Capitolo 25

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T/N POV'S

14 DICEMBRE 2021

Non sapevo se essere emotivamente devastata, provare a fregarmene o terza opzione provare a chiedere spiegazioni ad Elizabeth.

A lavoro non stava andando per niente bene. Siamo a martedì ed ho già risposto male ad un paio di clienti. Tutta questa situazione con Elizabeth, mi stava mandando al manicomio e non sapevo cosa fare.

Lei da parte sua si stava impegnando molto per chiedermi scusa. Sapevo che non poteva tornare a casa, perché stava lavorando, ma in questi giorni mi ha chiamata tante volte e mandato una quantità enorme di messaggi. Ovviamente non ho risposto né ad una chiamata, né ad un messaggio. Non volevo parlarle, anche se la realtà dei fatti era che mi mancava veramente tanto. Mi mancava, ma ero così arrabbiata con lei che non riuscivo davvero a spiegarmi come avesse potuto tradirmi con il suo ex.

Avevo finito di lavorare dopo 8 ore intensive, dove la mia pazienza aveva raggiunto i limiti storici e mi ero diretta al dojo per la lezione con i bambini.

"Sensei Kaine, io oggi non ho molta voglia di fare lezione..." - Mi dice il piccolo Jason.

"Nemmeno io ho molta volta di fare lezione Sensei."

"Liam nemmeno tu?" - chiedo io e lui annuisce con la testa. - "Facciamo così... Chi ha voglia di fare lezione oggi?" - Su 15 bambini in 6 hanno alzato la mano. - "Quasi la metà... Posso chiedervi perché non avete voglia di allenarvi?"

"Perché siamo stanchi..."

"Tutti lo siamo Jason!" - Gli sorrido e lui si avvicina a me.

"Ti vedo triste Sensei..." - Cerco di non piangere, respingendo le lacrime e mi siedo sul pavimento e faccio accomodare Jason vicino a me. - "Ragazzi, sedetevi anche voi..." - Dopo essersi seduti, io mi metto ad osservarli per un minuto circa. - "Non vi nego che anche io oggi, non ho molta voglia di allenarvi. Non perché non voglio stare con voi, ma è qualche giorno che sono un po' triste."

"Sensei Kaine, perché sei triste?" - Mi chiede Aaron.

"Alle volte succedono delle situazioni, quando si è grandi che fanno male al cuore."

"Sensei Kaine..."

"Dimmi Jason!"

"Sei triste perché qualcuno si è comportato male con te?"

"Sì, è così..."

"Perché allora non lo hai picchiato?"

"Perché non si può usare sempre la violenza Jason. E poi cosa abbiamo imparato sul karate?"

"Che dobbiamo usarlo solo per difenderci in caso di attacco."

"Bravo! Tu perché oggi non ti vuoi allenare?" - Lo vedo pensarci su un po' e poi mi guarda.

"Perché sono un po' triste anche io..."

"Vuoi raccontarci cosa è successo?"

"Non mi va..."

"È successo qualcosa di grave Jason?" - Cerco di essere il più dolce possibile con lui cercando di capire cosa stesse succedendo.

"Ci sono dei bambini a scuola che si divertono a prendermi in giro..." - Lui abbassa la testa e inizia a singhiozzare.

"Vieni qui..." - Lui mi abbraccia e io gli accarezzo la schiena. - "Lo hai detto ai tuoi genitori?" - Scuote la testa e il mio cuore si stringe pensando a come debba sentirsi il piccolo.

THE NIGHT WE METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora