Come te

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"Ma quando hanno intenzione di chiamarti dentro? voglio dire, quanto tempo è passato?" disse un Luke molto nervoso. Continuava a muovere le gambe facendo traballare tutte le fredde sedie in metallo dell'ospedale.

"Dall'ultima volta che me lo hai chiesto? Precisamente due minuti" gli sorrisi ironicamente e lui fece una smorfia.

"B-beh beh, magari sono in ritardo con gli appuntamenti oppure una persona si è sentita male oppure-"

"Luke datti una calmata" lo rimproverai cercando di non urlare.

"Ma-"

"Vai a prendere qualcosa da bere okey?" gli misi una mano sulla spalla.

"I-io"

"Sh sh, vai a prendere una coca-cola e un the" gli diedi un bacio sulla guancia e con ancora le gambe in movimento per l'agitazione si alzò farfugliando qualcosa.

"Scusalo" ridacchiò Maria "Ha sempre fatto così quando si trattava di me, specialmente se erano QUELLE cose che non poteva capire"

"Me lo immagino" risi.

"Dovevi vederlo la prima volta che ho avuto il ciclo" continuò a ridere "Era più sconvolto di me. Poi ovviamente lo è anche ora quando mi deve prendere gli assorbenti" ridemmo insieme e in quel momento mi sentii in pace con me stessa e con gli altri.

"Scusa per prima" abbassai la testa.

"Per cosa?" chiese innocentemente aggrottando la fronte.

"Per avergli dato un bacio sulla guancia" arrossii storcendo la bocca.

Ridacchiò "Tranquilla"

Mentre parlavamo di cose varie un Ashton ancora molto rotto arrivò nella piccola area dove stavmo attendendo.

"Aww ecco il povero bimbo che è stato picchiato" risi tenendomi la pancia e anche Maria cominciò a ridere, ma notavo un pò di tristezza nei suoi occhi.

Ashton teneva la garza sul labbro, mentre sullo zigomo destro quattro piccoli punti tenevano uniti i lembi di pelle che Luke aveva aperto e il naso era fasciato accuratamente, ma si notava il gonfiore (e il colore viola).

"Dì al tuo ragazzo di darsi una calmata eh" sbuffò tamponandosi il labbro. Gli diedi un calcio "Oh scusate".

Ashton. Non. Infierire.

FLASHBACK

"Tu sei cosa?" urlarono in coro guardandola con stupore.

Io e Maria ci stavamo guardando parecchio perplesse, e nessuna delle due sapeva bene cosa dire o fare, quindi stavamo semplicemente in silenzio.

Luke si girò lentamente evrso Ashton, la mandibola tesa e gli occhi più scuri "Figlio di puttana". Gli saltò letteralmente addosso, facendolo cadere a terra, poi cominciò a colpire la sua faccia tanto perfetta.

"Luke lascialo stare" continuava a urlare Maria. "Adesso basta" fece per buttarsi addosso a Luke ma la fermai.

"Sei pur sempre in cinta" le dissi con calma e lei annuì abbassando il capo. Dovevo pensarci io.

"Adesso basta davvero" misi una mano sul petto di Luke e provai a tirarlo via da Ashton, ma era davvero troppo forte per me. "Luke" urlai esapserata e lui si fermò.

Si alzò dal corpo di Ashton per poi asciugarsi una goccia di sangue che stava scendendo dal suo labbro e dal suo sopracciglio. Guardò il dorso della mano ora insaguinato e le nocche della mano destra spaccate "Spero che il messaggio sia arrivato" fece cattivo verso Ashton per poi andare a sciacquarsi la faccia nel suo bagno.
Maria corse a vedere come stava Ashton e io corsi dietro a Luke.
Aprii l'acqua del rubinetto e quando allungò una mano le pulirsi gli diedi un piccolo schiaffo.
"Tutto bene?" Gli chiesi mentre pulivo accuratamente le sue mani.
Annuì.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora