14. Un ultimo ricordo di noi due

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Skylar

Osservo il mio riflesso nello specchio e trattengo il disgusto che provo nel vedermi.

Il vestito mi piace, è viola, arriva a metà coscia ed è attillato.

Molto attillato.

Troppo attillato.

Se fosse per me andrei solo in felpa e pantaloni della tuta, almeno quelli nasconderebbero meglio il mio fisico.

Osservo le grandi cosce, provo con le mani a stringerle per vedere come sarei se fossero più magre.

Per caso è troppo chiedere di essere perfetta come le modelle che trovo sulle riviste?

Sbuffo sfilandomi il vestito.

Non mi piace, anzi lo odio.

La tenda dello spogliatoio si scosta ed etra Alex.

«Ti stava benissimo» osserva triste, poggia le mani sulle mie spalle e abbassa leggermente le labbra vedendo la mia espressione.

Non le rispondo perché non c'è bisogno di dirle che mi faceva schifo, deve averlo già capito.

«Ho trovato qualcosa con cui ti potresti sentire a tuo agio.»

Mi mostra un vestito rosso con la gonna a tulle, arriva alla metà delle cosce più meno.

«Cambiati, mi aspetto che tu venga fuori a farmelo vedere» borbotta prima di uscire.

Lo indosso e... Wow.

Il corpetto è trasparente tranne per delle toppe che coprono i seni, che tra l'altro sono messe in evidenza grazie al corpetto stretto.

Mentre la gonna era tutto ciò di cui avevo bisogno, grazie al tulle non mostra le cosce grosse.

Ecco perché Alex è la mia migliore amica.

Chissà cosa farei senza di lei.

Esco dal camerino ma non trovo Alex, trovo Annya che mi fissa imbambolata.

«Stai benissimo» commenta a bassa voce.

«Grazie» arrossisco leggermente.

Oggi io, Annya e Alex siamo andate a fare shopping per comprare un vestito da indossare alla festa di compleanno di Ethan.

E ho la sensazione che Alex abbia scelto questo meraviglioso vestito anche per farmi fare colpo su di lui.

Stronza.

Ho una cotta per Ethan da quando è venuto la prima volta al Divitiae, ovvero tre anni fa.

Poi l'anno scorso non c'era, quindi non l'ho visto per un anno, ma ricordo ancora come se fosse ieri il momento prima del suo processo.

Un anno fa

Lascio che Alex mi abbracci con le lacrime agli occhi.
«È tutta colpa mia, è colpa mia, è colpa mia» sussurra singhiozzando sulla mia spalla, ha il fiatone e sta cercando di fare respiri profondi.

«Alex non dirlo nemmeno per scherzo, sinceramente? Sono felice che Ethan lo abbia fatto, quello stronzo se lo meritava, e dovrebbe finire lui in carcere!» esclamo rassicurandola, o almeno provandoci.

Non ci posso ancora credere che sia successa quella cosa, avrei voluto tanto esserci per lei in quel momento.

«Forse me la sono cercata...» tenta di dire mentre si asciuga le lacrime con un fazzoletto.

Swim or DrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora