Dark Passed pt. 2

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CAPITOLO 29

Erano passate settimane da quando Maria se n'era andata e ormai si stava avvicinando il mio compleanno, che molto probabilmente avrei passato senza di lei e con i sensi di colpa addosso. Avevamo provato a chiamarla, a cercarla in giro per Sidney e addirittura avevamo chiesto ad alcuni familiari e amici di Luke e Maria dai quali magari la mia migliore amica si era rifugiata, ma niente. Non si trovava da nessuna parte, era come sparita, e tutto solo perchè io ero un fottutissimo problema.

Anche se con Maria era scoppiato un casino bestiale, con Luke andava benissimo. Certo, eravamo entrambi tesi ... molto tesi per Maria, però passammo molto tempo insieme e a Luke spesso scapparono baci furtivi sul collo e succhiotti un po' dappertutto. certo. non passavamo giornate intere o pomeriggi a ... flirtare? (certo non mi sarebbe dispiaciuto) Diciamo che ogni tanto capitava e nessuno dei due si opponeva.

Una sera Luke scoppiò davanti ai miei occhi. Cominciò a urlare che non capiva Maria, che era tutta colpa sua e di quello che le aveva detto nella sua stanza e che se le fosse successo qualcosa non sarebbe più riuscito a vivere.

Quella che però doveva sentirsi in colpa ero io, e infatti quando esplose quella sera, il mio stomaco era attraversato da elefanti imbufaliti. Era solo colpa mia cazzo.

"Cosa ho sbagliato?" disse mettendo la testa tra le mani, ma io gliele presi e gli alzai il viso. "Luke non è colpa tua" gli accarezzai il viso delicatamente mentre lui mi guardava più intensamente che mai.

"Sara io sono un fottuto casino. Le ho fatto passare un brutto periodo perché io ero in crisi per colpa di quella fottutissima troia e adesso se n'è andata. Tutti prima o poi si stancano di me."

Risi ma lui mi guardò strano, confuso "Luke la gente ti guarda e ti vorrebbe, le persone ti stanno accanto e ti vogliono bene. Io ti conosco da due fottutissimi mesi e mi sono affezionata a te come poche volte mie era successo e tralasciando la paura persistente, tu che hai reso le mie giornate più divertenti, più emozionanti e ovviamente più interessanti. Tu Luke Hemmings mi completi in qualche assurdo modo. Tu, con le tue labbra " gli toccai le labbra gonfie con il pollice "E il tuo fottutissimo sorriso che mi manda in confusione. Tu e le tue fossette che amo" sorrise e io ovviamente misi un dito nella piccola conca che si era creata sulle sue guance pallide "E i tuoi occhi." Feci una pausa incantata nel mare. "Non immagini nemmeno quanto tu mi faccia sentire leggera."

Risi ancora mentre lui mi fissava le labbra che si muovevano a ogni parola mentre io ero ancora incantata sui suoi occhi. "Luke io combino solo casini, non tu. La gente si stanca di me, si pente di avermi conosciuta e forse anche di avermi messa al mondo. Sono un peso Lucas, ma tu mi fai sentire fottutamente leggera. Mi spieghi perché?" sorrisi e lui fece combaciare le nostre fronti.

"Sara io sono più incasinato di quanto sembro" dissi sorridendo malinconico. "è solo che nella vita si sopravvive e io lo sto facendo, in qualche modo lo sto facendo."

"Raccontami il passato oscuro di Luke Hemmings" sorrisi e lui con me, soffiando aria calda su di me.

"Potresti rimanere sconvolta da tutto quello che mi è successo"

Risi "Luke niente mi sorprende oramai." Passai di nuovo un dito sulle sue labbra. Ma che effetto mi stava facendo quel ragazzo? Sembravo quasi a mio agio con lui affianco, vicinissimo a me.

"Prendi popcorn e coca-cola allora" sorrise.

Sorrisi felice. Finalmente avrei scoperto cosa si nascondeva sotto quegli occhi di ghiaccio impenetrabili.

Luke's pov

Mi sentivo pronto. Si lo ero. Ero pronto a dirgli qualcosa di più su di me, a rompere un po' il muro ... ma fino a un certo punto. Con Aleisha lo avevo rotto subito perhcè credevo che fosse la cosa migliore e che così sarei riuscito ad avvicinarmi di più a lei, ma non fu così e beh, semplicemente rese la mia adolescenza ancora più dura.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora