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"C'è chi non sa, c'è chi non sa assorbire 
il peso dei segreti"

Blanco, David


Non posso dire che le parole di Aiden mi sono state indifferenti, non posso proprio dirlo. Sono giorni che non faccio altro che pensarci. Ho perso la mia occasione, ma ne ho mai avuta una? Ho mentito, è vero, lui non mi è per niente indifferente, non lo è mai stato. Ma non riesco a dirlo a voce, non riesco ad ammettere che sono attratta dal mio "rapitore". Questo segreto mi ha divorata di notte, non riesco a sostenerne il peso. Ho provato in ogni modo ad avere una conversazione con Aiden, ma le parole ogni volta mi venivano meno, e quando le trovavo, lui non aveva la minima intenzione di ascoltarmi. Troppo rancoroso. La cosa divertente è che non sono mai stata sottona, e adesso? Perdo le parole davanti ad un uomo che non ha la minima voglia di conversare con me. "Hai davvero fatto progressi Charlotte" sorrido scuotendo la testa. Essere sottona non mi si addice proprio, e quell'Aiden Evans deve smetterla di ignorarmi. Solo perché non sono stata sincera circa la mai attrazione nei suoi confronti, non significa che ha il diritto di non parlare con me. D'accordo ho sminuito quello che provava lui per me, ma è lecito.

Quello che mi ha fatto James è impresso sulla mia pelle e soprattutto nella mia mente. Non posso cascarci ancora, non con l'uomo sbagliato. Ho sofferto fin troppo per amore, e non darò una seconda possibilità a un sentimento così sopravvalutato. L'importante è stare bene con sé stessi no? Come spiego allora questo disagio che provo? Ogni volta che Aiden mi ignora mi si chiude lo stomaco, ogni volta che non mi ascolta, una pugnalata al petto. Non avrei mai pensato che potessi soffrire così tanto per uno stronzo come Aiden. Lo conosco da neanche un mese e mi sta cambiando, lentamente è entrato nella mia pelle, nella mia mente, se n'è impossessato, e non l'ha più lasciata. Ha cambiato ogni cosa di me, dalla più insignificante a delle caratteristiche che mi hanno sempre contraddistinta. Con quale coraggio l'ha fatto? Eppure so benissimo che ha fatto tutto questo inconsapevolmente, non ha mai avuto intenzione di farlo, ma con la sua sfacciataggine, la sua arroganza, e la sua competitività, è entrato nella mia mente. È stata una cosa così spontanea che me ne sono resa conto solo adesso, quando lui neanche mi guarda più in faccia.

"Hai perso la tua occasione" e l'ho persa davvero. E per cosa poi? Per i miei segreti che non riesco più a gestire da quando mi ritrovo in questa casa? Cosa ho avuto in cambio? Silenzio. Neanche più un'occhiata da parte sua, solo silenzio. Mi sono resa conto che erano proprio i suoi sguardi, le sue frecciatine a mantenermi a galla. Troppo tardi, nessuno verrà a prendermi nell'abisso del mio passato. Perché devo ricordare tutto? Ho passato anni a dimenticare ciò che è successo, ed ora? Sento le cicatrici bruciare, come se me le fossi appena procurate. Sembro il fantasma di Charlotte Green, ho smesso di essere me stessa dal momento in cui i suoi occhi si sono incatenati ai miei.

Devo salvarmi dai suoi sguardi, dai suoi silenzi, devo sapere tutto al più presto, e dopo, potrò anche non tornare ad essere quella di prima, ma farei di tutto pur di allontanarmi da tutto questo, qualcosa che non mi appartiene, che mi fa sentire impotente. È l'effetto di Aiden Evans, quella tempesta che solo io ho visto, e che se n'è andata ignorando la mia casa, ed è proprio quell'esclusione a ferirmi, quell'essere lasciata fuori anche dalla tempesta, avrei preferito molto altro rispetto a questi silenzi che dicono molto di più delle parole.

«Charlotte, allora tutto bene?» alzo lo sguardo su Diana, poggio una mano sulla mia guancia, per mantenere la testa. Passo la forchetta tra la colazione quasi intatta nel piatto.
«Direi proprio di no» risponde al posto mio. Dovrei dirle dei silenzi che il fratello mi dedica? Dovrei dirle che aveva ragione, che alla fine sono caduta nella trappola?
«Puoi dirmi che succede?» chiede cauta, probabilmente ha paura che possa urlarle contro, ma non ho la minima voglia di farlo, Aiden sembra aver portato via anche la mia rabbia.
«Niente Diana» rispondo continuando a muovere il cibo con la forchetta.
«Lo sai che puoi sempre parlarne con me vero?» annuisco «Riguarda per caso mio fratello? Sono giorni che è più scontroso del solito, mentre tu sembri l'ombra di te stessa. Avete per caso litigato?» punto gli occhi su di lei «Credo proprio di sì» annuisce convinta.
«Non abbiamo litigato, abbiamo chiuso» allontano il piatto da me.
«Chiuso cosa?» le si forma un cipiglio sul viso.
«Non lo so» spalanco le braccia «Abbiamo chiuso qualsiasi cosa ci fosse tra di noi, o meglio io ho chiuso qualsiasi cosa c'era tra di noi»
«Puoi spiegarti meglio?»
«Quando siamo tornati a casa, la serata del gala, abbiamo discusso, gli ho detto che non può comportarsi in quel modo con me, che non poteva illudermi e che era sbagliato qualsiasi cosa ci fosse tra di noi. Abbiamo litigato, e da allora si comporta come se non esistessi»
«Perché l'hai fatto se stai soffrendo?» le sue parole mi colpiscono. Perché l'ho fatto se poi sto peggio di prima?
«Perché ho già sofferto abbastanza a causa del mio ex, sono finita in ospedale per lui e mi ha addossato tutta la colpa» mi pento immediatamente di averle rivelato questo piccolo segreto «Dimentica quello che ho appena detto, quello che voglio dirti è che non voglio delle illusioni, ho bisogno di certezze ed Aiden non può darmele. Ma questo lui non lo capisce»
«Perché non gli spieghi, come hai appena fatto con me, le tue insicurezze e il dolore che ti ha causato il tuo ex?»
«Perché sono stanca di ricordare il passato, per me sta bene dov'è, nel passato, nel dimenticatoio. Ho delle cicatrici che mi ricordano costantemente ciò che mi è successo, e io non faccio altro che coprirle, a non guardarle neanche per sbaglio. Faccio tutto questo per non ricordare, per far finta che non sia mai successo. Ho visto cosa fa Aiden quando si incazza, e se dovessi raccontargli questi segreti non penso che resterebbe calmo. E far rivivere il passato è l'ultima cosa che voglio. Mi è costato tantissimo lasciare James mesi fa, ma appena lo feci, mi sentii libera, non voglio tornare in gabbia, capisci?»
«L'amore non è mai una trappola Charlotte, anzi, alcune volte è l'amore che ti mantiene a galla»
«Io penso solo che l'amore sia sopravvalutato, è davvero necessario provare quel sentimento? Io non ho mai amato nessuno davvero, non capisco perché dovrei farlo adesso. Le relazioni sono una trappola, Diana, e da quella trappola ne esci solo in due modi: distrutta o non ne esci mai davvero»
«Charlotte io penso che ti sbagli. Certo si soffre per amore, ci si sta male quando ci si lascia, ma non è tutto ciò che si prova. Ci sono così tante altre cose, ad esempio gli sguardi fugaci, il batticuore, il brivido prima di ogni bacio, la felicità dei piccoli gesti. C'è molto altro di una semplice trappola Charlotte»
«Una signora al gala mi ha detto che Aiden mi guarda come se fossi la persona più preziosa al mondo» abbasso lo sguardo.
«Forse l'ha fatto davvero. Tu vuoi davvero rovinare tutto questo per paura di scottarti? Ci si brucia continuamente per amore Charlotte, ci si brucia così tanto con le persone sbagliate, ma quando trovi la persona giusta smetti di soffrire. Pensavo fossi più coraggiosa di così»
«Io sono coraggiosa, solo che sono stanca Diana. Sono stanca come lo ero due anni fa, ma non agirò allo stesso modo, mi sono semplicemente rassegnata. È vero ci si brucia continuamente, e io sono stata scottata così tante volte che non ho neanche più voglia di provarci» scuote la testa «In questo momento mi basterebbe il sesso, non l'amore»
«Fammi indovinare, lo cercheresti da Marcus? Pur sapendo che stai soffrendo a causa di mio fratello?»
«Diana smettila, sto dicendo che non voglio complicazioni, che non voglio una catena o un vincolo. E se Marcus sarà l'unico a non farmi pensare a niente, perché no, tanto vale provarci. Non resterò qui molto, ma almeno mi sarò rilassata»
«Non sono d'accordo Charlotte. Ti stai accontentando di Marcus solo perché hai paura di ciò che potrebbe succedere con mio fratello nel caso ci fosse anche solo un bacio tra di voi, perché sai benissimo che non ci sarebbe più via di fuga»
«Tu non capisci» alzo il tono di voce «Tuo fratello è stato molto chiaro, non ci sarà una seconda occasione, e il mio no non diventerà un sì come per magia. Ho perso la mia occasione, ma in quanti lo fanno e non si pentono della scelta presa? Ti rispondo io, tanti. Sono così tante persone che non si pentono di aver risposto di no, perché io non potrei essere tra queste?»
«Perché vedo la sofferenza nei tuoi occhi Charlotte. Ma sai che ti dico? Tu e mio fratello preferite distruggervi a vicenda piuttosto che mettere da parte il vostro stupido orgoglio e le vostre insicurezze. Preferite i silenzi alla possibilità che le cose tra di voi possano davvero funzionare. Preferite mentire e soffrire piuttosto che chiarire, preferite i rimpianti. E sai che ti dico? Che sono stanca di vedervi autodistruggere, stanca di questo stupido orgoglio e di queste vostre stupide sfide con voi stessi. Dovete crescere tutti e due, guardare in faccia alla realtà e capire cosa volete davvero. E no, non lo dico perché voglio vedervi insieme, lo dico perché insieme siete le versioni migliori di voi stessi e neanche ve ne rendete conto, annebbiati come siete dal vostro stupido orgoglio» 

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