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"And oh we started
Two hearts in one home
It's hard when we argue
We're both stubborn
I know"

Harry Styles, Sweet Creature

Sei anni dopo

Ho le lacrime agli occhi, è una cosa che non mi succedeva da troppo tempo, non avevo mai immaginato che la felicità potesse assumere anche colori diversi, più vividi e chiari. Questo sarà di sicuro uno dei giorni più belli che potessi ricordare.
Una chioma di folti capelli biondi saltella verso di me, il suo sorriso è più bello di ogni alba o tramonto che abbia mai visto, ma mai quanto i suoi occhi azzurrissimi. Ruby è il perfetto miscuglio tra me ed Aiden, chi l'avrebbe mai pensato che due persone così rotte, così diverse e fuori posto potessero creare qualcosa di così belli e puro.
Ruby è tutto ciò che ci mancava e neanche sapevamo che mancasse fino a quando non l'abbiamo avuta tra le nostre braccia per la prima volta, e in quel momento, quando ci guardammo negli occhi facemmo una tacita promessa, l'avremo protetta a costo anche della nostra vita, lei era e sarà sempre più importante del resto.

Sistemo meglio la candita stoffa bianca prima di accovacciarmi alla sua altezza.
«Ciao principessa» la saluto, e il sorriso che mi riserva mi fa sciogliere il cuore, è il mio completo opposto.
«Sei bellissima mamma»
«Tu sei molto più bella di me» ho già detto che potrei piangere da un momento all'altro?
«Ruby, non saluti la zia?» Diana incrocia le braccia al petto fingendosi indispettita. Quando io ed Aiden le abbiamo detto che sarebbe diventata zia la sua reazione è stata magnifica, pensare che l'abbiamo fermata dal mettere degli striscioni fuori casa con su scritto: "Sapevo che sarebbe andata a finire così". Lei mi è sempre stata vicino, sempre, anche nei momenti peggiori, soprattutto nei giorni prima della nascita di Ruby, ha cercato di rassicurarmi quando Aiden non ci riusciva. Loro due hanno un rapporto bellissimo, e molte volte si divertono a farci i dispetti, Diana in sua difesa dice sempre «Il vostro compito è sgridarla, il mio viziarla» e così delle persone che erano ormai alla deriva sono state riunite da un diavoletto con sembianze angeliche. Anche se nessuno è venuto a bussare alla nostra porta per portare avanti la promessa di ucciderci so che potrebbe succedere nell'inaspettato, Aiden ne è convinto, è stata dura per lui allentare la sicurezza che aveva stabilito, ma voleva che Ruby vivesse nel modo più normale possibile, a differenza nostra.

«Ruby come sta papà?» le chiedo avvicinandomi a loro.
«È un segreto» Diana ride, mentre Ruby ghigna, quella bambina caratterialmente è tutta suo padre per mia sfortuna «Prometti che non lo dici a nessuno?» mi chiede poi.
«Promesso»
«Papà è come me quando non trovo i miei giocattoli» poi va via dalla stanza come se niente fosse. Provo ad immaginare la scena, Aiden che non fa altro che camminare con le braccia incrociate, no non penso proprio che stia così, o almeno lo spero.

Trascorriamo il resto del tempo a finire di sistemare i nostri abiti, tra il fotografo e le sue mille pretese, e penso solo ad una cosa, vorrei che questa giornata finisse già, è appena iniziata ed io già sono stanca, neanche Ruby è così stancante, eppure quando era piccola e ci teneva sempre svegli non mi sono stancata così tanto.
Mi guardo allo specchio e non ho mai visto il mio riflesso sotto un altro punto di vista, più matura, più sicura e sicuramente meno irascibile, con il tempo ho imparato, o quasi, a gestire la mia rabbia. Mi piace come sono diventata? Si, anche se la me di sei anni fa farebbe a pugni con questo riflesso, adesso mi sta bene così, non vorrei essere in nessun altro modo.

«Sei pronta a sposarti?»
«Si, lo sono»

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