CAPITOLO 25
Luke's pov
Quella ragazza mi stava facendo perdere totalmente il controllo. Mi ero avventato su di lei e avevo iniziato a baciarle il collo morbido a caldo. Le mie mani non riuscivano a stare ferme, bisognose di esplorare il suo meraviglioso e invitante corpo.
Non era solo desiderio sessuale cazzo; quanto avrei voluto che fosse stato solo quello. Quella ragazza mi stava facendo provare emozioni diverse dal solito ed è risaputo che il nuovo spaventa sempre.
I jeans poco a poco divennero stretti e i miei fianchi cominciarono a muoversi senza che io gli avessi dato il permesso di farlo. Lei sembrava gradire, facendosi sfuggire qualche gemito di tanto in tanto. Ansimava e io non potei fare a meno che seguirla, soffiando aria calda sul suo collo e lasciandole una scia di baci umidi.
Sentivo che aveva la pelle d'oca e mi compiacqui parecchio, ma non volevo spingermi oltre. Era così indifesa sotto di me, debole e vulnerabile. Non voleva approfittare di ciò, perciò mi fermai continuando ad ansimare a un centimetro dalla sua bocca. Era confusa e ancora parecchio eccitata, un po' come me. Sapevo che avrei potuto fare ciò che volevo su di lei, però mi sarei sentito un verme, perciò semplicemente le baciai la testa e le lasciai un'ultima scia di baci sul collo ormai umido e pieno di macchie violacee e poi senza dire una parola mi alzai da lei e tornai in casa.
Non era solo un fatto morale, lo avevo fatto anche per me. Perché si, avevo avuto paura, in qualche modo avevo avuto troppa paura.
Sei un fifone Hemmings
Lo ero. Ero un fottutissimo fifone. Ma cosa potevo farci? Lei era così bella, così indifesa e così spaventata da tutto e da tutti. Non volevo essere il mostro che sono dovuto diventare. Lei meritava di più di un mostro.
Una cosa giusta l'hai fatta, almeno così saprai se lei è interessata, se è così tornerà da te.
La mia testa aveva ragione. Ma cominciai ad essere nervoso per questo. E se avesse avuto paura di me? Non me lo sarei mai perdonato. Io non volevo farle paura. La verità era che ero anche io quello spaventato, spaventato da sentimenti che mi stavano affollando la mente.
Sei innamorato di lei.
Diceva una parte di me.
Ahahaha innamorato, non esageriamo, è solo una bella ragazza, probabilmente gli basterà una botta e via.
Sembrava Ashton con le sue opzioni estremiste. Possibile che quel ragazzo vedesse le cose o nere o bianche? Certo, anche io un po' ero così, ma lui aveva dei seri problemi.
'O la ami o te la vuoi scopare'
Qual era l'opzione giusta e quale quella errata?
Continuai a pensarci per tutta la notte senza chiudere occhio.
Maledetta Sara.
Sara's pov
Mi aveva lasciata lì, da sola, sdraiata a terra con ancora le gambe aperte, il collo umido dei suoi baci, i capelli scompigliati da lui e una stranissima sensazione nel mio stomaco.
Ma che cazzo era successo? Non riuscivo a capacitarmene.
Misi una mano sulla mia fronte e l'altra sul mio collo. Era caldo e umido, proprio come le sue labbra. Ah, le sue labbra, quanto avrei voluto baciarle, ma lui non mi aveva nemmeno dato il tempo di respirare. Aveva fatto tutto lui e poi se n'era andato.
Mi alzai disorientata e entrai in casa, chiudendo a modo la vetrata e le tende.
Mi fermai un momento davanti allo specchio che precedeva il corridoio. Mi guardai un attimo: avevo un sorriso che non riuscivo a togliere, i capelli scompigliati, gli occhi felici e anche un po' confusi, e poi vidi il mio collo. Era pieno di segni violacei. Ce n'era uno anche sul lobo e alcuni anche sulla scollatura. Era un ragazzo troppo eccitato.
STAI LEGGENDO
Lost in the ocean || Luke Hemmings
FanficSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...