Vuoto, buio, nulla. Dove mi trovo? Cosa è successo? Perché è successo? Apro a fatica gli occhi, ma il solo provarci rende le mie palpebre ancora più pesanti, mi sforzo ancora. Le apro. Non so cosa sia successo, perché è diventato tutto così assordante, così difficile e distante, so solo che non riesco a muovermi, forse dovrei solo richiudere gli occhi e lasciarmi andare. Qualcuno mi prende la mano, quel piccolo contatto è come un fuoco nel mio corpo, stringo leggermente la presa a contatto con quel calore, in contrasto con il freddo circostante. Fuoco e ghiaccio, si sciolgono e si mescolano per dare origine a qualcosa di più tenue, ad un miscuglio perfetto.
Sento delle voci lontane che rovinano questa quiete, non è più tranquillo, le voci sono assordanti, vorrei dire loro di stare zitti, ma non ci riesco, mi sembra tutto inutile. Non riesco a vedere, la vista non me lo permette, scorgo solo delle figure indistinte davanti a me, delle forme mai viste, ma che ricordano vagamente qualcosa che conoscevo, perché non ci vedo bene? Sarà la stanchezza, niente panico, si aggiusterà tutto. Faccio un respiro profondo, ma anche quello mi risulta difficile.
Voglio solo capire perché mi succede tutto questo, chiudo gli occhi lasciando scorrere una lacrima calda sul mio viso, è solo la stanchezza.Quando riapro gli occhi una figura è accanto a me, mi stringe la mano, ma non la riconosco, in mente ho un solo nome, un nome che mi ha perseguitato per mesi. Era solo la stanchezza, avevo ragione, riesco a vedere perfettamente, davanti a me c'è una ragazza dai lunghi capelli neri e ricci, sta piangendo, ma perché lo fa?
«Ti sei svegliata, lo sapevo che ce l'avresti fatta» mi stinge la mano ignorando le lacrime che scorrono sul suo viso. Vorrei dirle che non capisco di cosa stia parlando, ma non riesco a pronunciare una singola parola.
«Non sai quanto siamo stati in pensiero per te»
«Aiden» sforzo le mie corde vocali, e nonostante faccia così male decido di continuare la frase «Dov'è Aiden?» la ragazza dagli occhi nocciola sussulta, sembra che non avrebbe pensato che la prima cosa che avrei chiesto fosse Aiden. Il rumore del macchinario accanto a me è l'unico che si sente per un po' di tempo. Sono in ospedale, ma dove sono Jessica e Lisa? Non mi avrebbero mai lasciata da sola.
«Non ricordi Charlotte?»
«Ricordare cosa? Io non ti conosco, dove sono Aiden, Jessica e Lisa? Voglio parlare con loro» sento che qualcosa non va, qualcosa che manca in tutto questo, ma non riesco a capire cosa. La ragazza ricomincia a piangere, si alza dalla sedia ed esce dalla stanza in lacrime, senza darmi modo di porle alcuna domanda. Ascolto il suo dialogo con il dottore, ma all'improvviso quest'ultimo inizia a parlare sottovoce senza darmi modo di ascoltare. Chiudo gli occhi. Dove sono le persone che conosco? Perché mi ritrovo in ospedale con degli sconosciuti?Aiden
«Si è svegliata» rivela Diana piangendo. Stringo il cellulare.
«E allora perché stai piangendo?» deglutisco, so che c'è qualcosa che non va.
«Ha chiesto di te»
«E tu cosa le hai detto?»
«Nulla. È questo il punto, Aiden. Non ricorda nulla di questi mesi, solo di te e delle sue amiche, il dottore ha detto che è normale nelle sue condizioni e che ci vorrà un po' di tempo» sospira «Non so cosa fare, sono stata tre mesi a sperare che si svegliasse, ed ora che è sveglia non ricorda nulla»
«Calmati Diana, la aiuterai a ricordare ne sono sicura»
«Perché non vieni qui?» sposto lo sguardo su Liam che cerca di decifrare la mia espressione.
«Avrà anche perso la memoria ma non è lo stesso per me, non posso venire lì Diana» il silenzio dall'altro capo del telefono mi fa intuire che Diana ha attaccato la chiamata, me lo merito. Passo una mano tra i capelli scompigliandoli, ha perso la memoria, e di me si ricorda, ma cosa esattamente?
«Abbiamo un problema Liam» si sistema meglio a sedere e con un cenno della testa mi chiede di proseguire «Si è svegliata, ma ha perso la memoria, quel bastardo è davvero fortunato»Charlotte
Avverto il cuore battere troppo velocemente, un uomo mi sta seguendo, lo avverto, ma non l'ho mai visto prima, i suoi occhi gelidi sono fissi sui miei, vedo la freddezza nel suo sguardo, sono in trappola.
«Addio, Crystal» un colpo di pistola mi colpisce, porto la mano sulla ferita. C'è sangue, troppo sangue, lo stesso uomo mi spinge nel lago, non c'è via di fuga, sto per morire.Mi sveglio di scatto, avverto un dolore lancinante al fianco causato dal movimento brusco. Era solo un incubo, eppure era tutto così reale. Cerco di regolarizzare il battito cardiaco, faccio dei respiri profondi, ma niente non riesco a calmarmi. C'è un ragazzo fuori la porta, ha le braccia incrociate al petto, la testa appoggiata al muro.
«Scusa» lo chiamo, lui apre gli occhi e sbianca «Potresti venire qui per un momento?» gli chiedo. Lui fa ciò che gli ho chiesto, si siede sulla poltrona accanto a me, non riesce a guardarmi in faccia, non so neanche per quale ragione.
«Potresti dire ad Aiden di venire qui? Devo parlargli» lui deglutisce, muove freneticamente le mani come per distrazione.
«Lui non è qui» sussurra.
«Ma non lo conosci neanche!» gli rispondo «Ha dei capelli neri, gli occhi di un azzurro così chiaro simile al ghiaccio, è molto alto e»
«Charlotte lui non è qui» alza leggermente la voce interrompendomi «Scusami»
«Vai via» sussurro.
«Scusami Charlotte, non volevo»
«Vai via ho detto» gli ripeto.
«So che è un momento difficile per te, ma devi credermi, lui non c'è. Io sono rimasto qui per tutto questo tempo, non lui»
«Vai via ho detto, tu non mi conosci, non lo conosci, lui non mi abbandonerebbe mai, hai capito? Ti ho detto di chiamare Aiden, e se non vuoi farlo, bene, ma non voglio vederti mai più, per quel che so potresti essere anche tu la causa per la quale mi ritrovo qui» lui sbianca di colpo.
«Charlotte io»
«Non cercare di giustificarti, ti ho detto di andare via, tu non sai niente di me, non sai niente di Aiden, non ti permetto di parlare male di lui ancora una volta»«Deve andar via, mi dispiace» un'infermiera è appena entrata in camera e chiede allo sconosciuto di fare ciò che gli ho ripetuto fino allo sfinimento «Conosce la situazione della signorina, in questo momento è molto turbata, ha solo bisogno di riposo» lui annuisce, mi dà un ultimo sguardo, e avverto tutta la rabbia ribollire nelle mie vene, poi esce dalla stanza e l'infermiera si avvicina a me.
«Potrebbe dirmi cosa è successo?» controlla la flebo.
«Quel ragazzo non sa di che cosa sta parlando. Ha detto che Aiden non c'è, è impossibile, lui non lo conosce nemmeno» scuoto la testa, eppure le parole di quello sconosciuto hanno fatto effetto.
«Se non le dispiace vorrei restare da sola» l'infermiera annuisce, poggio la testa sul cuscino. Una parte di me crede a quel ragazzo. E se stesse dicendo la verità? Aiden davvero mi ha lasciata sola con degli sconosciuti? Voglio solo andarmene da qui, perché Jessica e Lisa non ci sono? Perché mi hanno tutti lasciata da sola?
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Complicated
RomanceUn'anima spezzata in una maschera di perfezione. Questo è Charlotte Green, una ragazza di ventiquattro anni che vive ancora con i suoi genitori. Dopo la rottura con il suo ragazzo James ha chiuso le porte in faccia all'amore, e ci ha apposto anche i...