9. Qual è il tuo problema?!

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Alexandria

La mia filosofia di vita è sempre stata “mi innamoro di chi capita”.
Non mi fa differenza se sia un maschio o una femmina, non si possono controllare i sentimenti.

L’ho capito quando una volta avevo una fissa per una ragazza che incontravo sempre al corso di danza, non riuscivo a smettere di pensare a lei.

In questi anni ho avuto qualche cotta per una ragazza, ho provato ad avere rapporti fisici con loro, per vedere se sarebbe finita in un altro modo, ma finisce sempre nello stesso modo come finisce con i ragazzi.

Quindi non mi ha fatto alcuna differenza baciare Annya, era il momento perfetto per farlo e poi sembra che anche a lei sia piaciuto, quindi non vedo perché preoccuparmi.

Apro gli occhi e mi ritrovo un po’ confusa nel trovarmi in una stanza che non sia camera mia, con una ragazza dorme sulle mie gambe.

Non una semplice ragazza. Annya.

Mi metto seduta e mi guardo intorno, la stanza è vuota tranne per Skylar che dorme sul divano senza maglietta.

Non voglio sapere.

Cerco di spostare Annya in modo da non svegliarla, poi mi dirigo verso la mia borsa appoggiata sul tavolo e prendo una sigaretta e un accendino.

Esco di casa e strizzo gli occhi per la luce mattutina.

Vorrei tanto essere nel mio letto.

Mi porto la sigaretta alle labbra e l’accendo, aspiro e butto fuori il fumo, cerco di non pensare al mal di testa che sto provando.

Oltre al bacio di ieri non ricordo più un cazzo, solo che non c’è stato solo un bacio.

Sussulto quando sento dei passi dietro di me, mi volto e trovo Annya appoggiata allo stipite della porta.

«Stai bene?» le chiedo notando la sua faccia un po’ stralunata.

Annuisce soltanto e si avvicina a me.

«Vuoi?» le indico la sigaretta, lei scuote subito la testa e non posso fare a meno di notare l’improvvisa trsistezza che prende posto nel suo volto.

Strano.

«Torno dentro» dice velocemente per poi scomparire in casa.

Tutto nella norma insomma.

Intanto io finisco di fumare e poi rientro pure io.

Sorprendo Annya fissare Skylar, il punto è che non la sta semplicemente fissando, la guarda con un misto di adorazione, tristezza e…

…Amore.

Come posso non riconoscere quello sguardo, soprattutto come ho fatto a non capirlo prima.

Lei si avvicina lentamente a Sky e si inginocchia al suo fianco mettendole una ciocca di capelli caduta in mezzo al viso dietro l’orecchio.

Rimango un po’ confusa dalla vista di quella scena, voglio dire mi sembra familiare.

Alzo le spalle e mi volto decidendo di ritornare in dormitorio per non intromettermi in nessuna situazione in cui non centro.

***

«Sto solo dicendo che non me ne frega un cazzo» insisto incrociando le braccia.

«Ma dovrebbe» insiste quel fastidioso di Kai.

«Puoi fare quello che vuoi tu, solo non mettermi in mezzo grazie» faccio un falso sorrisetto e mi volto verso il banco che stavo pulendo.

La situazione è abbastanza semplice: quando sono andata in punizione non mi aspettavo di trovare un’accesa discussione sul fatto di dover scoprire chi ci ha incastrati.

Swim or DrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora