Feelings of guilt

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Vi prego leggete alla fine la nota autrice. Buona lettura a tutte c:

CAPITOLO 32

Erano passati quattro giorni da quando io e Luke avevamo 'discusso'. Mancava un giorno al mio compleanno.

Io e Michael avevamo chiarito, in fondo non era stata colpa sua. Mi aveva spiegato che dopo che era uscita Luke era andato da Michael e aveva iniziato a dirgli che io ero sua e che non doveva stare così tanto con me. Continuava a ripetere che io ero sua, ma la verità è che non lo ero.

Da Luke:

ti prego rispondi

Era dal suo compleanno che mi scriveva costantemente, ma io non gli rispondevo, non potevo e non volevo. Volevo spiegazioni, eccome se le volevo, però rispondergli mi sembrava sbagliato, sia per Michael che per me.

Presi il cellulare in mano e guardai i numerosi messaggi senza risposta.

Da Luke:

Sara lo so che stai leggendo i miei messaggi.

Cosa dovevo fare? Senza Maria mi sentivo persa, non avevo la mia roccia, la mia ancora. Continuavo a fissare lo schermo con in sfondo una foto che avevo fatto con Michael, Luke, Maria, Cal e Ash. Era una foto bellissima e mi vennero gli occhi lucidi al ricordo di noi sei insieme.

A Luke:

Perché tieni a me? Perché continui a cercarmi?

Una lacrima scese lungo la mia guancia.

Da Luke:

Bella domanda. Me lo chiedo di continuo ma la risposta non viene.

Cosa dovevo rispondere?

Da Luke:

Mi manchi.

Sorrisi inconsciamente, mentre una moltitudine di lacrime bagnavano le mie guance.

A Luke:

Anche tu.

Quelle parole furono le più difficili da ammettere, ma le più facili da scrivere.

Da Luke:

Da me tra dieci minuti?

Sorrisi. Il modo in cui lo scrisse mi fece impazzire, era come un'abitudine, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

A Luke:

Yep

Misi le scarpe velocemente, mi truccai leggermente, misi un maglione grigio e dei leggings neri leggeri. Allacciai le solite Vans nere, presi la borsa e corsi fuori di casa con la mia bici marrone.

Avevo paura che il clima con Luke fosse troppo teso e imbarazzante, e così fu all'inizio. Appena arrivata non avevamo praticamente detto una parola, ci eravamo seduti e lui aveva preso qualcosa da bere.

Avrei dovuto chiedergli scusa per prima? No. Doveva essere lui, lui aveva sbagliato, la mia incazzatura era il prodotto di ciò che aveva combinato quella sera.

Notai che aveva addosso i bracciali che gli avevo regalato.

Sentii dei vetri rompersi e Luke tirare una madonna.

"Hai b-bisogno?" urlai dal salotto ridacchiando leggermente.

"No tranquilla" disse sbuffando sonoramente.

Mi sistemai meglio sul divano, togliendo le scarpe e posizionandole affianco al sofà.

Stavo per accendere Wattpad e leggere l'ennesima teenfiction, quando Luke ruppe un altro piatto o bicchiere.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora