ch. 20

90 7 0
                                    

Quella notte dopo aver parlato con drag e essere tornato a letto venni svegliato da un urlo agghiacciante.
Tae si era svegliato finalmente.
Corsi nella sua stanza e quando la aprii lo vidi terrorizzato e frenetico.
stava scollegando tutto.
Quando mi vide era così felice e sollevato che fossi vivo, mi fece un grande sorriso e finalmente smise di cercare di alzarsi.
Gli saltai addosso piangendo e lui mi strinse forte a se.
Sentii la porta chiudersi e un po' mi dispiacque che kook non era ancora pronto a stare con tae.
per ora volevo godermi il momento.
finalmente il futuro non era più ignoto e in attesa.
ora potevamo sistemare tutto.
ero così felice!!!!
taetae ridacchiò e io mi spostai per guardarlo.
mi era mancato così tanto.
tutto di lui era nuovo.
era come se lo vedessi per la prima volta.
il suo volto aveva perso quella fanciullezza, ora era più adulto ma ancora bellissimo.
gli accarezzai una guancia e lui si sporse al mio tocco, tenendomi la mano quando stavo per toglierla.
-mi sei mancato così tanto amore mio...
tae aveva le lacrime agli occhi alle mie parole.
mi avvicinai baciandogleli quando li chiuse.
t-mi dispiace tanto!!!
lo strinsi a me e lui si aggrappò come se fossi la sua ancora di salvezza.
-amore mio! ora è tutto passato, siamo insieme...
t-dovresti essere arrabbiato con me...
mi spostai ma tae mi tenne la maglietta.
gli presi la mano e la tolsi dalla mia maglietta per poi allacciarla.
volevo guardarlo.
-tae guardami...
scosse la testa.
-ti prego... voglio guardarti negli occhi...
sospirò e poi alzò il viso.
lo guardai negli occhi e quando ero sicuro che mi stava ascoltando parlai.
-ti amo, hai passato un momento difficile, non sono arrabbiato anzi credo dovresti esserlo tu.
t-io? perché?
-perchè avevi bisogno di me e io non c'ero...
tae scosse la testa.
t-è brutto da dire ma volevo cavarmela da solo, mi sono meritato ogni cosa...
disse malinconicamente.
questa volta fui io a scuotere la testa.
-volevi affrontarlo da solo e andava bene, ma avrei dovuto sostenerti di piu, essere lì...
t-ma tu c'eri...
aprii la bocca per ribattere ma lui fu più veloce di me.
t-credi davvero che non avessi visto jin hyung o yoongi hyung che mi tenevano d'occhio? e tutte quelle morti? solo con la prima già sapevo tutto... era il tuo marchio e anche se avevi dato il lavoro a yoongi hyung sapevo che era su di te... lui non si sarebbe mosso da solo...
sospirai, aveva ragione su quello, ma rimpiangevo di non essere stato fisicamente li con lui.
-avrei potuto fare di più e non lasciare che ti facessero del male... ucciderli molto tempo fa...
t-sapevi che non ero un jeon vero?
mi scrutava per vedere se avessi detto la verità e non volevo mentire.
-si, l'ho scoperto quando ero piccolo, ma poi con tutto quello che successe negli anni successivi, me ne dimenticai... non lo ricordai fino a quando kook non mi disse che eri con una donna anziana... li ho capito tutto... La tua madre naturare era tornata... e non avevo fatto niente per proteggerti dal dolore...
t-non avresti potuto fare nulla...
-saresti andato con lei ugualmente se mi fossi comportato diversamente?
t-avrei voluto conoscerla lo stesso... avere delle risposte e magari sapere qualcosa su mio padre...
feci una smorfia a questo.
io sapevo già chi era suo padre ed era molto più vicino di quanto non sapesse.
t-a quanto pare sai molto più di me...
-mi dispiace... non è il mio segreto da raccontare... Ma tua madre non ti ha detto chi è?
Tae malinconicamente rispose.
t-no, non mi ha detto niente di lui... mi ha detto solo che è sparito dopo la morte dei tuoi genitori, non con queste parole e non sapeva chi tu fossi, ma credo che fosse lo stesso periodo... nient'altro...
Naturalmente era talmente una stronza che avrebbe tenuto l'informazione più importante come scambio di merce.
guardai tae negli occhi e vidi la vulnerabilità di tutto questo periodo.
-ti prometto che farò in modo che tu possa conoscerlo... ma dovrai aspettare ancora un po', aspettare che fosse pronto per questo... non credo sappia neanche che abbia avuto un figlio dalla sua avventura di una notte...
t-che vuoi dire? Non è quello che ha detto...
-penso che fosse il suo modo di dire addio alla sua vita eterosessuale? o il suo capire se realmente non avrebbe mai provato nulla per una donna o qualcosa del genere... sai che io ho sempre saputo di essere gay e di amarvi... non ho mai sperimentato con nessuno che non fosse un maschio... quindi non so perché lui lo avesse fatto... ma puoi chiederglielo tu stesso...
t-parli come se lo conoscessi...
mi morsi il labro nervoso.
non sapevo come rispondere.
-lo scoprirai presto... Me ne assicurerò...
tae alzò gli occhi al cielo.
Ero ripetitivo con le mie parole lo sapevo.
un colpo alla porta interruppe qualsiasi risposta volesse darmi.
-avanti...
drag entrò inchinandosi per poi appoggiare alcune cose per controllare tae.
g-sono g dragon... o ji-yoong come preferisci, jimin mi chiama drag come il mio compagno... puoi chiamarmi come preferisci.
drag si girò avvicinandosi al letto.
guardai come tae lo guardava diffidente.
più drag si avvicinava più tae iniziò a tremare.
guardai come drag non potesse guardarlo più di una veloce occhiata.
alzai gli occhi al cielo.
quando drag toccò il braccio di tae quello che accadde dopo non me lo aspettai.
tae saltò allarmato e tirò via il braccio dal suo tocco, iniziando a tremare e a raggomitolarsi su se stesso.
lo sentii piangere.
drag rimase congelato come se fosse stato schiaffeggiato.
io mi avvicinai a tae e come con un animale selvatico: fui lento e gentile.
-taetae sono io... calmati sono solo io...
posso toccarti?
non ricavetti nessuna risposta.
guardai drag che mi guardò preoccupato.
-taetae... posso toccarti il ginocchio?
di nuovo niente, ma non poteva restare così, doveva essere controllato.
Dovevamo assicurarci che le sue ferite si fossero rimarginare bene e che internamente non ci fosse nulla che non andava.
provai ancora una volta.
mi avvicinai e gli toccai il ginocchio sfiorandolo e facendo dei cerchi aspettando una sua reazione.
non ricevendone e sentendo solo tae piangere e tremare, continuai a muovere il dito scrivendo sono io.
quando alzò la testa e mi guardò, non aspettai oltre e lo portai contro di me sulla sedia.
era più grande di me, ma in questo momento sembrava così piccolo e fragile, si stava rimpicciolendo come se dovesse occupare poco spazio così da non essere notato.
tae si nascose nel mio collo e io lo tenni stretto.
quando iniziai a far scorrere la mia mano sulla sua schiena iniziò ad agitarsi di nuovo cercando di scappare.
questa volta però lo tenni contro di me.
mi graffiò le braccia cercando di scappare più freneticamente, ma non lo lasciai.
mi morse il collo e urlai di dolore ma continuai a resistere tenendolo contro di me.
tae capendo che non sarebbe riuscito a scappare, si arrese e con tutto il pianto e la stanchezza si addormentò.
un attimo dopo la porta venne spalancata.
Kookie e yoongi hyung erano lì a guardarci.
mi morsi il labbro per non svegliarlo.
spostai il dito per dirgli dopo.
mi alzai con tae tra le braccia e lo sdraiai di nuovo nel letto.
drag gli diede un leggero sedativo per dormire e non svegliarsi mentre lo controllava.
non era l'ideale, ma se al tocco di un estraneo questo era quello che accadeva, anche se era al sicuro, era meglio prevenire prima che si faccia male seriamente.
mi spostai e lasciai che drag si occupasse di lui.
mi avvicinai a Kookie, lui subito mi spostò il collo per guardare il morso prima di fare una smorfia.
yoongi hyung era andato a prendere un antisettico e un piccolo pezzo di cotone per disinfettarlo.
Kookie lo prese ringraziandolo per poi tamponare la ferita.
-sto bene...
Alzai gli occhi al cielo alla loro reazione esagerata.
k-ti ha ferito... continua a ferirti... non credo funzionerà...
-kookie, taetae è stato ferito... devi dargli tempo... è stata colpa nostra che non abbiamo pensato che il tocco di un estraneo avrebbe potuto farlo scattare... non prendertela con lui... Ti prego!
k-continui ancora a difenderlo...
y-kookie... questa volta jimin ha ragione... taetae ha subito tanto ed è scontato che se qualcuno lo toccasse sarebbe scattato.
k-ma jimin lo ha abbracciato appena sveglio e non gli ha fatto nulla...
-ma quando lo preso in braccio per calmarlo toccandogli la schiena... questo è il risultato...
Scossi la testa sconsolato.
g-ed ecco svelato il perché...
tutti ci girammo e guardammo cosa drag intendesse.
aveva alzato la maglietta sulla schiena mostrando un sacco di linee rosse, altre molto più sbiadite e vecchie del periodo di New York.
k-è stato frustato sulla schiena di nuovo...
riconoscendo quel tipo di linea.
Dopotutto entrambi avevano subito abusi fisici.
k-capisco...
con questo spostò di nuovo il mio viso baciandomi il morso di tae e poi lasciò la stanza.
guardai yoongi hyung confuso.
y-non è facile neanche per lui... si sente in colpa...
-perchè? non è colpa sua...
yoongi hyung scosse la testa.
y-si sente in colpa per i sentimenti che ha contro tae... si sente in colpa per non riuscire a perdonarlo anche se vede cosa gli è successo...
-non deve perdonarlo... abbiamo tutti bisogno di tempo... anche se sappiamo che tae non pensava a nulla di quello che ha detto o fatto, fa comunque male e ha lasciato lo stesso una cicatrice a noi come a lui...
d-ma tu l'hai già perdonato...
guardai drag che aveva finito di medicare tutto e di fargli un controllo completo e lo aveva sistemato sotto le lenzuola.
scrollai le spalle al suo sguardo.
d-sei troppo buono per questa vita... come tuo padre...
sorrisi.
-sono felice di sentirlo...
yoongi hyung sospirò sconfitto.
y-perchè non puoi essere più egoista e essere arrabbiato come le persone normali?
-non sono arrabbiato... non ho dovuto neanche perdonarlo... sapevo già che sarebbe successo... e sono solo arrabbiato con me stesso per non averlo gestito meglio...
Yoongi hyung si girò verso Drag.
y-vedi quello che ti dicevo? poi uno non si deve incazzare... lo stronzo è tae, ma alla fine jimin riesce sempre a girarla a modo suo e facendo sì che sia lui quello che non l'ha gestita bene e prendendosi la colpa...
Scrollai le spalle.
d-non...
Lo bloccai prima di dire cose per cui non eravamo pronti.
-non dire niente...
guardai drag con un luccichio pericoloso negli occhi.
-credo che tu debba restare zitto... Ma tornando a tae, sta bene?
drag era a disagio ora e si vedeva.
yoongi hyung ci guardò dubbioso di cosa si era perso e cosa stava accadendo realmente.
g-sta bene... le sue ferite interne sono guarite e quelle più estreme stanno guarendo bene... ha bisogno di cibo... ma soprattutto di uno psicologo...
scossi la testa all'ultima parte.
sapevo che sarebbe stato meglio con una persona specializzata, ma non credo che sarebbe mai stato a proprio agio per andarci, non ora almeno, con tutto quello che dovevamo fare e con il mio piano in movimento, namjoon hyung sarebbe stata la nostra unica speranza di psicologo, ne aveva preso una laurea quando era annoiato senza mai usarla.
ora poteva ritornare utile.
Per ora dovevamo aiutarlo ad aprirsi abbastanza per parlare realmente con hyung e il libro che mi aveva dato sarebbe stato di grande aiuto.
non lo avrei più lasciato andare.
se fosse scappato questa volta mi avrebbe avuto accanto a lui nella corsa.
-si sveglierà domani?
g-si, il sedativo dovrebbe durare fino a domani... possiamo andare a letto per qualche ora...
accettai di lasciarlo dormire e tornai nella mia stanza senza dire nulla a nessuno dei due.
quando entrai nella mia stanza Kookie era già nel letto raggomitolato.
feci un piccolo sorriso.
dovevo assicurarmi di non trascurarlo ora che tae era sveglio e aveva più bisogno di me, o non sarebbe finita bene!
Per nessuno dei tre.
Kookie è sempre stato molto possessivo e insicuro.
una mossa sbagliata e avrei potuto ferirlo.
mi sdraiai nel letto e lo feci rotolare contro di me.
ridacchiai del suo grugnito scontento per essere disturbato, ma poi si sistemò meglio e si rilassò con un sorriso sulle labbra.
gli bacia la fronte.
gli accarezzai i capelli.
-ti amo...
sapevo che mi aveva sentito perché mi strinse più forte.
sorrisi e finalmente potei riposarmi.
sarebbero stati dei giorni faticosi ma ora il futuro sarebbe andato bene.
ne ero certo.
ora che tae era sveglio, niente poteva più fermarmi.
l'incertezza era sparita del tutto in me.
La fatica per il risultato che volevo non era così estrema come pensavo.

Angolo autrice
Tanti auguri al nostro jin.
Per festeggiare il suo compleanno un capitolo in anticipo...
Stellinate
Ciaoo

Stellinate Ciaoo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Blue And Gray  vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora