10. Ti avevo avvertito

118 11 2
                                    


Alexandria

«A domani» saluto Melissa, che in questo momento si sta sedendo su una sedia stanca morta.

Esco dalle cucine con un cestino pieno di dolci e mi dirigo in punizione.

Dopo il nervosismo di ieri mi sono recata in cucina per provare a smettere di pensare a quel deficiente, sfida molto difficile, così ho cucinato un po’ di dolci–un po’ troppi–e ho deciso che oggi li avrei portati in punizione.

E poi dicono che sono una stronza.

Appena entro in aula vengo accolta da facce deprimenti e scazzate. Stanno pulendo tutti tranne Ethan che sta cazzeggiando al telefono.

I soliti, alzo gli occhi al cielo.

Quando mi vedono mi guardano con confusione per via del cestino.

Tra poco saranno molto felici.

Senza alcuna spiegazione mi siedo a gambe incrociate al centro della stanza, apro il cestino e tiro fuori una tovaglia, subito dopo metto dei piatti e li riempio dei dolci che ho cucinato: dei cupcakes, una torta al cioccolato e delle ciambelle.

Forse ho esagerato un po’.

«Ma che cazzo!» strilla Kai buttandosi subito al mio fianco.

«Mangiate» sorrido soddisfatta.

Ethan non se lo fa ripetere due volte che si mangia un cupcake, subito dopo geme di piacere, e il mio ego non fa che aumentare.

«Sono fantastici» commenta Kai felice come un bambino.

Osservo tutti che ne mangiano, persino Frost assaggia la torta di mele.

Cazzo avrei dovuto metterci il veleno!

«Tu non li mangi?» mi chiede gentilmente Annya.

Scuoto semplicemente la testa.

«Lei non mangia quasi mai i dolci che cucina» spiega Skylar pulendosi le labbra dallo zucchero delle ciambelle.

Posso sentire lo sguardo di Frost che mi perfora la pelle, è da quando sono entrata che mi fissa, ma non con strafottenza come sempre, questa volta non riesco proprio a comprenderlo.
Dovevo prima o poi dirgli la verità in faccia giusto?

Lui lo ha sempre fatto, e la maggior parte delle volte erano solo giudizi nei miei confronti insensati.

Lui non sa un cazzo.

Quindi che se ne vada a quel paese.

«Li hai fatti tu?» chiede sorpreso Kai.
Annuisco soltanto.

Non ci crede mai nessuno, persino i miei genitori non ci credevano quando un giorno mi hanno trovata in cucina con il grembiule con i gatti e un mestolo in mano.

Questa volta lo sguardo di Frost è più intenso, posso sentire i suoi occhi sul mio volto così forte che sembra mi stia sfiorando.
Volto il mio viso verso di lui e la tensione aumenta.

Nessuno può spezzare i nostri sguardi, nemmeno Ethan che passa costantemente la mano davanti al mio viso.

Alzo un sopracciglio indicando a Frost l’invito a perdere la sfida di sguardi.

Non può vincere lui, lui vince quasi sempre.
Se non i fatti lo fa con le parole.

«Alexandria» mi chiama Sky.

«Si?» le rispondo ma continuando a guardare Frost.

«Perché non provi ad assaggiare solo una volta un cupcake? Almeno la glassa» mi implora con voce stridula.

Swim or DrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora