Capitolo 8

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T/N POV'S
24 OTTOBRE 2021

Ero tornata da poco a casa e mia madre subito dopo aver lasciato i bagagli, mi aveva costretto ad andare a fare la spesa.

"Quello che dico io, perché ovviamente è solo una mia stupida opinione, è che potevamo fermarci direttamente. Non trovo sensata questa cosa di tornare a casa e poi riuscire."

"Appena arrivate a casa e già ti lamenti?"

"Sì, ovvio! Questo perché ho ragione, altrimenti perché? Tra l'altro stasera esco con Lexy e Beckah!"

"Okay, va bene!"

Mia mamma al supermercato, ha deciso bene che svaligiarlo sarebbe stata la giusta opzione.

"T/N, la smetti di stare vicino a quel telefono? Mi aiuti a capire se ti serve qualcosa per te?"

"Mamma ho già preso tutto quello che mi serviva per me. Non ti preoccupare, se serve qualcosa vengo al supermercato."

"Ne dubito fortemente, visto che stai vicino a quel computer ere geologiche."

"Intanto porto a casa da mangiare e su questo non si discute!"

Una volta tornate a casa, volevo solo morire sul letto, ma la me lavoratrice ha detto che sarebbe stato meglio accendere il computer per dare un'occhiata alle mail. Dopo neanche dieci minuti, volevo solo iniziare a piangere. Ho iniziato ad archiviare le mail inutili e già risolte e mi erano rimaste quelle importanti a cui dare un'occhiata. Ci avrei pensato domani però con calma, altrimenti tutto il lavoro fatto durante la settimana per eliminare lo stress, sarebbe stato inutile.

Avevo dato una mano a disfare le valigie e portare i vestiti giù tutti in lavanderia.

"Ci penso io a metterli a lavare poi."

"Okay..." - dopodiché ero andata in camera mia e mi ero buttata a letto e mi sono profondamente addormentata. Mi ero svegliata con il suono della vibrazione del telefono che segnalava un messaggio in arrivo da parte di Elizabeth. Non avevo resistito e l'avevo videochiamata.

Oh se mi mancava così tanto! Ed erano passate poche ore. Dopo la nostra chiamata decido di andarmi a fare una doccia e prepararmi per la serata con le mie amiche.

Sarebbe passata Lexy a prendermi, ma la persone che dopo Lizzie mi mancava era la mia migliore amica. Erano mesi che non la vedevo nonostante abitassimo nella stessa città. Era terrorizzata dal covid e questo terrorismo psicologico era dovuto anche dal suo ragazzo. Io capisco che l'amore rende ciechi, ma nel suo caso un po' troppo.

Erano le 20.00 e Lexy era arrivata furente più che mai con la sua auto, pronta a fare baldoria.

"Amicaaaa ciao!" - mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Ciao Lexy, ciao Beckah!" - mi metto comoda sul sedile e poi mi giro verso Beckah. - "scusa perché sei dietro? Non potevi stare avanti?"

"No figurati! Sei la DJ e le addette alla musica quando non guidano stanno avanti."

"Io che porto il peso di ascoltare la musica migliore..." - Io e le mie amiche ridiamo e parliamo un po' della mia vacanza, tralasciando ovviamente il fattore Elizabeth che avrei accennato loro al ristorante.

THE NIGHT WE METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora