Certamente no...
La mia morte davanti hai miei amici e collaboratori ha portato ciò che volevo che accadesse.
Tutti sanno che sono morto ufficialmente, gdragon e top potevano essere i capi senza discussioni.
La mia famiglia si era svegliata stordita in Nuova Zelanda.
Ero rimasto indietro per essere sicuro che fosse tutto apposto e di non lasciare traccia di dove fossimo, che mi ero dimenticato di una cosa:
Avvertirli che ero vivo e che sarei tornato da loro.
Sospirai, era stata una giornata strana.
Per la prima volta avevo assistito al mio funerale.
Normalmente il morto doveva essere morto.
io ero vivo e vedevo la mia tomba.
a volte lo avevo sognato...
il mio funerale.
chi ci sarebbe stato.
come.
sapere che la mia famiglia non c'era era qualcosa che mi rendeva leggero.
più sicuro delle mie decisioni.
non era realmente il mio funerale.
Ci sarebbero voluti ancora molti anni.
Vedendo i miei amici così addolorati, dovevo ricordarmi che ero vivo.
cazzo!
cosa mi avrebbe detto uno strizzacervelli se gli dicessi questo?
sono stato al mio funerale e ho pianto, era strano.
forse mi avrebbe guardato davvero come se fossi pazzo, oppure mi avrebbe detto che era normale?
tutti piangono al proprio funerale.
vabè.
la messa è stata normale?
la mia bara era chiusa.
gdragon si era assicurato che fosse sigillata per far sì che nessuno potesse aprirla e vedere che non c'ero.
anche se sarebbe stato divertente svegliarmi a metà messa e alzarmi ed uscire.
forse molto da zombi...
ma sarebbe stato divertente.
continuai a guardare dal fondo, la messa che finiva e la mia bara vuota è stata portata al cimitero.
d.o, Kai e i cinque ragazzi portavano la mia bara, dietro c'era ddragon e top che seguivano.
tutti gli altri dietro di loro.
quando mi passarono davanti mi nascosi dietro al cappello.
al cimitero ogni persona aveva fatto le condoglianze ai nuovi capi, per poi accettare la loro carica.
sarebbe andato bene.
Sorrisi.
il sole stava tramontando ora e una bella brezza stava soffiando tra i miei capelli.
il cappello era volato via.
sorrisi felice.
forse era la spinta che mi ci voleva per tornare a casa e finalmente andare avanti.
qui non c'era più bisogno di me.
Seul avrebbe prosperato anche senza i cigni neri.
guardai il mio cappello ormai perduto per poi dare l'ultimo sguardo alle quattro persone rimaste alla mia tomba.
Kai e d.o si erano inchinati per poi dire addio, al venticello si girarono.
non so come o perché ma i nostri occhi si incontrarono.
sapevano e io sapevo.
auguravo a ognuno di loro di vivere felici fuori dalla mafia.
di trovare la pace in un luogo sicuro come me.era notte fonda quando ero tornato a casa, casa?
un monolocale mezzo cadente che avevo affittato per una settimana.
non era casa, era un posto al chiuso per dormire, ma comunque...
ero appena tornato a casa e avevo controllato il telefono.
naturalmente lo avevo dimenticato nella la fretta di fare tutto velocemente per poi tornare alla mia vita.
guardai quel povero cellulare
110 chiamate da kook
100 da tae
99 da yoongi hyung
e così via.
avrei riso se in quel momento non mi ricordai della cazzata che avevo fatto.
tutti sapevano che park jimin era morto.
ora anche la mia famiglia lo sapeva.
sospirai.
anche i piani migliori hanno buchi mentali.
siamo solo umani.
presi il telefono e chiamai l'unica persona al mondo che pensavo sarebbe stata tranquilla.
pensavo!
al terzo squillo un urlo disumano mi aveva distrutto un timpano.
-bene, ciao anche a te....
un altro urlo e vari ansimi dopo e avevo tutti e sei in vivavoce.
parlavano tutti contemporaneamente.
non capivo un tubo, ma avevo il sorriso più dolce e grande che potevo fare.
sono strani loro o lo ero io?
poi la telefonata si zittì.
guardai il telefono prima di aver messo il muto e non essermene accorto ma era tutto normale.
-ciao?
sentii un singhiozzo e qualcuno stava tirando su il naso.
-o... mi dispiace... Tanto...
j-perchè non c'è l'hai detto?
aprii la bocca per rispondere, ma hyung continuò.
j-sai cosa vuol dire svegliarsi in un posto nuovo, vedere gli altri ma non te? accendere la TV e l'unica cosa di cui parlavamo era come eri morto in mezzo alla strada?
-mi dispiace tanto...
Mi sentivo un bambino rimproverato.
yoongi hyung ora era incazzato.
la sua voce tagliente mi faceva venire i brividi.
odiavo deluderlo e questa volta era solo colpa mia.
mi ero dimenticato di dirlo a qualcuno di loro.
o no?
Sapevo che yoongi hyung mi conosceva troppo bene.
y-taglia le cazzate... ancora prima di entrare in galera sapevi cosa stavi facendo, non è così? Non ci sei entrato per fare nuovi affari... ci sei entrato per conoscere i due...
Sorrisi.
Subdolo? o non così subdolo?
-quando l'hai capito?
y-sapevo che stavi tramando qualcosa alla tua prima chiamata per tae... non eri arrabbiato... un po' triste, pensavo che fosse per le tue insicurezze, pensavo ti avessero portato a pensare che fosse normale... ma poi sapevi degli stronzi, sapevi che kook e tae non erano fratelli, sapevi di suo padre... quando lo hai capito?
-che top era il padre di tae?
Un verso affermativo
- quando sono uscito dall'isolamento e mi ha eletroshokkato... avrei riconosciuto quel sorriso squadrato a miglia di distanza...
sentii dei singhiozzi da parte di tae.
t-sapevi che non facevo parte dei jeon, ma mi hai salvato lo stesso?
-non mi interessa chi ti ha partorito o chi ha messo il suo sperma... non mi interessa neanche chi ti ha cresciuto... mi interessa che tu sia felice, che tu abbia ciò che vuoi... il resto sono solo persone che hanno avuto la loro occasione per essere migliori e nella tua vita e la hanno sprecata... sapevo che avresti prima o poi voluto conoscere la tua madre naturale... ma sapevo anche che alla fine non mi avresti mai creduto se ti avessi detto che era una stronza egoista e che doveva morire...
t-ti avrei creduto... certo che lo avrei fatto...
-mi avresti risentito... Col tempo...
t-non è vero! non puoi saperlo...
-invece posso e sai perché? perché sei umano e lo sono anche io... possiamo essere tutti grandi parole... ma alla fine siamo solo umani... se fossi stato al posto tuo, avrei voluto vedere con i miei occhi se fosse stata una merda... ti avrei creduto, ma avrei comunque voluto darle una chance...
j-sai che ha ragione... lo faremmo tutti...
y-lo abbiamo fatto tutti... anche se il sangue non conta nulla, alla fine della giornata vuoi restare legato al sangue...
sentii un sospiro.
t-hai ragione...
k-quando hai deciso che volevi uscire?
-dal carcere?
k-dalla mafia...
-oddio... al matrimonio? quando tae ha detto che gli andava bene non essere sposato, sapevo che qualcosa doveva cambiare... eravate così felici in Nuova Zelanda... con tutti quei sogni e progetti di un ipotetico futuro...
l'ho visto sai? come avrebbe potuto essere se non fossimo i cigni? poi mi sono chiesto se i soldi contavano di più di voi? cosa potevo fare? come potevo uscirne? nei vari documenti di appa... ho trovato delle note... note di mio padre...
k-tuo padre?
-si mio padre voleva uscire dalla mafia... mi aveva e voleva che fossimo al sicuro e la mafia di certo non lo era... stava già dando più potere a vostro padre... la sua morte... la sua morte per errore, jeon l'ha fatta passare per la soluzione a chi vuole uscire...
n-quindi dovevi morire?
-non necessariamente, ma tutti dovevano pensare che lo fossi...
h-perchè non sei qui con noi?
-sono rimasto per il mio funerale...
k-sei andato al tuo funerale?
sorrisi.
-sono andato a dire addio...
t-a chi?
n-credo che si riferisse alla vita come la conosceva fino ad ora...
feci un cenno affermativo dalle sue parole.
poi mi ricordai che nessuno poteva vedermi.
-hai ragione... ma ero anche curioso delle persone che sarebbero andate a vedermi... cosa avrebbero fatto...
j-d.o e Kai?
-credo che loro mi abbiano visto... sono stato discreto, ma ad un certo punto entrambi mi hanno guardato...
k-quindi non così discreto...
scrollai le spalle.
le sentii scricchiolare e sospirai.
quel cazzo di letto era un mattone.
k-quando torni?
-non lo so ancora? avete iniziato a fare qualcosa?
lì sentii schiarirsi la voce e ridacchiai.
-beh abbiamo tempo...
guardai l'ora e dovevo andare.
-devo andare... ci sentiamo domani?
tutti mi salutarono dandomi la buonanotte.
stavo per riataccare quando koo mi fermo.
k-sono un po' incazzato...
-con me?
k-hai promesso che se te ne andassi mi avresti portato con te...
-è quello che ho fatto... solo in un ordine diverso? sei solo andato avanti e ora ti raggiungo...
k-non credo che funzioni così, ma devo darti atto... riesci sempre a mantenere una promessa anche se... a modo tuo...
ridacchiai, è vero, ero sempre stato un po' particolare, credevo che dovessi promettere sempre ciò che potevo mantere, il problema era come farlo in modo da non dover rompere la promessa...
le mie soluzioni erano stravaganti, ma almeno non mi sarei sentito in colpa o avrei avuto rimpianti.
-ci sentiamo domani...
k-buonanotte.
riattaccai il telefono con un sospiro.
forse qualcosa a cui potevo rimpiangere erano le mie dimenticanze.
sapevo che avevano sofferto.
mi ero dimenticato di avvertirli!
Che cazzo!
Sapevo anche che mi avevano già perdonato nei loro cuori, anche se forse non me lo meritavo così in fretta.
guardai il mio appartamento di merda e sospirai.
non c'era più niente a tenermi qui.
tutte le cose in sospeso erano curate.
non c'erano più nemici contro di me.
e i miei amici stavano andando avanti.
perché aspettare domani?
presi le ultime cose che mi ero portato con me.
chiusi lo zaino e uscii.
avrei fatto una bella sorpresa hai ragazzi.
speravo che questa volta non li avrei uccisi di felicità.
prima ero morto, poi non lo ero.
prima ero a Seul, poi non lo ero.
sorrisi.
Benvenuta nuova vita.
Spero sia meglio e più felice.
Lo speravo.
Lo credevo.
O avrei fatto di tutto per fare si che lo fosse.Angolo autrice
-5 alla fine della storia
Stellinate
Ciao.
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Blue And Gray vminkook
Fanfictionuna volta che hai trovato la tua felicità cosa fai? decidi di chiudere definitivamente tutti i tuoi conti in sospeso o continui una vita incerta? segui la mia nuova avventura solo a scontare la mia pena.... Sarò davvero solo? Tae e kook mi aspettera...