[Penultimo capitolo ragazze, poi subito scrivo il sequel che sarà ovviamente sul mio frofilo.
Si sono bastarda 🙆]CAPITOLO 41
Sara's pov
stavamo camminando lentamente cercando di non affaticare troppo Maria.
Era passata una settimana dalla visita e la pancia era sempre più visibile. Era tutto così confuso, sembrava quasi irreale. Io per mano con Luke vicino a Maria e lei con Ashton. Ma sapevo che qualcosa non andava. Negli ultimi giorni Maria era strana, più cupa, e io volevo che si aprisse con me, che mi dicesse cosa la turbava.
Michael mi aveva parlato vagamente di quello che era successo, perché poi stava per piangere quindi ha voluto cambiare argomento. Era come me e volevo rispettare questo suo modo di essere.Così, appena tornati a casa, portai Maria al piano di sopra per fare una doccia e approfittai della situazione.
"Posso chiederti una cosa?" Chiesi mangiandomi una pellicina.
"Certo" rispose prontamente ma non vedevo la sua espressione poiché era girata di spalle mentre si insaponava i capelli.
"Davvero non ti da fastidio vedermi con Luke?" le chiesi un po' nervosa.
"Sai, è strano, perché finalmente siete felici entrambi, ma allo stesso tempo mi fa ribrezzo" ridacchiò. Maria sapeva del mio 'passato', glielo avevo detto appena era tornata, perché non ne potevo più di tenermi dentro questo peso.
Flashback
"Sara stai scherzando vero?" piangevo e lei era sconvolta. "Sara non può essere vero".
"Mi dispiace" dissi tra un singhiozzo e l'altro e lei mi abbracciò, talmente delicatamente che probabilmente aveva paura mi potessi rompere in quel momento.
"Sara non è la soluzione ai problemi" sussurrò asciugandomi le lacrime con i pollici. "Da quanto è che non lo fai più?"
"Non lo so. Insomma, Luke mi aiuta molto" dovevo stare attenta a quello che dicevo perché non sapevo se lei sapeva di Luke e del suo passato da autolesionista e prostituto. "Ehm" balbettai preoccupata.
Lei sorrise tristemente "Sara conosco il passato di mio fratello"
"E'?"
"So che era un autolesionista anche lui ... non gliel'ho mai detto per non farlo sentire in colpa" non piangeva ma teneva lo sguardo basso.
"Mi dispiace" sussurrai socchiudendo gli occhi.
"E' tutto okey. Ora lui sta bene e anche tu devi." impose con gli occhi lucidi. Sorrisi ma sapevo che non avrebbe capito. Lo lesse nei miei occhi. "Per quanto dura potrà essere io ti starò vicina comunque."
Sospirai "E' bello sentirselo dire" sorrisi togliendo le lacrime dalle mie guance.
"Se vedi che non ce la fai o stai male, hai un attacco di ansia o qualsiasi cosa, tu chiamami e io corro da te o stiamo in chiamata fino alle cinque del mattino se necessario" Rise mentre anche sul suo viso stavano scorrendo alcune gocce solitarie. "E ti prego, prova a non farlo più" abbassai il capo dopo quella frase.
"Promesso?" mi chiese.
"Promesso" le risposi dopo averci pensato un po' su.
Fine flashback
"Poi è ovvio che magari dei dettagli me ne parlerai con calma dopo" ridacchiò di nuovo risvegliandomi dai pensieri e capii subito a cosa si riferiva.
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Lost in the ocean || Luke Hemmings
FanfictionSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...