Capitolo 65

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ELIZABETH POV'S

9 DICEMBRE 2025

Avevo lo stomaco chiuso e non riuscivo a mangiare nulla. La mia ansia era salita alle stelle e mi agitavo ogni minuto sempre di più.

Tra un'ora circa sarei andata a casa di Kirsten, perché avevo bisogno di parlare con lei di una cosa importante.

Una decisione che sembra essere stata presa di getto, ma che avevo condiviso solo con Michelle. Volevo che fosse una sorpresa per la mia famiglia, ma volevo che la madre della mia ragazza ne fosse a conoscenza.

La cosa che stavo per chiedere a Kirsten non era una cosa che stavo prendendo alla leggera, ma era stata ben ponderata e sapevo quello che stavo facendo.

Quando senti che una cosa è giusta, va fatta. L'ho capito quando ho perso T/N, che rimandando sempre le occasioni finisci poi per perdere il treno. Avevo avuto una seconda occasione e direi che questa volta non me la sarei fatta scappare. Volevo fare le cose per bene e quindi Kirsten era il primo passo.

Mentre ero in macchina, ricevo una telefonata da Michelle.

"Buongiorno Elizabeth, tutto bene?"

"Buongiorno Michelle! Diciamo che tra poco rischio un infarto."

"Perché mai dovresti avere un attacco di cuore? Ne abbiamo parlato e sai che sei pronta per questo passo. Lo eri tempo addietro quando hai mancato l'occasione, ma sono più che sicura che ora sia il momento più giusto."

"Sai cosa mi spaventa di più?"

"Elencami le tue paranoie."

"Sono sicura di avere la benedizione da Kirsten, ma ho paura che quando succederà io mi tirerò indietro o se sarò capace di fare una cosa simile, ho paura che lei mi dica di no. Infondo non è molto tempo che siamo ritornate insieme..."

"Sai meglio di me che sono paure infondate."

"È solo che... solo che ho ritrovato la mia felicità. Non voglio più sprecare un giorno senza di lei. Non penso nemmeno che stia bruciando le tappe, ma ho paura che per gli altri sia così."

Dopo aver parlato con Michelle ancora per qualche minuto, dove lei mi ha fatto praticamente da psicologa, arrivo a destinazione e parcheggio l'auto davanti casa Kaine.
Prendo un gran respiro, prendo la porsa e scendo dall'auto.

Dopo aver suonato il campanello, Kirsten viene ad aprirmi la porta e mi accoglie con un caloroso abbraccio.

"Ciao Piccolina!"

"Ciao Kiki, come stai?"

"Un po' stanca, ma sto bene. Tu come stai?" - Il suo sorriso mi faceva sempre stare bene. Mi trasmetteva quel calore che mi faceva sentire a casa.

"Sto bene dai."

"Mi sto per preparare del caffè, ne vuoi un po' anche tu?"

"Come potrei mai dire no al tuo magnifico caffè espresso?!?"

"Sempre lusinghiera..."

"A Natale quindi non andate via?"

"No, no... Andiamo via dopo le feste questa volta. Tanto Nolan è in pensione e io preferisco che si riposino i giovani in ospedale durante le feste. Diventa un privilegio quando puoi scegliere le ferie. Pee quanto può rivelarsi stancante il periodo festivo, ti pagano di più." - Mi fa la linguaccia e io rido di rimando. - "Tu e T/N potete andare via tranquillamente e io mi prenderò cura di Marvel."

"Grazie per averci dato questa possibilità."

"Tesoro, più che felice. Come mai sei qui?"

"Oddio, non perdi tempo..." - Abbasso la testa imbarazzata e cerco di non perdere le poche facoltà mentali che avevo.

THE NIGHT WE METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora