CAPITOLO III
Certo … volevo andare in Australia, era il mio sogno, ma non solo per cambiare vita: l’Australia mi ha sempre affascinata.
Parlammo a lungo ma mio cugino non voleva sentire ragioni: io sarei andata con lui in Australia, punto e basta, e ovviamente non mi lamentavo. Ne avremmo parlato con i miei genitori il giorno stesso
Senza accorgercene arrivò l’una. Era ora di pranzo. Marco si diresse verso il frigo e cominciò a rovistare. “Cosa ti va di mangiare?”
“Ehm non ho molta fame a dire il vero.” Dissi distratta mentre guardavo vari profili di Twitter. Ormai ero ossessionata da Twitter, ero diventata Twitter-dipendente; almeno lì potevo scrivere quello che volevo, quando volevo senza che nessuno mi criticasse.
Una sonora risata riempì tutta la casa. sobbalzai e alzai la testa dallo schermo del computer. Marco si avvicinò e cambiò subito umore; divenne serio e autoritario, sembrava quasi senza emozioni “Tu oggi mangerai. Non mi importa se non hai fame. Per questo ti ho chiesto cosa vuoi da mangiare. E ora rispondimi: cosa vuoi da mangiare cuginetta?” parlava velocemente e mi spaventava.
“Ehm quello che vuoi. Io mangio tutto” dissi ritirandomi nei morbidi cuscini del divano come una chiocciola si ritira nel suo guscio. Tutto ciò che ricevetti in cambio fu un sorriso tirato.
“C’è anche mia madre a mangiare eh, quindi qualsiasi cosa tu voglia fare ricordati di farla per tre. ANZI! Falla per cinque, mia sorella e mio padre arrivano a casa tra poco, oggi mia sorella aveva la lezione corta all’Università e mio padre esce prima.”
Mio cugino iniziò a tirare fuori vari ingredienti e io ad apparecchiare. In base agli ingredienti che aveva preparato sul bancone, capii che voleva cucinare delle scaloppine con i funghi; era da molto tempo che non mangiavo le sue, e in effetti ne avevo voglia.
Ho sempre amato cucinare. Mi piace fare specialmente torte, croissant, muffin, proprio come quelli che si trovavano continuamente nel porta-torta. Spesso cucinavo ma non li amngiavo, magari giusto un pezzetto per capire cosa dovevo correggere e ovviamente per assaporare le mie creazioni. Lo ammeto, ero molto orgogliosa delle mie creazioni.
Dopo dieci minuti arrivò il resto della famiglia, appena in tempo per il pranzo.
“Sara perché c’è la macchina di Marco fuori dalla porta?” disse mia sorella prima di riconoscere il ragazzo di fianco a me e stringerlo in un abbraccio.
Dopo tutti i saluti e le domande che io gli avevo già posto, ci mettemmo a tavola e mangiammo le sue deliziose scaloppine. Era il momento di attaccare.
“La prossima settimana Marco torna a partire per Sidney … cioè appena ha finito l’esame.” Dissi triste.
“Oh non rimani per un po’?” disse mia mamma
“Eh no, devo tornare la per finire gli studi.” Mi fece l’occhiolino e continuò “Beh sai cosa potremmo fare? Potresti venire con me!” che delicatezza. Mia madre e mia sorella sputarono l’acqua a pioggia e mio padre spalancò gli occhi. Lo sapevo.
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Lost in the ocean || Luke Hemmings
FanfictionSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...