Tu sei cosa?

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Stavo mettendo i bicchieri sporchi nel lavello di casa Hemmings, mentre continuavo a ripensare a quelle parole che mi avevano sconvolta. Non volevo fare domande, soprattutto perché era scandalizzata quanto me, e forse anche più spaventata. Come darle torto?
"Ehi" sentii una voce alle mie spalle.
Scossi la testa per risvegliarmi dai pensieri e mormorai un "Ehi" a mia volta.
"Stasera rimane anche Ash. Voleva stare un po' con Maria" sentii la sua voce profondamente angelica alle mie spalle.
"Lo capisco" sorrisi ma lui non poteva vedermi.
"Qualcosa non va?" mi chiese appoggiando le sue grandi mani sui miei fianchi e la testa sulla mia spalla. Pensai che sicuramente si era dovuto piegare per arrivarci."No" spostai con il braccio un ciuffo che era scappato dalla crocchia.
"Non mi sembra" sentivo il suo sguardo freddo gelarmi la pelle.
"Forse non è il caso che ci facciamo vedere da Maria così" affermai storcendo la bocca e continuando a lavare i bicchieri.
"Così come?" chiese posando un delicato bacio sul mio collo.Sbuffai una piccola risata, mi asciugai le mani velocemente e mi girai verso l'angelo venuto dal paradiso solo per me.
"Ti vergogni di me?" chiese facendo labbruccio e stringendo leggermente i miei fianchi.Sorrisi.
"Io? Vergognarmi di te? Pf" risi di nuovo per poi baciarlo. Non fu un bacio passionale e pieno di desiderio, ma un bacio lento e pieno di emozioni, forse di tristezza.
"Sara hai bisogno di una maglia o ce l'hai già?" sentii la voce di Maria che scendeva dalle scale, perciò mi staccai velocemente da suo fratello e tornai ai bicchieri, mentre lui rimaneva immobile come una statua.
"Ehm ne avrei bisogno, grazie" sorrisi girandomi leggermente.
"Ho interrotto qualcosa?" spostò il peso su una gamba e alzò un sopracciglio con un'aria quasi divertita.
"Certo che no" feci uno dei miei migliori sorrisi, per poi lasciare i bicchieri nel lavello e incamminarmi verso la mia migliore amica che storse la bocca.
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Guardavamo il soffitto bianco senza dire una sola parola.
"Ma hai già fatto-" cominciai.
"Si, già fatto" rispose quasi scocciata.
"E quindi-"
"Si, è sicuro"
"E il-"
"Si Sara, Ashton" Nella stanza piombò nuovamente il silenzio.
"Ragazze, volete del gelato?" urlò Ashton dal piano di sotto.
La guardai. "Si" urlammo in coro per poi ridere e scendere le scale.
Quando arrivammo nel salotto notammo che i due ragazzi erano sul bordo della piscina, illuminata solo dalla luce della luna.
Arrivate dietro ai ragazzi i due si divisero e perciò ci mettemmo in mezzo. Ovviamente io ero vicino a Luke.Sorrise e cominciò a giocherellare con la stoffa della maglietta. Sorrisi a mia volta mentre Maria e Ashton parlavano.
"Luke" sbuffai ridendo e anche lui lo fece.La sua mano si spostò poi sul mio ginocchio andando a finire lentamente sulla coscia scoperta.
"Luke, non qui" mi girai ritrovandomi a pochi centimetri dalle sue labbra morbide e dolci.Mi baciò il collo velocemente.
"Vicino a te sono una pistola carica" mi sussurrò. Arrossi violentemente e poi mi girai, per evitare di baciarlo altrettanto violentemente.
Parlammo in giardino per due ore circa, poi una leggera brezza fredda cominciò a farmi rabbrividire.
"Vado a prenderti un maglione" disse Ashton alla mia migliore amica."Vado anche io" annunciò Luke.
I due si alzarono e io e Maria rimanemmo sole a guardare l'acqua.
"Non gli hai detto niente vero?" chiese lei.
Scossi la testa "Tu ad Ash?".Scosse la testa anche lei.
"Dovrai dirglielo prima o poi ad Ashton"
"Questo comporterebbe dirlo anche a Luke e non sono pronta"
"Ti starebbe accanto e tu lo sai"
"Ma ho paura" vidi una lacrima scendere lungo la sua guancia.
"Lo so" le asciugai la lacrima "Ma hai vicino noi e supereremo questa cosa" sorrisi cercando di calmarla.
"Maria, cos'è questo?" sentimmo la voce di Ashton alle nostre spalle.
"Niente, non è niente" si affrettò a dire Maria.
"A me sembra un test di gravidanza"
"No" saltai su io.
"Io dico di si"
"Io dico di no"
"Ma-"
"Tu non puoi sapere cos'è perchè non sei una donna" poggiai le mani sui miei fianchi.
"Ehi, cos'hai in mano?" ci mancava solo Luke e poi eravamo a posto.
"Chi ha usato un test di gravidanza?" disse preoccupato
"Che risulta positivo" aggiunse Ashton.Io e Maria ci guardammo nel più totale panico. Mi alzai e strappai dalle mani di Ashton il test, per poi buttarlo oltre la recinzione sotto gli occhi sbalorditi degli altri tre
"Quale test?" chiesi con un'espressione probabilmente poco convinta e mettendo le mani sui fianchi. Ero sul punto di ridere.
"Quello che hai appena lanciato fuori dalla recinzione forse?" fece Luke assottigliando gli occhi.
"Non so di cosa tu stia parlando. Maria andiamo" mi girai verso di lei che si alzò e prontamente mi seguì.
"Con permesso" mi feci spazio tra i due ragazzi ancora traumatizzati.
"Sara" urlò Luke
"È tuo vero? Il test è tuo" mi prese per un braccio.
"I-io"
"Perché non me lo hai detto?"
"Luke?" saltò su Maria "Perché ti importa?"
"Okey questa situazione sta degenerando" mi staccai dalla presa di Luke.
"Il test non sono affari che vi riguardano maschietti belli e Luke è un mio amico quindi si preoccupa, niente di speciale, quindi ora io e Maria andremmo a dormire"
"E invece sono affari che mi riguardano se il test è di Maria" saltò su Ashton.
"E per quale motivo?" chiese Luke parecchio alterato.
"Cazzo" sussurrò Maria di fianco a me.Ashton non disse niente poi però aprì bocca
"Perché sto con tua sorella cazzo" e prima che potesse dire qualunque altra cosa il pugno forte di Luke fu sullo zigomo perfetto di Ashton.
"Luke?" urlò Maria.Ashton indietreggiò, poi guardò Luke senza picchiarlo o cose del genere, sapevo che voleva fargli male con le parole.
"E a te? Perché cazzo te ne frega?" urlò Ashton con una mano sullo zigomo sanguinante.Spalancai gli occhi e pregai il cielo che non lo dicesse
"Perché questi non sono cazzi tuoi Ashton" disse Luke con un po' meno entusiasmo di prima. Abbassai la testa imbarazzata dalla situazione. Ashton ci guardò e poi la sua faccia mi preoccupò.Ridacchiò
"Non posso crederci. Perché non mi hai detto niente Lucas? Sarò il tuo migliore amico oppure no?" continuò a ridacchiare.
"Ashton chiudi quella cazzo di bocca" gli dissi cattiva.
"Sara cosa vuol dire tutto questo?" saltò su Maria.
"Niente, non vuol dire niente" cercai invano di salvare la situazione.
"Ovviamente" sbuffò Luke
"Ma qual è il tuo problema?" urlai esasperata.
"Che mi sono innamorato di una persona che a quanto pare non vuole dire a nessuno che stiamo insieme" quelle tanto attese parole mi colpirono duramente allo stomaco.
"Voi cosa?" spalancò gli occhi Maria.
"Ah adesso sono io il problema, giusto" risi ironica senza considerare Maria.
"Quindi se io ti chiedo di aspettare perché gliene voglio parlare io con calma per ragioni che tu, testa di melone non sai e non potresti capire, è colpa mia?" risi di nuovo "No davvero, spiegamela questa cosa"Non disse niente
"Perché io Luke non la capisco" urlai con le lacrime agli occhi. Luke fece per avvicinarsi a me ma Maria lo fermò.
"Perché non me ne hai parlato?" Disse dura.
"Volevo farlo, ma ho voluto ascoltare te prima, credevo che fosse una cosa secondaria la mia"
"Perché non me ne hai parlato?" ripeté a denti stretti.
Abbassai la testa "Per paura che mi vedessi come tutte le altre"Ci guardammo per un tempo che mi sembrò infinito, poi Maria rise.
"Credevi davvero che ti avrei giudicata per questo? Io? La ragazza che è rimasta incinta del migliore amico di suo fratello?" continuò a ridere mentre le espressioni di tutti e tre cambiavano.
"Si beh dovremmo comunque parlarne e mettere qualche regola di contenimento" sorrise e mi rilassai."La mia migliore amica è tornata" risi e la abbracciai."Tu sei cosa?" urlarono Luke e Ashton.

Si, sono viva! Scusate per l'assenza ma ho avuto troppo da fare con l'esame e vi chiedo infinitamente scusa.

Sono consapevole che il capitolo è bruttino e un pò corto ma serviva da transito, vi prometto che i promissi saranno meglio.

Vi ripongo la domanda che mi tormenta: volete un sequel o no? Io ho tante idee, ma se nessuno lo legge non ne vale la pena onestamente, quindi per favore lasciate un commento che non ho mai mangiato nessuno o una stellina se volete che scriva un seguito.

Alla prossima

-Gio

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora