12.

91 5 1
                                    


Hanno fatto ciò che chiedevo, sono rimasti e mi hanno raccontato tutto ciò che sapevano di Benjamin e Diana. Loro parlavano, ma il mio sguardo era rimasto fisso su Aiden, non aveva mai parlato, ma, mentre il discorso procedeva, ho notato tutti i cambiamenti del suo corpo, le spalle tese, la mascella serrata, gli occhi più vuoti del solito, batteva freneticamente il piede sul pavimento lucido, avrei voluto fare qualcosa per lui, ma sapevo benissimo che non ero nella posizione per farlo, ero stata io, dopotutto, a chiedere di raccontare cosa fosse successo, era solo colpa mia se adesso lui doveva ricordare tutto l'accaduto. Cosa gli è successo per avere degli occhi così spenti? Se c'è una cosa che ho capito dopo ciò che mi hanno detto, è che questa famiglia ha sofferto molto, la scorsa volta Diana mi ha detto che loro padre è morto qualche mese fa, la madre è in Inghilterra, sono rimasti solo loro due, ma non potevo immaginare che, almeno Diana, avesse sofferto così tanto per altri motivi, non lascia vedere il suo dolore, è una ragazza così sensibile, ma allo stesso tempo forte, è un bilancio perfetto. I due fratelli Evans hanno davvero sofferto molto, allora perché Aiden mi sembra il più ferito di tutti? Ci deve essere una spiegazione a quel vuoto nei suoi occhi, solo che non l'ho ancora trovata. Alla fine del discorso ero rimasta disgustata da ciò che aveva fatto Benjamin, come ha potuto fare una cosa del genere ad una persona come Diana? Quando sono andati via, Aiden si è rintanato in camera sua, senza darmi motivo di parlare, e io dopo poco ho seguito il suo esempio.

«So che vuoi che ti dica tutto, ma non è facile per me» guardo la ragazza davanti a me, non merita nulla di ciò che le ha fatto Benjamin, se me lo trovassi davanti non so cosa potrei fargli.
«Non preoccuparti, Diana, non ti metto fretta, prenditi tutto il tempo che vuoi» guardo, dalla finestra del locale, le strade affollate di un giovedì pomeriggio. Nonostante la pioggia, molti si avventurano a piedi, non so come facciano a camminare con tutta la pioggia gelida di oggi.
«Lo apprezzo molto Charlotte, spero che anche tu possa confidarti con me, un giorno» mi sorride triste.
«Lo sto già facendo Diana, non completamente, ma lo sto facendo» le prendo una mano poggiata sul tavolino.
«Neanche Aiden sa tutta la storia, ho preferito non dirgliela, non so come avrebbe reagito sinceramente» distoglie lo sguardo.
«Non devi dirmelo per forza»
«No, invece, così domani mi aiuterai a lasciarlo stare, ad ignorarlo»
«Non credo che l'invito includa me»
«Certo che include te, quando riceviamo un invito per un gala vengono sempre anche John e Marcus, verrai anche tu, non si discute»
«D'accordo» le sorrido.
«Allora, sono pronta a dirti tutto ciò che è successo» annuisco «Ho conosciuto Benjamin al college, ero da sola, mio fratello non ha frequentato un college altrimenti avrei fatto richiesta per il college dove andava anche lui, quindi non conoscevo nessuno. Le mie amiche erano entrate in altri college o lavoravano, e con il tempo abbiamo perso i contatti. Avevo pensato che stare lontana da tutti loro mi avrebbe fatto bene, anche perché all'epoca John era fidanzato e dovevo togliermelo dalla testa, in qualche modo, lui neanche mi guardava, dovevo farmi passare la cotta e pensavo che stare lontana da tutti loro potesse aiutarmi. Ho conosciuto Benjamin ad una festa in confraternita, era un bel ragazzo, il tipo ideale esteticamente, ma non è l'estetica che mi ha colpito di lui, ma la sua sensibilità, non potevo immaginare che con il tempo sarebbe cambiato, o che in realtà si è sempre mostrato come voleva apparire con me, non com'era davvero. Mi aveva chiesto di ballare, a quella festa, e io accettai, dopo quel ballo trascorremmo tutta la serata insieme, e alla fine ci scambiammo i numeri, ero stata bene con lui, mi aveva stupita e ho pensato che, probabilmente, avrei trovato un amico o qualcosa in più, non si sa mai, da un'amicizia si può diventare altro. Uscimmo insieme tante volte prima che gli concedessi un bacio, ma lui non mi metteva fretta, capisci? Era perfetto nei suoi modi, e iniziavo a provare qualcosa per lui, fino a dimenticarmi completamente di John. Dopo mesi ci fidanzammo, e non potevo essere più felice di così, durante le vacanze tornavamo ognuno a casa nostra, ma ci tenevamo sempre in contatto. Trascorremmo così il college, poi trovammo lavoro nella stessa città, io come aiutante stilista e lui come impiegato in un'azienda, andammo a convivere. Quando conobbi i suoi genitori mi resi conto che erano degli amici di famiglia, non avevo mai immaginato che lui fosse lo stesso Benjamin Richardson che odiavo da piccola, fu strano per entrambi, in realtà, ma continuammo a vivere le nostre vite scherzando su ciò che avevamo fatto da piccoli, soprattutto dei nostri dispetti. Conosceva mio fratello e i suoi amici, uscivamo tutti insieme alcune volte. L'anno scorso mi chiese di sposarlo, io accettai, non vedevo l'ora di trascorrere la mia vita con lui. Organizzammo il matrimonio, era tutto pronto, e il giorno prima delle nozze venne la sua migliore amica a casa, era incinta, il bambino era di Benjamin e voleva che si prendesse le sue responsabilità. Litigammo, non potevo crederci che mentre progettavamo il nostro matrimonio, lui metteva incinta un'altra donna. Gli gettai l'anello di fidanzamento addosso e andai via di casa. Avvertii tutti i miei parenti che il matrimonio era annullato e restai in albergo per giorni. Mi ripresi dopo un po', dovevo riprendere le redini della mia vita, e dopo qualche mese scoprii che si era sposato e che era prossimo a diventare padre. Fu una bastonata per me tutto quello, anche perché poco prima era morto mio padre, crollai. Non ci aveva pensato due volte ad accasarsi con un'altra persona. Aiden mi è stato vicino, ma non gli ho detto tutto, gli ho detto che mi aveva tradita, ma non come l'ho scoperto. Non sono pronta per vedere la famiglia felice domani, non li ho più visti da quel giorno, non capisco perché i Richardson ci abbiano invitati quando sanno benissimo i miei trascorsi con Benjamin»
«Mi dispiace così tanto Diana, non meriti ciò che ti ha fatto Benjamin, e poi, ora hai John e hai me. Credo che certe persone sia meglio averle perse prima di fare qualche guaio, Benjamin è una di quelle. Comportati normalmente domani, fagli vedere che sei felice di averlo perso»
«Forse hai ragione»
«Diana, io ho sempre ragione» ride, l'ho fatta ridere, posso considerarlo un ottimo traguardo per il momento. «Posso chiederti perché John non è venuto da te ieri?»
«Perché si sente in colpa, non è neanche un mese che ci frequentiamo, ma gli ho detto tutto, lui si sente in colpa perché se avesse capito prima cosa provavo per lui, le cose potevano andare diversamente»
«Ciò che importa è che state insieme adesso, e poi dobbiamo farla pagare a Benjamin, due occhi azzurri e capelli biondi non ci fregheranno, e poi sono sicura che sua moglie sia completamente rifatta e con la puzza sotto il naso. Tu splenderai e gli farai vedere cosa ha perso e cosa ha ora. Lo faremo morire d'invidia»
«Sei malvagia» sorride.
«Quando si parla di vendetta, sempre»

Io e Diana abbiamo degli ex orribili, il suo l'ha tradita, ma il mio, il mio ha fatto qualcosa di peggio, solo che ancora cerco di non pensarci, impossibile viste le mie cicatrici che ostino a coprire e non guardare.

Abbiamo aspettato che smettesse di piovere prima di uscire dal locale. Poi Diana ha insistito tanto di andare a comprare un vestito per il gala di domani, io non me la sono sentita di dirle di no, soprattutto dopo che lei si è confidata con me, mentre io faccio ancora fatica ad esprimere qualsiasi cosa mi riguardi. Siamo entrate nel suo negozio di fiducia, dove sono esposti anche alcuni suoi abiti, e ha l'aria di essere un negozio molto costoso, vorrei dire che mi dispiace per la carta di credito di Aiden, ma in realtà non è così.

«Charlotte, dividiamoci, tu cerchi qualcosa a destra e io a sinistra. Tu sceglierai un vestito per me e io per te, ci stai?» mi domanda spostando i ricci neri dietro la schiena.
«Certo che ci sto, ci vediamo tra venti minuti davanti ai camerini» le sorrido e mi dirigo verso gli scaffali a destra.

