Alexandria«Rosso o verde?» chiedo indecisa, mostrando i due vestiti che ho in mano a Sky.
«Rosso» indica l’abito che preferisce.
Sta sera c’è una festa alla casa abbandonata nel bosco–il luogo in cui sono tenute la maggior parte delle feste–io, Skylar e Ethan andiamo a quasi tutte le feste, voglio dire, chi non ci andrebbe?
C'è alcol, musica, ragazzi e ragazze carine, non vedo niente di meglio da fare.
Il luogo è un po’ inquietante, ogni tanto sembra di essere usciti da un film horror, soprattutto alle feste di Halloween, ma lì si fanno le migliori feste, e soprattutto vengono nascoste al meglio dalla preside.
Indosso il vestito e mi guardo allo specchio, è attillato–non mettendo, giustamente, in mostra le forme che non ho–arriva a metà coscia ed è monospalla.
Arriccio il naso indecisa se mi sta bene o no, ma è il più figo che ho trovato questa sera.
Fisicamente non mi piacevo molto, mi vedevo allo specchio e pensavo ma sono grassa?
Ma se guardavo bene si vedevano le costole, i jeans mi stavano sempre larghi, e persino i braccialetti erano troppo grandi.Certe persone pensano che essere magra sia la cosa più bella al mondo–spoiler non è vero–ricordo ogni fottuta persona che mi diceva
«ma mangi?»
«Col vento voli via?»
«Pesi quanto uno stuzzicadenti».È una gran rottura di coglioni.
Quando lo dicevano ero piccola e ci rimanevo male, ma adesso mi basta semplicemente mandarli al diavolo.
Non me ne frega più niente da quanto ho capito che avrei visto sempre e solo me allo specchio, quindi tanto vale accettarmi, e anche se non ho grandi curve va bene così.
Io vado bene così.
Insomma, questa sono io, se alla gente non va bene vaffanculo.
Dopo essermi fatta i boccoli ai capelli, mi metto un po’ di eyeliner e infine il rossetto rosso.
«Se non fossi la mia migliore amica ti limonerei» mi prende il viso tra le mani Sky ammirando il mio lavoro.
«Mi rovineresti il rossetto» le faccio notare.
«Giusto».
***
Mando giù il contenuto del bicchiere che mi ha messo in mano Ethan, gioisco del leggero bruciore che sento in gola e del calore che sento espandersi sempre in essa.
La maggior parte della serata l’ho passata a ballare in centro alla stanza colma di gente, poi mi si è avvicinato un ragazzo e abbiamo ballato un po’, finché non ha messo le mani dove non doveva e mi sono allontanata.
Poi sono uscita dalla casa in cerca di calma e mi sono ritrovata sul retro ad osservare la luna.
Quindi eccomi qua a guardare il cielo, sola a ridere come una deficiente.
Se si gira un po’ la testa si riesce a vedere un piccolo cazzo all’angolo della luna.
Ma la luna non ha angoli.
Giusta osservazione.
Con quei pensieri stupidi in testa mi accorgo di due figure nascoste dietro un albero.
Capite cosa intendevo quando ho detto che era inquietante?
Mi avvicino di soppiatto per capire l’identità delle persone, ma per sbaglio–sicuramente per tutto l’alcol ingerito–cado per terra dietro ad un cespuglio.
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Swim or Drown
RomanceAlexandria si è sempre posta una domanda: nuotare o affogare? Durante il corso dei suoi diciott'anni capirà quale sarà la risposta più adeguata, ma non sarà da sola ad affrontare una delle domande più importanti della sua mente, altri cinque ragazzi...