Capitolo 11

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ELIZABETH POV'S

28 OTTOBRE 2021

Erano le 6.30 del mattino, quando la sveglia ha iniziato a suonare.

"No, non voglio lavorare..." - sento T/N borbottare nel sonno e io mi allungo per spegnere la sveglia.

"T/N, sveglia... Se non vogliamo fare tardi dobbiamo alzarci ora."

"No mamma, non ho voglia di lavorare..." - La lascio dormire ancora un pochino, così mi alzo e vado a vestirmi. T/N la notte dormiva praticamente solo con una maglia e le mutande. Per lei non esistevano altri indumenti. Ero andata nella cabina armadio ed avevo rimediato dei vestiti per me e anche per lei già che c'ero. T/N era molto più alta di me e anche di corporatura era leggermente più grande rispetto a me.

"Elizabeth Olsen, non ti sforzare. Mi metto la tuta che mi hai dato ieri sera. Non ho voglia di vestirmi. Quando arrivo a casa ci penso."

"Va bene, non obietto. Facciamo che dalle prossime volte, se rimani da me porti qualcosa di tuo, che poi magari puoi lasciare qui."

"Certo, così poi freghi tutta la mia roba!"

"Sei così poco fiduciosa nei miei confronti..." - Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Giusto un pochino." - Si mette a ridere e poi si infila le scarpe. - "Vorrei stare a letto tutto il giorno con te a parlare, baciarci e fare l'amore. Non voglio altro, se non te." - Sorrido inevitabilmente alle sue parole e ci baciamo. - "Odio il fatto che in pochi giorni tu sia riuscita a farmi sentire così."

"Credi che stiamo andando troppo di fretta?"

"Non lo so... Non so se stiamo affrettando le cose, però Lizzie sento che tutto questo sembra così giusto."

"Domani sera ti va di andare ad un appuntamento insieme?"

"Un weekend insieme questa settimana..."

"Beh, potrei venire a prenderti domani sera e potresti restare con me fino a domenica sera e poi ti riporto a casa. Che ne dici?"

"Posso pensarci?"

"Tu puoi fare tutto quello che vuoi." - Le lascio un bacio veloce sulle labbra e poi andiamo via, perché stavamo facendo decisamente tardi. Eravamo con due macchine diverse, perché lei era venuta con la sua ed io avevo necessità della mia per raggiungere dopo i miei genitori.

La colazione era stato un momento magico per noi. Ci eravamo fermate in un piccolo bar che conosceva T/N, quasi vicino casa sua ed avevo ordinato io per lei facendole così capire che avevo imparato a memoria il suo ordine preferito.

"Sai cosa mi piace?"

"Sto imparando a conoscerti. Delle persone che mi interessano cerco di imparare ogni singolo dettaglio o curiosità. Oggi ho voluto prendere insieme a te, lo stesso ordine che di solito prendi."

"Sei molto carina e gentile Lizzie Olsen." - Non sapevo se il suo chiamarmi con il cognome suscitava in me fastidio o mi piaceva da morire.

"Tu sei molto carina T/N Kaine! Tua mamma è a casa?"

"Uhm no, stamattina ha il turno in ospedale. Torna oggi pomeriggio."

THE NIGHT WE METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora