila con la scenata della povera ragazza triste! Non sei così! Fai finta di esserlo ma in realtà sei un avvoltoio che vuole solamente mettere le proprie zampe schifose su mio fratello, quindi no, non ti credo e non ho intenzione di farlo. Ha già sofferto abbastanza e non voglio che succeda un’altra volta. Stagli alla larga o te ne penti.” Disse in un misto tra cattiveria e disperazione.
“Scusa.” Mi incamminai silenziosamente verso la casa di mio cugino. Era andata peggio e meglio di quanto avessi immaginato.
Fine flashback
La mia mente era concentrata sui ricordi e non mi accorsi della ragazza che mi stava venendo addosso.
“Stai attenta sfigata!” era una ragazza abbastanza carina, con dei lunghi capelli grassi e lisci come gli spaghetti e un grande paio di occhiali da sole rosa. Era vestita con dei pantaloncini che non lasciava molto all’immaginazione, mentre la maglietta era molto corta e faceva vedere l’ombelico. Aveva al braccio una borsetta anch’essa rosa e teneva in mano un frappè alla fragola. Odio il colore rosa.
“Scusa non ti avevo vista.” Dissi non prestandole molta attenzione.
Le altre ochette dietro di lei sghignazzavano mentre mi guardavano, tutte a parte una. Era alta più delle altre e molto carina, al contrario del gruppo era vestita abbastanza sportiva, con dei pantaloncini abbastanza lunghi di jeans e una felpona come le mie. Sembrava la più simpatica.

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Lost in the ocean || Luke Hemmings
FanfictionSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...