5. Non guardarmi il culo

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Alexandria

«Tesoro capisco incollare il sedere di un insegnante alla sedia, ma dare fuoco ad una stanza di una tua compagna non pensi sia un po' troppo?» la voce delicata e elegante di mia madre giunge dal telefono, intanto alzo gli occhi al cielo mentre dondolo le gambe su è giù dal letto.

È appena finita la punizione e mia madre non ha perso tempo a chiamarmi per farmi la ramanzina.

«Mamma lo sai che non avrei problemi ad ammetterlo, ma questa volta non sono stata io» in risposta ricevo solo silenzio, sicuramente starà pensando se credermi o no.

Mamma credimi almeno tu.

«Giuri su tuoi libri sconci che stai dicendo la verità?»

«Mamma!» strabuzzo gli occhi per la domanda, sicuramente non è passato inosservato ai suoi occhi ogni libro che leggevo con copertine con i petti nudi o polsi legati.

Avrei dovuto immaginarlo.

Però tutta questa sincerità...

«Rispondi»

«Lo giuro sui miei libri...»

«...sconci» finisce lei per me, scommetto che sta sorridendo orgogliosa di sé stessa come solo lei sa fare.
«Ti credo».

Respiro di sollievo.

Mia madre è la donna più bella che io conosca, non solo per i trentasei anni che sembrano venticinque, ma lei è bella dentro.

Esteriormente può sembrare la tipica madre ricca che compra tutti i giochi del mondo alla figlia per rimanere nelle sue grazie, come può sembrare mio padre, ma credo mi siano capitati due genitori fantastici.

Mamma quando ero piccola mi comprava giochi solo come ricompense per qualcosa di giusto che facevo, come non tirare un pugno ad un bambino che mi insultava o non rispondere male ad una persona che mi dava fastidio.
Mi diceva sempre «difenditi dimostrando intelligenza, non stupidità», io qualche volta l'ascoltavo, ma non sempre.

Lei ogni volta mi spronava ad essere sicura di me, dicendo che devo amare ogni mio aspetto, perché sono la cosa migliore che le sia capitata.

Non dico che sia stata sempre presente, con il suo lavoro mi lasciava sempre nelle mani del maggiordomo Tom, ma non le faccio una colpa per questo.

Mio padre invece mi ha insegnato che devo essere una donna indipendente e non «dipendere da uno stupido uomo, che non avrai fino ai trent'anni» come diceva lui.

Lui dimostra di essere una persona forte, com'è solo grazie alle sue mani, a cosa si è creato da solo.

Ovviamente hanno anche aspetti negativi, ovvero pensare sempre alla reputazione-se no non sarei al Divitiae-oppure di giudicare qualche volta tutte le mie azioni.
Per questo non ho detto la verità su quella cosa, avrebbero potuto darmi la colpa.

So che posso sempre contare su di loro, ma non trovo il coraggio di farlo.

Fin da quando sono piccola mi sentivo come se non mi interessasse passare tempo con loro, mi facevo sempre la solita domanda «gli voglio bene?» e puntualmente rispondevo «non lo so», mi sono sempre chiesta perché provassi queste cose, ma neppure Ethan ha saputo rispondermi.

Quindi semplicemente accetto l'idea che siano i miei genitori e non faccio storie per ogni cosa brutta che possano fare.

***

Dopo la telefonata di mia madre ho raggiunto Skylar in camera per vedere It.

È una tradizione vedere film horror insieme, in genere lei si spaventa e si accoccola a me, mentre io rido.

Swim or DrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora