Un paio di ore dopo venimmo letteralmente prelevati dalla nostra cella e condotti alla mensa.
Una grande stanza bianca con una televisione .
Nessun utensile di ferro, solo plastica, per evitare che i detenuti potessero usare una forchetta o un coltello per uccidere.
la mensa della prigione era proprio come la mensa della scuola superiore.
erano tutti seduti in gruppo.
sembravano le fazioni del cazzo.
c'erano le puttane, riconoscibili dal fatto che erano letteralmente seduti hai piedi dei capi gruppo.
e poi credo, da uno sguardo superficiale per non attirare troppa attenzione, che molte persone si fossero unite in base alla condanna simile.
Alzai gli occhi al cielo.
O bene sarebbe stato divertente.
mi guardai intorno ancora una volta cercando di non incrociare gli sguardi di nessuno.
r-non farti uccidere principessa....
alzai gli occhi al cielo di nuovo.
Prima o poi i miei occhi rimangono bloccati a guardare in alto.
Facevo solo questo da quando ero arrivato.
Di nuovo sto nomignolo del cazzo, immaginazione zero.
-allora cosa dovevo vedere? Sembra il liceo....
Ren mi spinse verso il bancone, dove del cibo non bene identificato, veniva messo sul mio pseudo piatto.
Sbattei le palpebre perplesso a quello che vedevo nel mio piatto.
Era commestibile?
È questa la roba che avremmo mangiato?
Forse più che in prigione ero in uno di quei centri dimagranti per la purificazione del corpo.
Voglio un hamburger o del ramen che diavolo.
-ma è radioattivo?
ren ridacchiò anche lui schifato, ma molto più abituato di me alla melma che ci stavano servendo.
r-fa schifo lo so... ma ti ci abituerai non sei al Grand hotel principessa...
Sbuffai.
-ti piace proprio quel soprannome piuma...
ren rise di me.
r-piuma? tutto qui? Nessun buon soprannome?
-cazzone potresti non rispondermi visto la quantità di cazzoni presenti qui dentro non ti pare?
ora veramente rise attirando l'attenzione di molti gruppi su di noi.
dio non me ne piaceva nessuno.
r-sarà divertente...
una volta preso la sbobba con delle patatine, che forse erano l'unica cosa mangiabile, seguii il mio nuovo compagno di avventura al suo tavolo.
non facemmo neanche tre passi che una mano mi schiaffeggiò il culo.
Già il liceo...
Posso ucciderlo però?
Tanto ero già dentro...
Cosa avrebbero potuto farmi di più?
non mi mossi neanche, alzando il sopracciglio e girandomi a guardare il coglione che aveva osato toccarmi.
s-carne fresca... ti piace puttana?
sbattei le palpebre perplesso e probabilmente non gli piacque la mia espressione perché si alzò in piedi.
un uomo di quasi due metri era di fronte a me.
O bello avrebbe fatto rumore cadendo.
scrocchiai le dita pronto per un po' di movimento.
Ero stato fermo troppo a lungo: 13 ore senza colpire nessuno era un record per me.
-mi piace solo se lo faccio a te montagna, che cazzo, ti hanno dopato?
s-o la nuova puttana vorrebbe schiaffeggiarmi il culo!!! ahahahaha....
I suoi compagni risero con lui della mia battuta.
mi si avvicinò abbassandosi al mio viso cercando di intimidirmi inutilmente.
Poi mi fece un sorrisetto.
s-forza colpisci... no?
alzai gli occhi al cielo.
quanta arroganza che contiene questo energumeno.
ma perche dargli soddisfazione?
alzai la mano accarezzandogli la faccia.
lo vidi ghignare mentre mi guardava.
quando la mia mano scese sul suo collo lo afferrai forte bloccandogli il respiro.
Vidi come i suoi occhi si sbarrarono sorpresi al mio atto non aspettandoselo.
prese la mia mano cercando di staccarla, ma non aspettandosi la mia reazione, era già troppo tardi, gli stavo schiacciando la trachea, schivando il suo patetico tentativo di colpirmi.
Cadde in ginocchio e in un attimo perse conoscenza.
una volta sicuro che non si sarebbe svegliato tanto presto e che per un po' avrebbe avuto il segno della mia mano a ricordarsi che sarò nuovo, ma non ero solo un bel faccino, lo lasciai andare.
cadde di peso in avanti di faccia.
Mentre io mi spostavo dalla sua traiettoria.
-ahi...
ridacchiai del colpo in viso che si prese cadendo.
Avrebbe fatto molto male al suo risveglio.
guardai ren che mi stava guardando a bocca aperta.
Scrollai le spalle.
-asciugati la bava e trova qualcun altro per risolvere il tuo problemino...
Gli indicai l'evidente rigonfiamento che la tuta non copriva affatto.
Con questo mi diressi nella direzione, dove in teoria dovevano essere i suoi amici senza guardarmi indietro.
con la coda dell'occhio vidi che si sistemò i pantaloni al meglio e seguendomi per poi sederci al suo gruppo.
una volta seduti, ren mi presentò, per poi presentarmi i quattro ragazzi di fronte a noi.
j.r, jeno, ten e Johnny.
eravamo tutti del 95 mentre ten ne aveva 26 e jeno 21.
erano completamente diversi, jr era strutturato come un giocatore di football: con i capelli neri e dal modo in cui guardava ren o sono una coppia o jr ne aveva di certo una cotta.
jeno invece mi sembrava il più eccentrico, capelli rosa, giacca arancione mezza aperta, con una canottiera aderente al corpo.
ten si vedeva che non era coreano, ma anche lui mi sembrava molto alto.
Da seduti non potevo capirne quanto però.
John sun o Johnny come preferiva essere chiamato mi sembrava il capo di questo piccolo gruppetto.
eravamo osservati da tutta la mensa.
se era perché ero nuovo o perché avevo sbagliato gruppo non potevo ancora saperlo, ma di sicuro non mi importava molto.
da qualche parte dovevo pur iniziare, ed ero già qui quindi socializzare.
-come mai siete qui?
r-solite cose... droga, omicidi, rapine... e tu?
-solite cose... droga, omicidi e rapine...
jn-aspetta sei serio? tutto insieme?
-perchè no? Differenziare porta più profitti...
j.r-chi sei esattamente?
-mi chiamo park jimin...
r-come il park jimin del jeon group?
-avete sentito parlare di me?
Vidi lo sguardo di stupore che mi stavano lanciando.
Non so se era stima o incredulità.
Forse pensavano che fossi diverso.
Molti pensano sempre che park jimin sia un uomo enorme con la barba e ricoperto di tatuaggi e piercing, che emana un aura assassina.
Quando poi mi incontrano per la prima volta sono tutti delusi.
Almeno all'inizio, poi sono terrorizzati dalla mia mancanza di empatia.
Come se non provassi mai niente.
Scrollai le spalle di nuovo.
Tra un po' mi si sarebbero bloccate a furia di scrollarle insieme agli occhi.
je-chi non lo fa?
I miei pensieri vennero riportati al presente.
r-abbiamo sentito che hai ucciso tuo padre...
-sono addottato... Quindi non padre...
jr-sei sposato con le tue guardie del corpo...
-se era un modo per chiedermi se sono gay, la risposta è non mi interessa molto il loro sesso...
jn-giusto, va bene tutto, basta che respiri... Sono d'accordo con te... In periodo di carestia va bene tutto...
Ridacchiai della battuta e gli altri con me.
-non è proprio così, ma è più diverte...-sorrisi guardando le cinque persone che avevo appena conosciuto.
Erano tutti e quattro molto più umani degli altri qui intorno.
Mi ricordavano molto la mia famiglia, jin, nam, Hope e yoongi quando li avevo incontrati.
Sembravano così innocenti e con un peso troppo grande sulle loro spalle.
Ero curioso della loro storia e del motivo per cui erano finiti qui.
Se non mi avrebbero tradito nel frattempo forse avrei potuto cercare di farli uscire con me.
Mi piacevano.
Notai anche come ren era mezzo sdraiato su j.r, che gli dava qualche patatina e lo teneva stretto a se, come se lo avesse lasciato andare avrebbe potuto perderlo.
Chissà tra i due chi è il passivo?
-state insieme...
Non era una domanda.
Era un dato di fatto.
jr- non tutti e cinque...
Sorrisi della sua risposta.
Anche se le orge erano divertenti trovavo una cosa a cinque troppo stancante.
Già avere due amanti è un gran casino.
Tra ambiguità e preoccupazioni raddoppiate.
Mi immagino soltanto quanta fatica facevano tutte quelle persone che riuscivano ad avere più di tre persone romanticamente.
-peccato, le orge sono carine qualche volta.
r-troppo geloso grazie mille....
-chi? tu o lui?
jr-entrambi...
ridacchiai della faccia poco felice che mi diede alla sola idea.
-anche io sono geloso sai...
jn-e allora come fai? Ne hai due vero?
-tae e koo sono più gelosi di me e loro due sono fratelli ahahahah... O si considerano come tale....
r-giusto i fratelli jeon... ho sentito che sono diventati schiavi durante il loro addestramento?
-le notizie si diffondono in fretta qua dentro...
jr-quando sei uno dei mafiosi più importanti sai tutto o muori... E poi qui dentro non c'è molto con cui svagarti.
-mi sembra giusto....-mi guardai intorno mentre mangiavo le patatine sul mio piatto cercando di farle durare di più.-allora cosa succede qui dentro?
jn-che vuoi dire?
-beh ci sono troppi gruppi e le puttane... chi comanda qui?
si guardarono intorno.
r-dragon e top non ci sono... sono in isolamento...
-isolamento?
jr-cella di isolamento... tre giorni è come un mese...non ti passa mai...
je-non vuoi starci... fidati... molti impazziscono li dentro...
-come sono finiti li dentro?
i cinque si guardarono.
jr-g dragon ha fatto una rissa...
-solo?
Quindi sarei finito nel buco appena si sarebbero accorti che un detenuto era stato aggredito.
Bello.
r-non puoi combattere le guardie...
-e top?
R-top è una guardia ma è con G-dragon...
Sbattei le palpebre.
Cosa vuol dire che una guardia sta con un detenuto? È impossibile.
Non aveva molto senso.
Li vidi guardarmi preoccupati.
-va bene non importa per ora... Lo capirò da solo....
avevo appena finito di parlare che una sirena venne attivata.
cazzo mi stava spaccando i timpani sta merda.
molte guardie entrarono in mensa e si avvicinarono a ogni gruppo per poi vedere il tizio svenuto per terra.
una guardia lo prese di peso e lo portò via, spero in infermeria.
quando le sirene si spensero una voce parlò.
s-chi cazzo lo ha fatto?
si guardò intorno e nessuno si preoccupò di rispondere.
Giusto le spie non sarebbero sopravvissute molto qui dentro.
mi guardai intorno incuriosito se qualcuno avrebbe fatto la spia al nuovo arrivato.
nei film si diceva sempre che in prigione i topi venivano uccisi, chissà se è vero nella realtà? Nel caso lo avrei fatto avverare.
la guardia continuò a fare inutili domande al quale nessuno rispose, fino a quando non mi vide e si avvicinò a me.
s-tu cosa hai da dire?
non lo guardai neanche continuando a mangiare il restante delle patatine sul mio piatto.
la guardia non contenta di essere ignorata fece cadere la sbobba del mio piatto su di me.
feci una smorfia schifato.
non solo il colore, ma anche la puzza era disgustosa.
Avrei puzzato di sta merda per troppo tempo.
alzai un sopracciglio.
s-sto parlando con te inutile essere... qui non sei nessuno... e comandiamo noi... ti farò diventare la nostra bella puttanella che ne dici?
lo guardai con la mia migliore faccia da poker anche se dentro di me avrei voluto spaccargli la faccia al suo tono e alle sue parole.
distolsi lo sguardo e senza dargli soddisfazione presi i tovaglioli che erano in tavola per pulirmi dallo schifo che avevo addosso.
la guardia furiosa per non aver avuto la mia reazione, mi prese per i capelli tirandomi indietro e facendomi alzare in piedi.
avevo due opzioni o spaccagli la testa o seguire il flusso.
non avrei mai voluto avere le sue schifose mani su di me, quindi l'opzione uno era meglio.
ero qui da meno di un giorno e già sarei finito in isolamento per rissa.
sbuffai della mia fortuna e gli diedi una ginocchiata tra le palle piegandolo in due per poi dargli un pugno sotto il mento facendolo cadere all'indietro e svenire per terra.
in quel momento tre guardie mi presero bloccandomi le mani dietro la schiena.
non lottai neanche, ma quando mi trascinarono fuori dalla mensa mi assicurai di calpestare il braccio che mi aveva preso i capelli della guardia svenuta.
venni letteralmente spinto in una cella di isolamento chissà per quanto.
sarà divertente.
Spero mi avrebbero portato un cambio di vestiario.
Non volevo puzzare di sbobba fino alla fine dei miei giorni qui dentro.Angolo autrice
Prox capitolo al compleanno di nam
Stellinate
Ciao
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Blue And Gray vminkook
Fanfictionuna volta che hai trovato la tua felicità cosa fai? decidi di chiudere definitivamente tutti i tuoi conti in sospeso o continui una vita incerta? segui la mia nuova avventura solo a scontare la mia pena.... Sarò davvero solo? Tae e kook mi aspettera...