Ci sono così tanti colori, vestiti, completi. Non ho mai visto un negozio così bello, gli scaffali sono disposti per ordine di lunghezza e per gradazioni di colore, il paradiso per gli amanti dell'ordine e della perfezione, tra cui anche io. Sfioro i vari abiti, sono davvero morbidi al tatto. Rifletto sui colori che potrebbero andar bene a Diana, credo che il verde, l'azzurro e il rosa siano i colori che le stiano meglio, o che, almeno, si addicono al suo carattere, per far ingelosire un ragazzo di solito si usa il rosso, ma meglio non cadere negli stereotipi. È una ragazza delicata, armoniosa, ci vuole un tessuto morbido, ma un vestito che faccia risaltare i suoi punti di forza. Giro tra gli scaffali più di dieci volte prima di trovare dieci abiti che mi convincono di più, spero solo di aver fatto una buona scelta.

Fuori dai camerini trovo Diana con le mani piene di vestiti, come me. Ce li scambiamo, con qualche difficoltà e poi siamo pronte con la prova del vestito.
Inizia Diana, e entrambe restiamo senza parole quando si è provata il quarto vestito, è di velluto rosa, lascia le spalle scoperte, ma ha una manica abbastanza lunga, resta stretto fino ai fianchi, mettendo in risalto le sue forme senza sembrare eccessivo, si allarga poi in una gonna non troppo ampia che arriva fino ai piedi. È il più bello che abbia visto, le sta d'incanto, non credo che riusciremo a trovare un vestito che le stia meglio di questo.

«È bellissimo Charlotte, grazie per averlo scelto» mi ringrazia continuando a guardarsi nello specchio.
«È stato un piacere Diana, dalla stampella era bello, ma vedertelo indosso è spettacolare, devi prenderlo» la ammonisco.
«Certo che lo prenderò, ora tocca a te, spero ne troverai uno che faccia al caso tuo» mi fa un occhiolino prima di andare a cambiarsi. Non capisco, perché mi ha fatto l'occhiolino?

Il primo che provo, penso sia anche l'ultimo, mi piace davvero molto. È di colore verde petrolio, il corpetto è in pizzo, e le braccia sono coperte solo dal pizzo lasciando intravedere la pelle tra i disegni, a separare il corpetto dalla gonna c'è un cinturino, sempre dello stesso colore, semplice, di stoffa. La gonna è molto lunga, ma quello che mi piace di più è il lungo spacco che c'è sulla parte sinistra, che lascia intravedere tutta la gamba, il tessuto non è per niente rigido e pesante, è molto morbido e leggero, pur essendo caldo, non morirò di freddo almeno.

«Credo proprio che la ricerca del mio vestito sia finita ancor prima di iniziare» le sorrido.
«Speravo avessi scelto questo»
«Perché?» le chiedo interrogativa.
«Perché tra tutti i colori, il rosso, il nero, il blu, hai scelto l'unico verde petrolio, che guarda caso è il colore preferito di Aiden e guarda caso è una mia creazione» arrossisco visibilmente.
«Allora la ricerca continua»
«Non credo proprio Charlotte, tu domani farai girare la testa a mio fratello, non obiettare, aspetto questo giorno da quando ti ho incontrata» mi punta un dito contro.
«Non farò girare la testa a tuo fratello, non ne ho la minima intenzione» ribatto.
«Vedrai, amica mia, vedrai, alla fine avrò ragione io. Già mi immagino i vostri figli, sarò una zia perfetta»
«Smettila Diana, noi due ci odiamo, non faremo di certo dei figli insieme» ribatto una volta uscita dal camerino.
«Non infrangere i miei sogni»
«Purtroppo devo farlo, io e Aiden non saremo insieme, non solo per ciò che ti ho detto prima, ma anche perché l'amore non è nei miei obiettivi per il momento, e Aiden non è neanche incluso nei miei piani»
«Sarà» prende le buste contenenti i nostri vestiti e mi conduce fuori dal negozio «Come si dice la speranza è l'ultima a morire, lasciami sperare»
«Sei davvero irrecuperabile, io e tuo fratello non saremo mai insieme, preferisco restare zitella piuttosto» ridiamo pronte a tornare a casa, prima che ricominci a piovere. Tra me e Aiden non ci sarà mai niente, l'aver scelto il suo colore preferito non significa niente, solo una coincidenza, andrà tutto bene, dopo aver ottenuto le risposte che cerco andrò via da qui, lontana da Aiden Evans e tutto ciò che gli circonda. 

ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora