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Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ho sempre saputo che le cose non possono essere dimenticate, restano nascoste per lunghi periodi facendoti pensare che è tutto finito, e poi tornano come se niente fosse, tornano come se fosse lecito e dovuto.
Per me è stato come se mi avessero rovesciato addosso un secchio di acqua gelida. Lo sguardo cupo di Aiden ne è la prova, neanche lui poteva immaginare una mossa tanto meschina.
Quando, nel pomeriggio, siamo andati a prendere Ruby a scuola la maestra ha voluto parlare con noi, ci ha detto che uno zio di Ruby voleva che andasse via con lui, ma non avendo la delega la bambina non è potuta uscire, così è rimasta in classe ad attendere il nostro arrivo. Ed è un bene. Nessuno dei nostri amici ci aveva avvisati che sarebbero andati loro a prendere Ruby a scuola, e quando abbiamo chiesto a Ruby di descrivere questo zio lei ha semplicemente detto «Io non l'ho mai visto prima, ma ha detto che conosce la mamma e il papà, mi ha dato un gioiello azzurro, così potevate ricordarvi di lui».

Quelle parole mi hanno destabilizzata, mai avrei immaginato che Perez avrebbe osato avvicinare mia figlia per vendicarsi di me ed Aiden, devo essere grata alla maestra per non averle permesso di uscire, se fosse successo, non voglio neanche pensarci.

«Perché proprio Ruby?» chiedo quando restiamo da soli, Ruby è a casa di Marcus.
«Secondo te? Perché è il nostro punto debole» serra la mascella.
«Ma è una bambina» urlo esasperata «è innocente, e deve essere lasciata fuori da tutto questo. Aiden me l'hai promesso, mi aavevi promesso che Ruby sarebbe stata al sicuro, lontano da tutti quelli che vogliono ferirci»
«Lo so, pensi che a me non dia fastidio o faccia paura tutto questo? Mia figlia era in pericolo per colpa mia»
«Nostra figlia, è nostra figlia» sento le lacrime pizzicarmi gli occhi «Aiden a me non importa di quello che potrebbe farmi, davvero. Preferirei morire piuttosto che mettere in pericolo Ruby, lei è più importante della mia stessa vita, lei è più importante di tutto. Ed il solo pensiero che si sia avvicinato a lei mi fa venire i brividi, mi sento impotente»
«Lo so Charlotte» mi abbraccia ed io cerco di calmarmi «Ha lasciato una piccola incisione sul gioiello, vuole incontrarci» un brivido percorre la mia schiena «Sarà la fine di tutto»
«Verrò con te» lo stringo più forte «Se dovesse andare tutto male, voglio stare con te fino alla fine»
«Non pensi a Ruby?»
«Certo che penso a lei, l'idea di perderti, però, non, io non penso di riuscire a vivere senza di te Aiden»
«Nell'ipotesi che andrà tutto per il verso giusto, ti giuro Charlotte, te lo giuro sulla mia stessa vita, che io ti sposo»
«Perché?»
«Perché anche noi meritiamo il lieto fine»

Quel giorno lasciamo Ruby a casa di Diana, dovermi allontanare da lei è difficile soprattutto perché non so se ci rivedremo più, cerco, in quei pochi minuti che restiamo solo noi tre, di ricordarmi ogni suo piccolo particolare, di immaginare come potrebbe essere da grande. Chiudo gli occhi, non devo pensare al peggio, forse, tra poco, tornerò e non la lascerò andare mai più. Ma più i suoi occhi mi guardano attendendo la fine della favola della buonanotte che ha chiesto, la nostra storia, più sento qualcosa sgretolarsi dentro di me. Un dolore più forte di ogni cosa abbia mai provato, più forte di quando mi sono fatta del male, di ogni litigio con Aiden. Questo dolore è diverso, più profondo e radicale, come se fossi consapevole che questi sono gli ultimi istanti che trascorriamo insieme, e che, un giorno potrebbe dimenticarsi di noi.

Arriviamo nel luogo stabilito a notte fonda. Siamo soli come richiesto, o meglio, le spie di Aiden sono nascoste in punti strategici. Siamo entrambi armati, in questi anni ho imparato ad usare vari tipi di armi, anche se speravo di non dover mai sfruttare quegli insegnamenti.

«Prima di andare» Aiden mi blocca con una mano «Voglio dirti che quel giorno di tanti anni fa a casa tua, quando venni a prenderti, non avevo idea di chi fossi, mai avrei immaginato di incontrare una donna forte, perché lo sei e anche tanto, sei la madre di mia figlia, la donna che amo e l'unica che pur continuando a sfidarmi, non mi ha mai fatto smettere di provare qualcosa, qualsiasi cosa. Comunque vada» chiudo gli occhi «Comunque vada voglio che tu sappia che non ho mai smesso di lottare per noi, mai, neanche nei momenti più difficili, ho sempre messo la nostra felicità prima di tutto» gli stringo la mano incapace di esprimere ogni cosa che penso ed insieme ci dirigiamo verso la fine di tutto.

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