----attenzione violenza ---- non leggere se attivati-----
Aprii la porta per vedere le due persone che odiavo di più.
uno potevo capirlo, non era la famiglia, ma come può una madre sfruttare il proprio figlio così?
come può usarlo come merce?
come può una madre non amare la creatura che ha messo al mondo?
Come può sfruttarla come se fosse merce?
Come se fosse niente?
io non ero un padre, ma amavo sei persone come se fossero un'estensione di me.
certo non era amore genitoriale, ma mi occupavo di loro come se lo fossi.
amore, cibo, vestiti, considerazione, interesse.
tutte cose che rendono un rapporto sano.
Almeno lo speravo.
Poi certo anche io ero umano.
Commettevo errori.
Provavo emozioni.
ero geloso...
sono arrabbiato...
come adesso.
l'uomo era svenuto, ma era anche più integro della donna.
Sorrisi.
Quell' esemplare di donna era viva e con ancora tutti gli arti attaccati ma si vedeva che era stata torturata a lungo.
Per me non era abbastanza.
erano solo lievi sbucciature in confronto a quello che doveva pagare.
Prima che uscissi da qui avrebbe capito cosa vuol dire essere davvero feriti.
mi sedetti sul tavolo di fronte alla sedia dove erano seduti i due.
la donna che era sveglia, mi guardava con odio.
io ridacchiai.
-sai, è sempre stato taetae l'artistico tra noi due... gli piace disegnare... dipingere... rilassarsi con la pittura...
io ero più un pasticcio di roba informe... ma magari questa volta posso concorrere a Picasso?
la donna sputò sul pavimento.
sorrisi felice.
mi piaceva sempre quando erano ancora così orgogliosi.
Più divertimento nel rompere il loro orgoglio.
Se fossimo all'inferno che punizione ci sarebbe stata per l'avarizia?
Se taetae stesse meglio, gli avrei fatto esprimere dei desideri irraggiungibili solo per darglieli.
Mostrare come suo figlio avrebbe ottenuto tutto quello che voleva, mentre lei avrebbe ottenuto solo una lenta morte agonizzante.
-vuoi parlare con me? dirmi perché hai sfruttato mio marito?
la donna mi stava guardando con odio e io alzai un sopracciglio non impressionato.
-hai ancora la lingua vero?
a-vaffanculo...
sorrisi.
-speravo di si, stasera... non vedo l'ora... il mio cazzo odia avere le palle blu e non essere soddisfatto...
Battei le mani felice.
-mentre aspetto, raccontami della tua vita da troia...
a-non ti devo raccontarti niente...
-beh peccato perché è l'unico modo che hai per allungare la tua inutile vita prima della tortura... una volta che comincio urlerai soltanto e dopo un po' le urla mi annoiano... dai su... Parla...
a-chi sei? cosa vuoi da me?
-o? nessuno ti ha detto chi sono?
gli occhi della donna si strinsero cercando di capire se poteva ottenere qualcosa da me.
Alzai il sopracciglio.
Sbuffai.
-sono park jimin l'unico e solo.
a-non so chi sei cagna...
Bello! Sono tornato in carcere e non lo sapevo? Perché nessuno può trovare sei soprannomi meno patetici?
-bau? non sono un tipo da petplay o giochi di animali in generale, anche se mi piacciono gli animali... forse dovrei prenderne uno a tae? che ne dici? se lo merita vero? Per essere stato così forte da solo...
a-fottuta checca...
ridacchiai di nuovo.
Checca, frocio, cagna... Ormai avevano perso il loro significato così negativo.
Se pensava di ferirmi così avrebbe dovuto fare di meglio.
-allora la tua storia... come sei diventata un protettore?
a-sono stata una puttana abbastanza brava da essere diventata un capo...
-beh amo un lavoro ben fatto... quindi orgoglioso della tua promozione... chi è il tuo capo?
a-non ho nessun capo...
Sbuffai.
-non ti credo... sei troppo stupida per fare tutto da sola... quindi il tuo capo?
a-seungri...
alzai gli occhi al cielo di nuovo.
ma certo...
Il fottuto direttore del carcere.
Quest'uomo mi stava sulle palle e lo avevo visto tipo cinque minuti.
Il suo nome peggio del prezzemolo... Speriamo di farlo sparire presto.
la donna rise al mio sguardo scocciato.
a-quando scoprirà che sono qui morirai...
Ridacchiai allora alla sua inutile convinzione.
-nah... quando scoprirà dove siamo tu non sarai più qui e non penserà mai a te... peccato che seungri ami il padre di tuo figlio... credo molto di più che possa venire per lui che per te, ma quello che ti fa morire in pace suppongo...
a-non sai niente...
Ora stava strillando.
Volevo che smettesse.
La sua voce mi stava irritando.
-top...
la vidi sgranare gli occhi e io li alzai di nuovo.
-spero sia stata una bella scopata, perché se non ti ucciso io o tae, sarà di sicuro lui...
a-mi ama!!!!
ridacchiai alle sue convinzioni fasulle.
-da quanto tempo non lo vedi? 20?25 anni? e questo è amore? sai, non sapeva neanche di avere un figlio e se non avessi visto con i miei occhi la loro somiglianza non lo avrei mai saputo... Quell'uomo è gay...
a-morirai...
-un giorno forse... ma non oggi, oggi ci divertiremo insieme... almeno per un po' mi divertirò... Tu non così tanto...
Scesi dal tavolo e mi girai andando in un angolo prendendo delle pinze.
Sorrisi guardando l'orrore nei suoi occhi.
-non so cosa hanno fatto con questo, ma io lo userò per toglierti le unghie... se la tua voce allora non mi irriterà troppo, ma ne dubito, ti toglierò anche le dita... non ti servono più...
a-non, ti prego... sono la madre di tuo marito... ti prego pietà...
Stava piangendo lacrime di coccodrillo, mi avvicinai a lei guardandola negli occhi.
-tu hai avuto pietà quando lui non voleva? hai avuto pietà quando aveva fame? quando voleva conoscerti? tu hai avuto pietà quando voleva solo una carezza dalla sua fottuta madre?-scosse la testa- e allora perché io dovrei avere pietà?
Non aspettai oltre e presi il primo dito strappandole di netto l'unghia del primo dito.
urla solo urla c'erano nella stanza.
La sua fottuta voce stridula svegliarono anche il patrigno.
Ridacchiai allo sguardo di orrore quando vide cosa stava succedendo intorno a lui.
una volta che tutte le dita delle mani erano sistemate continuai con quelle dei piedi.
stava perdendo un po' di sangue, ma non troppo, ridacchiai.
-allora allora? ti taglio le dita?
la donna continuò a urlare.
l'uomo si vomitò addosso e lo guardai schifato.
-perdente...
guardai la donna che mi stava guardando con orrore.
posai le pinze e vidi come la tensione lasciò le sue spalle sperando inutilmente che avessi finito, ridacchiai.
Non potevo staccargli le dita a mani nude, così decisi di usare una fiamma ossidrica per poter cauterizzare la ferita.
Saltellai andando a prenderla e una volta accesa le urla ricominciarono.
Almeno fino alle prime cinque dita.
poi glie le ficcai in bocca per zittire le sue patetiche urla che mi stavano perforando i timpani.
una volta che tutte le dita erano state amputate guardai il patrigno sorridendo al suo orrore.
-come dicevo alla cagna ora svenuta, non sono un artista ma mi diletto...
misi via la fiamma e presi ago e filo, strappai la camicia, ormai a brandelli e sporca di vomito, per darmi una superficie migliore e andai a cucire le dita su di lui.
un po' sul petto, un po' sul braccio.
era divertente, fortunatamente lui non poteva molto urlare.
qualcuno gli aveva cucito la bocca.
bel lavoro.
una volta completato tutto guardai l'orologio.
dovevo accontentarmi per ora.
sorrisi, pulii tutto e li misi via, per poi saltellare fuori dalla porta soddisfatto.
Per ora mi ero calmato.
una volta chiusa la porta, vidi yoongi hyung appoggiato al muro.
aveva le cuffie nelle orecchie e gli occhi chiusi.
braccia incrociate.
era bellissimo, sembrava una statua.
la vecchiaia gli sta bene.
la separazione lo ha ringiovanito.
forse qualcosa di buono nel fatto che me ne andassi c'è stato.
yoongi hyung apri gli occhi guardandomi fissarlo.
Sorrisi arrossendo nell'essere stato beccato.
y-ti sono mancato?
-molto... sei la mia anima gemella...
Sorrise.
y-anche tu...
aprii la bocca ma yoongi hyung mi battè.
y-kook mi ha mandato a prenderti... devi andare a cambiarti... ti sta aspettando... È così elettrizzato...
Misi il broncio.
-dovremmo parlare...
y-dovremmo fare tante cose...
Il suo tono era malinconico.
-abbiamo tempo...
y-non so... Non sono sicuro...
-creerò il tempo per noi...
Ne ero convinto.
Mi accompagnò fino alla mia stanza e prima di entrare mi prese il polso fermandomi.
mi girai col viso a guardarlo.
era mortalmente serio.
y-non fare nulla che possa metterti in pericolo... Non più!
feci un cenno affermativo e lui mi lasciò andare in camera a prepararmi.
Cosa cavolo era appena successo?Angolo autrice
Buon natale!!!!!!
Babba natale arriva con un capitolo un po' oscuro ma ehi poi c'è l'appuntamento che ha preparato koo.
Stellinate
Prossimo capitolo domani
Ciaooo
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Blue And Gray vminkook
Fanfictionuna volta che hai trovato la tua felicità cosa fai? decidi di chiudere definitivamente tutti i tuoi conti in sospeso o continui una vita incerta? segui la mia nuova avventura solo a scontare la mia pena.... Sarò davvero solo? Tae e kook mi aspettera...