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Rileggo l'ultimo messaggio che mi ha inviato mia sorella: "Grazie per il regalo, avrei solo voluto che tu rimanessi con me". Non so niente di ciò che sta succedendo in quel paesino, però una cosa è certa, Charlotte non è ancora morta, se lo fosse, sarebbero tornati tutti qui. Questo è un pensiero che mi fa stare tranquillo. Anche solo pensare che c'è ancora una piccola speranza, poi il cinismo ritorna, e so che più il tempo passa più le speranze diminuiscono. È sempre così, speranza e dolore si alternano lasciandomi sempre con un vuoto.
Starei sicuramente meglio se Liam avesse fatto dei progressi sullo scoprire il colpevole, ma nulla, quel bastardo sembra invisibile. L'unica che può aiutarci è Charlotte, che è in coma, e che se si sveglierà di sicuro non vorrà parlare con me, mentre il colpevole respira ancora indisturbato.

Qualche giorno fa ho deciso di incontrare le amiche di Charlotte, le uniche che potessero dirmi qualcosa in più sul suo conto. Conoscere le sue uniche amiche è stato strano, è stato quasi come se lei fosse davvero morta, solo un lontano ricordo su cui conversare. Erano preoccupate, mesi che non sentivano neanche una parola da parte sua, era sparita. Come potevo dire loro la verità? Non ci riuscii.

«Come mai ha mandato te e lui?» Jessica indica me e Liam per poi incrociare le braccia al petto «Sono mesi che non abbiamo sue notizie e ora manda te per parlare con noi»
«Non mi ha mandato qui Charlotte» scuoto la testa «Ho chiesto io quest'incontro, Charlotte non ne sa nulla»
«E perché se posso chiedere?»
«Ho bisogno di chiarimenti»
«Scusa ma chi sei tu?»
«Sono il motivo per cui non la vedete da mesi» studio attentamente i loro volti «Ma non è questo il punto»
«Si che lo è» Lisa batte un piede a terra «Eravamo preoccupate, dannazione, Charlotte non è mai sparita così a lungo»
«Stai dicendo che era già scomparsa prima?»
«Si, per qualche giorno, quando non riusciva a sopportare l'aria che c'era a casa sua, o quando litigava con James, quasi tutti i giorni nell'ultimo periodo. Charlotte aveva solo noi, però quando non riusciva più a reggere la realtà, andava via per qualche giorno, niente telefono, niente avviso, nulla. Ritornava qualche giorno dopo e si comportava come se niente fosse»
«Sapevate dove andava?»
«Certo che no, l'avremo seguita non trovi?» un momento di silenzio circonda il tavolino del bar che occupiamo «Esattamente tu cosa vuoi?»
«Voglio solo conoscerla meglio»
«Non sta a noi farlo» Lisa scuote la testa.
«Sta bene?» domanda Jessica.
«Non lo so, è da tanto che non ho sue notizie»
«Le è successo qualcosa?» Jessica trattiene a stento le lacrime.
«No, non le è successo nulla»
«Quando la incontri, dille che mi sposo il 6 giugno, dille che vorrei rivederla, anche se non l'ho ancora perdonata di essere sparita per così tanto tempo. Ti chiedo una cosa però» annuisco «Stalle vicino, Charlotte è la persona più forte che conosca, ma è anche la più debole, ti chiedo di starle vicino in quei momenti, quando lei vuole solo isolarsi da tutti»
«Non sono la persona adatta a questo, io non posso starle accanto, non voglio starle accanto»
«Spero di vederti al matrimonio Aiden» mi sorride «So che verrai con lei»

"So che verrai con lei" quelle parole si ripetono nella mia mente da quel giorno. Non so neanche se lei possa sopravvivere per il 6 giugno, se lei si sveglierà. Tutto è lasciato al caso.

«Aiden, che succede?»
«Niente Liam, niente»
«Sai ho parlato con John prima»
«Che voleva?»
«Sapere come stavi, ogni tanto mi chiama per sapere qualcosa su di te, dice che Marcus non si è mai mosso dall'ospedale, e che Diana è a pezzi» non rispondo «John voleva sapere se ci fossero stati dei progressi da quel punto di vista»
«E tu che gli hai detto?» mi siedo sul divano.
«La verità, che stiamo continuando a cercare qualcosa di impossibile da trovare»
«Hai detto altro?»
«Perché avrei dovuto? Se volevano sapere davvero come stessi avrebbero chiamato te»
«Com'è andata la visita dai suoi genitori?»
«Decisamente meglio rispetto al suo ex, che coglione» scuoto la testa «Ho ottenuto ciò che volevo, posso anche metterci una pietra sopra non credi?»
«Già puoi metterci una pietra sopra. Sai mi ha contattato quella ragazza dell'altra volta, una delle amiche di Charlotte, Lisa penso si chiami, avevi ragione era interessata a me»
«Ho occhio per queste cose, e tu cosa le hai detto?»
«Lo sai, le solite cose, troppo impegnato con il lavoro e non posso mettere a rischio l'equilibrio che ho costruito»
«Sarà stato un duro colpo per lei»
«Forse, non è il momento giusto per una relazione»
«Come ti capisco, ho notato che è una che non molla, dovrai dirle parecchi no»
«Si stancherà, poi lo sai, devo ancora risolvere con la mia ex e tutto ciò che riguarda Stephanie, non è un bel periodo»
«Non lo è per nessuno, riuscirai a superarla vedrai» la figura di Charlotte è seduta sulla poltrona davanti a me, non mi abbandona mai. Quella figura mi perseguita da quando sono tornato, non riuscirò mai a liberarmene.

Afferro il cellulare che squilla nella quiete, lo sguardo di Liam è puntato sul mio.
«Diana?» chiedo, deglutisco ascoltando le sue parole. Il suo tono di voce è spento, triste, stanco, e davanti a me la figura di Charlotte semplicemente scompare, lasciando parole e sguardi indecifrabili. 

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