ch. 8

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Tornare alla routine dei primi giorni è stato diverso.
Ho mostrato a kook i cinque ragazzi che avevo incontrato all'inizio e con cui avevo passato i primi giorni.
Erano gli unici di cui mi sentivo di potermi fidare, almeno per ora qui dentro.
kook ogni giorno passava ad allenarsi o a seguirmi in giro.
ogni giorno era noioso e ripetitivo ma cosa potevo aspettarmi: ero in carcere; ti alzavi, mangiavi poi ti lasciavano uscire per allenarsi o giocare, mangiavi di nuovo e poi tornavi in cella.
tre giorni a settimana a questa routine veniva aggiunto un lavoro, poteva essere lavaggio, pulizia, cucina.
provai la cucina ma dopo aver visto cosa finiva nel nostro cibo avrei preferito lavorare al lavaggio.
li si doveva solo dividere tra le lenzuola e i vestiti arancioni dei detenuti.
niente di troppo problematico.
kook era per lo spostamento di scatoloni visto la sua stazza.
Così eravamo separati per alcune ore della giornata ed è stato proprio lì, che mentre mi perdevo nella mia mente venni attaccato.
tre uomini mi attaccarono da dietro come codardi che erano.
Fortunatamente i miei sensi sviluppati da allenamenti brutali, mi avevano allertato del pericolo.
colpii il primo in faccia, mentre un altro mi sbatté contro il muro, molto forte, facendomi perdere la concentrazione e vedevo dei pallini.
Bello come nei cartoni animati.
Una montagna di bernoccoli?
Un pugno allo stomaco mi aveva tolto l'ossigeno dai polmoni e facendomi piegare, cazzo che male, ma ora toccava a me!
tirai al più vicino una testata, riuscendo a farlo cadere indietro e potei colpire un altro all'inguine così da farlo cadere.
ora eravamo uno contro uno.
mi tirò i capelli, ma gli presi il polso girandoglelo fino a sentire crack.
lo spinsi indietro e guardai il mio aggressore.
era molto molto alto.
aveva dei tatuaggi su tutto il corpo, ma uno mi aveva colpito perché era un tatuaggio da gang.
un sicario.
si capiva dalla pistola in un cappio.
non tutti i sicari avevano lo stesso tipo di  tatuaggio, ma spesso solo un certo tipo di persone sceglievano quel tipo di tatuaggio, per simboleggiare il loro ruolo nella mafia.
normalmente i sicari erano sconosciuti e invisibili, come yoongi hyung, anche se lui, essendo il mio secondo, era molto più riconosciuto degli altri, ecco per cercava sempre di stare nell'ombra.
questi stronzi invece, non avevo la più pallida idea chi fosse il mandante.
strano che nessuna guardia fosse venuta a controllare cosa stesse succedendo?
visto tutto il casino che stavamo facendo qui dentro!
neanche volt? Dovrei preoccuparmi?
beh era con kook, ma aveva detto che sarebbe passato a controllare.
uno dei tre mi stava caricando di nuovo e finii per spostarmi, ma riuscì a farmi sbattere il polso sulla lavatrice.
feci una smorfia di dolore e aprii lo sportello per poi infilargli la testa dentro e chiudere con forza, più e più volte l'oblò, fino a che non fossi soddisfatto del suo non muoversi.
un altro dei due rimasti svegli, mi spinse via per aiutare il suo amico svenuto, spinsi entrambi con forza facendoli cadere e sbattere la testa.
Perfetto.
due fuori, ne mancava uno.
quello con il polso rotto.
mi guardò con gli occhi in fiamme.
Era incazzato.
Meglio per me.
feci un sorrisetto, era da un po' che non muovevo il mio corpo, mi sentivo arrugginito qui dentro.
avrei voluto che questo incontro durasse di più, ma volevo delle risposte.
-chi ti ha mandato?
mi rise letteralmente in faccia.
s-grazie per una vera lotta... peccato che deve finire... mi sono divertito molto..ero shockato.
-aspetta, credi davvero che puoi battermi?
a questo risi più forte di lui, piegandomi a metà dal divertimento.
-chi ti ha mandato?
Chiesi di nuovo.
s-non ha importanza...
-giusto lo scoprirò lo stesso da solo...
alzò gli occhi al cielo.
s-ho un messaggio...
Feci un sorrisetto.
-dicccaaaa...
s-stai lontano da gdragon o ci saranno conseguenze...
tralasciando il fatto che non avevo ancora incontrato il ragazzo, il fatto di essere già stato avvertito, la cosa mi rendeva ancora più incuriosito su di lui.
Chi cazzo era questo tizio?
E cosa poteva darmi per essere avvertito di non immischiarmi?
Questo grande boss ne conoscevo solo i racconti dal suo amato ragazzo guardia.
alzai gli occhi al cielo.
Ragazzo guardia?
Anche il mio cervello ha preso una botta.
-e le conseguenze sono che vi devo picchiare? no perché se è così dimmi dov'è questo tizio, perché mi piace muovere il mio corpo e mi sto ammuffendo qui dentro!
lo scagnozzo mi guardò come se avessi perso la mia mente o forse era fascino?
Scrollai le spalle.
s-hai persone all'esterno che possono essere colpiti... come quel tuo bel ragazzo...
ooooo bello minacciare tae...
Sono caduti così in basso?
la cosa mi divertiva ancora di più.
ci eravamo lasciati da poco, ma mi sa che le notizie non giravano così velocemente come credevo.
Almeno per alcune cose.
Risi.
Risi come se avesse appena detto una barzelletta.
s-cosa ho detto di così divertente?
- l'unico ragazzo che ho è qui con me... non so chi ti ha dato delle informazioni, ma sono tutte sbagliate...
ridacchiai.
vidi come rimase sbalordito a ciò che dissi, ma subito tornò con una maschera indifferente.
s-beh non è protetto e credo che tu sia comunque affezionato a lui, anche se non state più insieme...
sorrisi questa volta più genuinamente.
-forse... ma non fa parte di questa vita... Non più almeno, e non sarà visibilmente protetto ma lo è... auguri per avvicinarti a lui... ora se permetti devo pulire ciò che avete sporcato con le vostre azioni pericolose...
s-è un avvertimento...
Alzai gli occhi di nuovo.
-bene, hai detto quello che dovevi dire... ora tocca a me...
non aspettai più e con in mano il barattolo di detersivo lo tirai prima nel suo stomaco poi sulla testa mettendolo fuori combattimento definitivamente.
Facendolo cadere come un sacco di patate.
Un attimo dopo la porta ora si aprì.
v-cosa sta succedendo qui?
-ciao anche a te...  sei venuto per portare via la spazzatura?
mi girai a guardarlo.
vidi come la sua maschera di indifferenza era sostituita dalla preoccupazione a ciò che aveva di fronte.
-sei preoccupato per me? sto bene sai? posso prendermi cura di me stesso... sono un boss...
v-tu non sai chi sono vero?
Scrollai le spalle indifferente
-spazzatura? dovrei conoscerli?
Scavalcai uno dei tre e misi le lenzuola nella lavatrice per poi chiudere e attivarla.
mi girai di nuovo al silenzio della stanza, pensavo se ne fosse andato.
alzai un sopracciglio.
v- non capisci... te l'ho detto, qui dentro ci sono due fazioni... chi sta con drag e chi sta con seungry...
-drag?
v-gdragon... beh avrai capito che non è il suo vero nome...
lo vidi guardare gli stronzi svenuti.
-stanno dormendo, ma per sicurezza...
presi ognuno dei tre visi e uno alla volta tirai un pugno per metterli fuori combattimento per un bel po'.
v-si chiama ji-yong... ed è...
lo interruppi.
-il capo del drago viola...
Non sono così sprovveduto da entrare nella fossa dei leoni senza informazioni.
v-ci conosci?
-si... ho sentito molto parlare di voi... pensavo che boss jeon vi avesse eliminato...
v-siamo diventati dormienti.... aspettando...
-aspettando?
v-credevamo avremmo dovuto ucciderlo... non sapevamo che la sua famiglia avrebbe voluto ucciderlo o ti avremmo contattato prima...
Bello era come se avessi fatto il lavoro per loro.
-quindi ora cosa volete?
v-non posso dirlo...
va bene... è giusto...
nessuno divulgherebbe i propri piani a sconosciuti a caso.
-hai già parlato di seungry... perché lo odia?
distolse lo sguardo imbarazzato e io ridacchiai.
-ooooo un triangolo amoroso... bello...
arrossì e io risi di gusto.
-allora quando incontrerò gli altri della triesome?
v-non esiste un triangolo... non sono come te...
-beh nessuno può essere come me... sono unico... E fantastico...
v-unico forse, fantastico? hai perso un fidanzato per strada... Non così fantastico...
-forse... ma se non ci fossero dossi sulla strada come si può superarli?
v-credi troppo in lui... Credi troppo in loro...
-drag non crede in te?
lo vidi boccheggiare.
al bing della lavatrice mi girai aprendola, per poi mettere tutto nella asciugatrice e facendola partire prima di girarmi di nuovo e finire il discorso con volt.
-sai... ogni storia ha bisogno di crescere... ci sono persone che devono crescere insieme al proprio partner e altri che hanno bisogno di stare da soli per trovare chi sono, per poi essere in coppia senza perdere se stessi.
v-e se poi non tornasse?
-ci sono persone che sono fatte per stare insieme e alla fine il destino ti riporta a riincontrarti... magari non eri ancora pronto per loro...
v-non sei risentito? ti sta tradendo... con una donna per giunta...
sorrisi alle sue informazioni.
non sapeva.
scrollai le spalle e lui tacque quando capì che non ero minimamente turbato.
v-diro a drag di incontrarti presto...
-dov'è? perché non l'ho ancora visto in giro?
esitante fece un passo indietro.
l'asciugatrice aveva finito e gli feci un cenno di darmi una mano per piegare le lenzuola dopo aver messo un nuovo carico in lavatrice e in asciugatrice.
v-è stato in isolamento dopo essere uscito dall'infermeria...
-perchè?
v-prima che arrivassi c'è stata una rivolta... molte guardie sono morte e molti detenuti sono scappati, feriti o morti... hanno dato la colpa a lui...
-hanno? non ha?
sospirò.
v-hai ragione ha... Ma è complicato...
-seungry chi è?
Bello, stava parlando quindi prima che decida di smettere faccio molte domande.
v-il direttore della prigione... è stato il mio compagno di turno appena drag è venuto qui... ha un ossessione per me... ho rifiutato... ma lui non ha accettato il mio no... vuole... non so cosa farei se dovessi perdere drag...
Lo capivo, capivo come si sentiva.
Volevo rassicurarlo quando kook mi battè.
k-faresti quello che farei io... uccideresti tutti per vendicarti, per poi seguirlo nella tomba...
guardai koo che era accanto alla porta.
Non lo avevamo sentito entrare.
Era contro la porta.
mortalmente serio.
con quelle enormi braccia incrociate.
i muscoli contratti.
dio come sono riuscito a tenere un uomo del genere?
-sei veramente figo...
il sorriso da coniglio che mi diede si trasformò presto in un sorrisetto.
volt alzò gli occhi al cielo.
v-tirate giù il lenzuolo e smettetela di urlare, prima o poi vi sentiranno tutti...
k-non mi importa...
Volt lo guardò male per poi essere serio.
v-siamo in una prigione... non è intelligente sbattere la tua omosessualità in faccia a tutti...
Koo lo guardò scontento e pronto a ribattere ma lo battei.
-staremo più attenti...
ci fece un cenno.
una sirena decretò la fine del lavoro e all'inizio della cena finalmente.
Sarebbe stata l'ultima volta in lavanderia.
Di sicuro volt mi avrebbe sostituito in un altro lavoro visto che qui non era più sicuro.
Ma sarebbe stato sicuro in cucina?

Angolo autrice.
Visto la live di jimin e visto taetae in radio, eccovi un nuovo capitolo.
Spero vi piaccia un po' di azione.
Stellinate
Ciaoooo

Stellinate Ciaoooo

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