Non mi aspettavo di trovarlo qui, non a casa dei miei genitori, dopo tutto ciò che è successo ha avuto la faccia tosta di tornare qui. Non posso stupirmi più di tanto, i miei genitori lo adorano, ero io ad essere sbagliata, fuori luogo. Non avrei mai smesso di esserlo. Sembrava che James fosse loro figlio ed io l'estranea, non ho mai capito perché trattassero lui come un figlio ed io, che ero davvero loro figlia, non mi degnassero neanche di uno sguardo. James non è cambiato per niente in questi mesi, il solito taglio corto, il suo solito modo di vestire, e quegli occhi che sembravano rassicuranti, ma che in realtà, non lo erano per niente.«Che ci fai qui?» cerco di usare un tono pacato, e mi costa moltissimo farlo, soprattutto dopo la discussione di poco fa.
«Non sapevo fossi qui, i tuoi genitori mi avevano detto che eri partita per lavoro»
«Rispondi alla mia domanda James»
«Charlotte, sai benissimo che io e i tuoi genitori andiamo d'accordo, perché non dovrei fargli visita?»
«Forse perché io ho rotto con te, forse per tutto ciò che ci siamo fatti?» alzo gli occhi al cielo «Certo, quello importa solo a me, voi continuate a vivere come se niente fosse successo, come se non ci fossero state delle conseguenze dopo l'accaduto. Non è così?»
«Non ricominciare con questa storia»
«È la mia vita James, tu non hai fatto altro che incolparmi tutto il tempo invece di starmi vicino»
«Perché non è la verità? Non è colpa tua?»
«Senti James, non ho voglia di litigare ancora per quello, ormai conosco a memoria quei litigi dove io passo per il colpevole e voi per la vittima, non voglio risentire sempre la stessa storia, sempre le stesse giustificazioni»
«Oppure non vuoi litigare ancora perché il tuo accompagnatore non conosce la verità e non vuoi che sappia di cosa sei capace?» ecco che ritorna, quello sguardo freddo e vittorioso che mi ha perseguitato per mesi.
«Lascia Aiden fuori questa storia»
«Lo difendi pure? Sappiamo entrambi che una volta conosciuta la verità, sarai di nuovo sola, e tornerai da me, come sempre»
«Io credo che la biondina possa prendere qualsiasi decisione da sola, senza il tuo aiuto, e se devo giudicare qualcosa non sarai tu a decidere come dovrò reagire, è chiaro?» perché mi sostiene quando non gli ho chiesto nulla? Sono capace di gestire i miei problemi da sola, senza il suo aiuto o quello di James. E poi quando si tratta di James voglio essere il più lucida possibile, conosce tutto di me, potrebbe ricattarmi in qualsiasi modo, non posso fare mosse azzardate.
«Ma che coppietta» batte le mani «Non me lo aspettavo, davvero Charlotte, complimenti, ti ci è voluto poco per rimpiazzarmi»
«Smettila James, non sono cose che ti riguardano, perché non entri dentro e ci lasci andare?»
«Non posso farlo Charlotte, non posso perché voi occupate l'ingresso, e pure se non lo stesse facendo non entrerei comunque, sai, mi hai lasciato in un modo poco carino, dopo tutto ciò che mi hai fatto, devo pur ripagarti non credi? Magari dicendo al tuo fidanzatino cosa è successo»
«Ti ho detto di lasciare Aiden fuori da questa storia» sussurro tra i denti.
«E perché dovrei farlo?» è mai possibile che i miei genitori continuino a stare dentro casa e comportarsi come se niente fosse?
«Perché è una cosa tra me e te, che io ho già chiarito più e più volte. Sono stanca di ripetermi James, e come ti ho detto quel giorno, mettici una pietra sopra e lasciami andare, tra di noi è finita, devi capire che non ci sarà più una seconda occasione» passo una mano tra i capelli.
«Quante volte hai detto così? Quante volte sei tornata da me? Perché lo fai sempre Charlotte»
«Non ho più intenzione di farlo James, voglio starti lontana per sempre»
«E allora cosa stai aspettando? Di al tuo principe la verità»
«Adesso basta» Aiden mi si para davanti «Charlotte parlerà con me quando se la sentirà di farlo, non mettermi in mezzo a queste faccende che non mi riguardano. E, un consiglio, invece di rovinare la vita alla tua ex, pensa alla tua di vita, e pensa a quanto sia infelice se continui ad andare a casa dei tuoi ex suoceri e pensare alla tua ex che ti ha detto chiaro e tondo che non ti vuole più vedere»
«Tu non mi fai paura»
«Invece dovresti» Aiden è più altro di dieci centimetri rispetto a James, ma non è l'altezza ciò di cui dovrebbe aver paura James «Sai, oggi mi sono incazzato davvero parecchio, e non immagini cosa potrei fare quando sono incazzato» James dovrebbe avere paura degli occhi di Aiden, soprattutto quando è incazzato.
«Potresti mostrarmelo, non credi?»
«Aiden» gli afferro un braccio «Lascialo stare, hai ragione dovrebbe pensare alla sua vita inutile piuttosto che prendersela con noi. Non ti abbassare al suo livello» devo impedire che si realizzi una catastrofe, non voglio che Aiden si immischi in queste cose.Aiden non risponde, lancia un'ultima occhiata a James, poi lo sorpassa dirigendosi verso l'auto. Io resto ancora davanti a James.
«Lo dico a te come l'ho detto ai miei genitori» lo guardo dritto negli occhi «Lasciami andare e non cercarmi mai più, tra noi è finita e non tornerò mai più da te, è chiaro?»
«Vedremo Lottie, vedremo» passa la lingua sulle labbra inumidendole.
«Non vedremo proprio niente James, fatti una vita tua dove io non sono presente» lo sorpasso dandogli una spallata. Sento il suo sguardo addosso, ma tiro un sospiro di sollievo quando sento la porta d'ingresso chiudersi.Sono successe troppe cose in una sola giornata, e ho chiuso ben due capitoli della mia vita, devo chiuderne solo un altro, l'ultimo, prima di ricominciare da zero. Percorro il vialetto in tutta tranquillità, credo proprio che stanotte nevicherà, peccato che sarò molto lontana quando questo accadrà, la neve mi è sempre piaciuta, decora tutto di bianco, e ti sembra di stare in Paradiso, giochi, ritorni bambina, ed è una di quelle cose che possono succedere solo in rare occasioni, una di quelle è quando nevica.
Raggiungo Aiden in auto, chiudo la portiera e allaccio la cintura di sicurezza. Resto in silenzio, non saprei cosa dirgli, ma so che lui vuole parlarmi, non ha neanche messo in moto l'auto. Resto con lo sguardo fisso sulla strada davanti a noi, ma, con la coda dell'occhio, noto che ha la mascella serrata.«Vorresti parlarne?» stringe le mani sul volante.
«Di cosa esattamente, ci sono così tante cose da dire, non saprei neanche di cosa parlarti»
«Di quello che è successo in quella casa, del tuo ex che ti minaccia»
«Non voglio parlarne»
«Perché non dovresti?» si volta di scatto verso di me «Perché non dovresti parlarne con me se è lui quello che ti ha ferita, che continua a tormentare i tuoi pensieri?»
«Perché vorresti saperlo?» non ho il coraggio di voltare il mio sguardo su di lui.
«Perché io tengo a te» sbotta. Sussulto.
«Se tenessi davvero a me, mi avresti detto la verità, e tu non l'hai fatto Aiden, non mi impedirai di andare all'aeroporto»
«Secondo te perché ti sto accompagnando ovunque?»
«Sensi di colpa forse?»
«Smettila biondina, sappiamo entrambi la verità, ti ho anche detto che quello che provo per te è totalmente diverso da quello che provavo per Alexandra»
«Infatti tu l'amavi, non ami me Aiden, e non devi farlo, io non voglio il tuo amore, la tua attrazione o l'alchimia o come diavolo vuoi chiamarla. Io voglio che mi lasci all'aeroporto, che non mi seguirai e che mi lascerai andare»
«Pensi davvero che allontanandoti cambierai le cose?»
«Sì, lo penso e lo farò. E ti ripeto, non provare ad ostacolarmi. Ora metti in moto l'auto e accompagnami all'aeroporto»Lui fa come chiedo, so che gli costa tanto farlo, ma mi accontenta, ancora una volta. Mette in moto l'auto, pronti ad andare all'aeroporto.
Dovevo per forza comportarmi in quel modo? Certo che no, ma era l'unico modo per ottenere ciò che volevo. Sono rimasta scombussolata per ciò che è successo, non è stata proprio una giornata piacevole, tra lo scoprire di avere una sorella per di più morta, sapere la verità sui miei genitori, sulla mia vita e ritrovare James. Troppe cose, troppe cose che avrebbero potuto farmi davvero male se non mi fossi lasciata andare a quella parte di me che odio. Parte che Aiden ha visto, e si è comportato come se nulla fosse, come se la conoscesse da sempre. Ma non posso perdonarlo, non posso farlo, anche lui mi ha nascosto così tante cose, altre che ancora mi nasconde, come me.
È la scelta giusta allontanarmi da tutto, ricominciare da zero, senza nessuno che ti conosce, in un nuovo posto. È la scelta giusta, potrei ricominciare a lavorare, potrei fare ciò che più desidero, senza limiti, senza condizioni e senza freni. È questa la libertà no? Fare ciò che si vuole indipendentemente da ciò che pensano gli altri, e ora mi rendo conto che, forse, ho pensato a ciò che credevano gli altri di me, anche quando mi ripetevo che non era vero.
Solo per questo dovrei ringraziare tre ragazzi e una ragazza, per avermi fatto capire che in realtà la libertà è anche non essere giudicati da nessuno, prendere anche decisioni istintive.
E cosa c'è di più istintivo di prendere un aereo per ricominciare da zero? Niente. Aiden non verrà a cercarmi, non lo farà nessuno, e io potrò iniziare la mia vita da quello che inizierò a considerare il mio angolo di Paradiso.
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Complicated
RomanceUn'anima spezzata in una maschera di perfezione. Questo è Charlotte Green, una ragazza di ventiquattro anni che vive ancora con i suoi genitori. Dopo la rottura con il suo ragazzo James ha chiuso le porte in faccia all'amore, e ci ha apposto anche i...