ch. 36 una settimana alla battaglia

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pov. kook
Doveva essere la settimana in cui saremmo stati tranquilli e ci saremmo divertiti, che fosse stato come un addio o come la fine di un ciclo non lo sapevamo ancora.
Non mi aspettavo sarebbe finita così.
Gemetti di dolore cercando di muovermi inutilmente.
Cazzo ero legato su una sedia.
perché cazzo i rapiti vengono sempre storditi e legati su una sedia?
non possono essere non so, messi a cucinare? o in una spa! cazzo che figata rapito e portato in una spa, come legami con un massaggio col fango.
certo preferirei mangiare il cioccolato invece di lavarmici, ma sarebbe fantastico.
Sbattei le palpebre, cercando di mettere a fuoco ciò che vedevo.
che bello ero in un magazzino!
ristrutturato potrebbe diventare una spa!
ma che volevano da me?
aspetta erano più di uno?
mi fa male la testa.
gemetti.
cercai di ricordare cosa era successo.
jimin era in una stanza, che aveva definito il suo studio, per organizzare tutto.
tae aveva deciso che voleva fare un forte.
io avevo deciso che avevo bisogno di aria e visto che per cena volevamo fare un barbeque avevo pensato di andare al supermercato per comprare della carne.
ricordo che c'era un tizio nel supermercato che stava guardando la carne.
ha detto che si chiamava?xiamin? no aspetta xiaunjun, era carino.
il suo accento cinese lo rendeva simpatico.
non mi sembrava pericoloso ed era più piccolo di me.
mi faceva sentire strano quando mi ha chiamato hyung.
ridacchiai al ricordo.
ricordo che stavamo parlando di condimenti per la carne, se il peperoncino rovinava o meno il sapore, quando avevo sentito dei passi venire da dietro.
prima del buio vidi un'altro ragazzo cinese e ricordai di aver pensato sono fratelli? poi il buio.
dovevo capire che c'era qualcosa che non andava.
Nessuno ama così tanto la carne.
sospirai.
e io che pensavo di essere al sicuro perché avevamo concordato data e ora per lo scontro.
la slealtà c'è ovunque anche nella mafia.
soprattutto nella mafia.
non vedo l'ora che questa merda sia finita e non dobbiamo più guardarci le spalle.
x-il nostro ospite è sveglio.
s-buon giorno baby...
-non sono un bambino... e di certo non il tuo... testa di cazzo...
s-esuberante...
-mi troveranno...
x-ci contiamo...
strinsi gli occhi.
non mi piacevano nessuno dei due.
sorrisi.
-se pensi che la tua puttana sia viva, be' forse troverai i suoi resti da qualche parte...
seungri rise.
rise di gusto come se avessi detto la miglior barzelletta in assoluto.
lo guardai male.
s-sei divertente... anche se tuo fratello era più carino... molto più delicato... tu sembri pompato... troppo grosso...
sorrisi.
era quello che ho sempre voluto, la forza, la definizione dei miei muscoli, adoravo vedere jiminie, il mio piccolo mochi, affamato per me, sbavare sui miei muscoli... e se questo mi toglie dall'ipotesi di stupro anche meglio.
-onorato che non ti piaccia... lavorerò ancora più sodo per tenermi la mia pompa...
ridacchiai.
sembrava una roba sessuale.
x-non stiamo giocando...
il cinese tirò fuori una pistola ma seungri gle la fece abbassare.
s-lasciaci...
x-ma capo...
s-preparatevi... arriveranno presto...
seungri mi guardò con un luccichio negli occhi.
-non ho paura di te...
seungri rise.
s-va bene... ma dovresti aver paura di quello che posso fare...
scrollai le spalle.
s-se non per te magari per la tua famiglia... tuo fratello?
lo guardai male ma non gli diedi soddisfazione con altre azioni.
s-sai che non lo è vero? non di sangue almeno...
-non è importante... gli voglio bene...
s-anche se altre mani lo hanno toccato come il vostro ragazzo dovrebbe?
-marito!
s-mmmmm?
-jimin non è il nostro ragazzo è nostro marito...
ora seungri rise di nuovo.
non sono un comico, che cazzo?!
s-impossibile... la corea non consente unioni dello stesso sesso... e di certo non più di due persone...
rise ancora di gusto.
volevo così tanto ficcargli un calzino sporco in bocca così da smettere con queste stronzate.
s-sarà divertente mostrati come ucciderò la tua famiglia.
non sei felice? ho scelto te come unico superstite...
ci guardammo negli occhi.
lo guardai con tutto l'odio che avevo per quest'uomo.
speravo che la mia famiglia fosse abbastanza forte.
speravo avessimo abbastanza forze.
sputai per terra.
-questa è stata una bella battuta, ma grazie per i posti in prima fila per guardarti morire.
cercai di essere il più sicuro possibile anche se dentro di me stavo tremando di paura.
dovevo fidarmi di jimin.
un altra testa aprì la porta e la riconobbi come lo stronzo che mi aveva messo fuori combattimento da codardo.
speravo di avere la possibilità di ucciderlo io.
aveva il mio bersaglio sul suo corpo.
K-sono qui.
un esplosione non molto lontana mi fece sorridere ancora di più.
-puoi portarmi i pop corn?
entrambi mi guardarono male.
seungri prese il nastro adesivo e mi tappò la bocca.
alzai gli occhi al cielo.
classico.
sarà una cagna quando me lo toglieranno.
avrò la ceretta della bocca.
stronzi.
spero che jimin decida di baciarlo meglio.
ho bisogno di molti baci.
e la spa.
magari  nella nostra casetta potremmo creare una stanza da massaggi...
seungri e il tizio che lui aveva chiamato kun sparirono e io aspettai.
canticchiai una canzoncina senza parole aspettando.

Blue And Gray  vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora