ch. 22

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Giocare a scacchi era tutto un gioco di strategia e gioco mentale.
Se cercavi di non pensare perdevi.
ho perso.
Ehi, ma con stile!
Era noioso aspettare.
-cosa vuoi fare?
Guardai volt ancora stesso sul divano, senza dare segni di svegliarsi molto presto.
g-come sta Taehyung?
-si comporta come prima, anche se ha tutti questi sensi di colpa inutili...
Scrollai le spalle.
g-beh non è neanche colpa tua...
Scrollai di nuovo le spalle.
Forse non lo era, ma mi sentivo in colpa lo stesso.
-se glie ne avessi parlato quando mi sono ricordato...-scossi la testa- non ci sarebbe stato tutto questo... gli avrei risparmiato tutto questo dolore...
Drag non era d'accordo.
Lo vedevo dalla smorfia che fece alle mie parole.
g-non credo... forse si sarebbe fatto male troppo presto...
Lo guardai confuso.
-che vuoi dire?
g-credi davvero che una persona che scopre di non essere realmente figlio dei suoi genitori, non sarebbe andato a cercare di scoprire chi fosse? Da dove venisse?
-ma se non me ne fossi andato proprio in quel momento, saremmo andati insieme...
drag si appoggiò alla sedia a guardarmi attentamente.
g-assomigli così tanto a tuo padre...
aprii la bocca ma lui mi fermò.
g-quando la signora jeon portò a casa taetae... tuo padre era scettico sul fatto che jeon avrebbe mai potuto amare un bambino non suo... quando nacque kook... Eravamo tutti preoccupati... io e tuo padre una sera abbiamo bevuto insieme e gli chiesi cosa ne pensasse di tae e Kook, e come pensava  sarebbe finita con tae... tuo padre mi guardò negli occhi e mi disse, con quella voce profonda, che avrebbe trovato ogni informazione possibile sui genitori naturali di tae e su qualsiasi cosa utile per lui da grande... quando sarebbe cresciuto avrebbe voluto saperlo e decidere da solo cosa fare...
Ero a bocca aperta.
Non lo avevo mai saputo.
Come potevo?
In realtà era morto qualche anno dopo, ucciso proprio dal suo amico.
g-sai cosa vuol dire?
-mio padre si stava preparando?
Drag ridacchiò.
g-tuo padre voleva che taehyung avesse tutte le carte per decidere cosa voleva fare da solo... non le ha mai lette vero?
scossi la testa sconsolato.
-sono stati bruciati insieme a tutti i documenti che aveva boss...
g-ma tu li hai letti...
Abbassai la testa a disagio.
-si...
Mi frugai nelle tasche togliendo una fotografia dal portafoglio e porgendola a drag.
La prese con esitazione per poi guardarla.
aveva uno sguardo così malinconico mentre la guardava.
Notai come accarezzava il viso giovane di volt.
-hanno lo stesso sorriso... Quello di cui mi sono innamorato...
g-anche gli stessi occhi... tae ha preso il naso da sua madre fortunatamente... come il colore naturale di capelli...
-come ti senti?
Non mi guardò.
g-ha sempre voluto essere un padre, anche quando io non sapevo che fare della mia inutile vita... non potevo portare un figlio con il mio lavoro... volt era scostante... mi amava, ma voleva la stabilità che ne derivava nello stare con una donna... essere gay e nella mafia... sai...
-piu che nella mafia... in corea... ora i gusti sessuali non sono così snobbati come in passato fortunatamente...
g-sai, non ho mai considerato taehyung un errore... ho sempre considerato la madre il suo stupido errore etero...
ridacchiai.
-stupido errore etero?
g-c'erano donne migliori... anche la madre di kook, che si era dichiarata più di una volta, sarebbe stata una scelta migliore, anche se forse più pericolosa per un avventura di una notte... Mentre quella donna... Dio... è sempre stata puro male... manipolatrice... quando la vidi guardare volt per la prima volta volevo cavarle gli occhi... Strapparle il cuore e saltarci sopra... avrei dovuto seguire il mio istinto e occuparmi di lei prima di tutto questo...
-perchè non l'hai mai fatto?
g-a quel tempo ero troppo geloso... volt ogni volta che andava da qualche parte veniva guardato come un pezzo di carne... litigavamo spesso per la mia gelosia... avevo paura che se avessi fatto qualcosa di drastico e lui lo avesse scoperto, mi avrebbe mollato senza pensarci due volte... così guardai dall'altra parte...
-grazie per avermi dato taehyung...
g-prego... ma avrei potuto ucciderla dopo o dopo dopo...
Ridacchiai.
Dopo dopo...
Quanto dopo...
Bè dopo...
Ahahah il mio cervello prende una strana piega quando devo aspettare.
Sbattei le palpebre a Drag che ridacchiò.
Poi continuò la sua storia di vita.
g- sbagliai il bersaglio più importante di tutta la mia vita e da lì persi ogni capacità o volontà di essere un sicario... non sono più capace di fare fuori i miei obbiettivi... sono un sicario inutile...
Ridacchiai di nuovo.
-sei solo vecchio e in pensione... sei solo arrugginito... ce la caveremo lo stesso... Anche con i tuoi sbagli...
g-dovevo consolarti non farmi consolare...
Gli feci la linguaccia.
-mi sento meglio... sapere che se mio padre fosse vivo, sarebbe successo lo stesso, mi conforta... mi sento ancora in colpa per non aver agito diversamente, più prontamente, ma forse sapere che sarebbe andato allo stesso modo anche in situazioni diverse... Mi consola...
Volt gemette, segno che si stava svegliando.
Mi alzai e strinsi la spalla di gdragon come conforto per il discorso che avrebbe dovuto affrontare con top.
lo lasciai andare, andando verso le scale.
g-cosa faremo con sua madre e il suo patrigno?
Sorrisi malvagio.
-moriranno... ma non ho ancora deciso come...
g-sono scesi tutti... anche kook...
Il mio sorriso divenne più dolce al sentire il suo nome.
-sono ancora vivi?
g-hai detto che dovevano esserlo..
-bene...
Senza altre parole salii le scale e andai da tae.
bussai alla porta ed entrai.
tae era in piedi davanti alla finestra a guardare tristemente il mare.
-tra qualche giorno se le tue forze torneranno, ti accompagnerò se vuoi...
tae si girò facendomi il suo caratteristico sorriso squadrato.
t-grazie... stare qui inizia ad essere soffocante per me...
-hai ragione... so come ci si sente...
tae mi fece un cenno.
t-vuoi parlare di qualcosa?
non volevo girarci intorno.
-tua madre e il tuo patrigno sono nelle segrete per le loro dovute torture...
tae tremò.
gli presi la mano.
-cosa vuoi che facciamo con loro?
t-quello che vuoi...
gli strinsi la mano e tae mi guardò.
-è la tua questione famigliare... non posso decidere per te... posso punirli, torturarli e lasciarli vivere... o possono diventare mangime per i pesci... La scelta è tua.
t-non voglio più vederli...
-credo che almeno per chiudere la storia sia giusto...
tae iniziò a respirare male.
mi guardò con le lacrime agli occhi.
t-non portarmi da loro... non lasciarmi tornare lì... so che è colpa mia, ma non farmi andare lì...
Gli tirai la mano, ma tae la tirò indietro.
Lo feci un altra volta, ma questa volta  piu forte, cercando di non spaccargli il braccio e questa volta cedette facilmente, cadendo tra le mie braccia.
mi strinse forte a se e io ricambiai l'abbraccio.
t-non voglio tornare liii!!!! ti prego, non voglio!!!! fa male... fanno sempre male...  non c'è amore in loro... perché non posso tornare ad essere amato?
non mi ami più? certo che non mi ami più! come puoi amarmi? sono disgustoso... tutte quelle mani che mi hanno toccato... sono contaminato... non sono più adatto... ti ho pure ferito...
tae iniziò ad agitarsi cercando di scappare dalla mia presa, ma io lo tenni più forte contro di me.
non dissi nulla lasciandolo sfogare.
nessuna parola lo avrebbe fatto tornare in se e credere alle mie parole.
t-minie... jimin lasciami andare... devi stare con tuo marito...  io non lo sono... ho scelto di non esserlo... ho scelto di perderti...
scoppiò a piangere e mi strinse a sé ora.
Finalmente stava tornando.
t-non lasciarmi andare... ti prego... non sono mai stato degno di te...  ma sarò migliore, ti prego... non farmi tornare lì...
volevo piangere a sentire le sue parole così crude.
chiusi gli occhi, a sentire così tanta degradazione, se non avessi tae tra le braccia sarei sceso per torturare la feccia io stesso in questo momento.
Ero infuriato.
Ma a tempo debito mi sarei divertito.
tae continuò ad urlare di non lasciarlo e che sarebbe stato migliore.
io lo stringevo di più a me ogni volta, mordendomi la lingua per non piagnucolare per il dolore.
Non fisico ma nel cuore.
Non potei però nascondere le lacrime che scesero dai miei occhi e cadevano nella sua maglietta.
alla fine l'esaurimento lo fece addormentare.
lo rimisi nel letto e con un bacio sulla fronte uscii dalla sua stanza e decisi che potevo fare un giro nelle segrete per sfogarmi finalmente.
non avevo molto tempo per occuparmi di loro prima di dovermi preparate per il mio appuntamento con kook, ma era meglio così o non mi sarei mai fermato e non sarebbero vivi per la decisione di tae e volt.

Angolo autrice
Buona domenica
Capitolo anticipato.
Quindi taehyung e volt sono padre e figlio.
Come sarà l'incontro di tae con volt?
Cosa avrà pensato Kook per il loro appuntamento?
Quanto cattivo sarà chim contro i due prigionieri?
Prox capitolo a natale
Stellinate
Ciaoooo

Blue And Gray  vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora