ch. 26

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Pov tae
Era da poco che mi ero svegliato ed era già tutto così confuso.
dopo essere stato abbracciato dall'amore della mia vita, pensavo di poter vedere anche mio fratello...
mio fratello.
potevo ancora chiamarlo così?
non avevamo nulla che ci lega alla fine, nulla tranne dei brutti ricordi in comune.
lo avevo tradito andandomene e dicendogli tutte quelle brutte cose.
ma cosa potevo fare?
non volevo che fosse coinvolto.
non credevo sarebbe diventato così brutto.
non pensavo di diventare ciò che odiavo di più.
mi sentivo così sporco.
avrei voluto togliermi la pelle dal corpo.
il mio cervello era broccato nel sentire tutte quelle mani sconosciute,
tutte quelle mani che non erano jimin.
che non avevano niente dell'unica persona che ho sempre desiderato per tutto il tempo in cui eravamo separati.
come poteva essere così buono?
non ho voluto essere suo marito durante il matrimonio, perché sapevo che era qualcosa a cui Kookie teneva così tanto.
voleva appartenere a jimin.
non era qualcosa a cui ero così attaccato.
sapevo che jimin era nostro, se Kookie voleva essere suo ufficialmente, andava bene...
tanto era anche mio.
Koo era mio fratello...
almeno lo credevo...
ora...
ora tutto è diverso...
non faccio più parte di questa famiglia...
Kookie non è mio fratello.
jimin non è mio marito.
l'ho lasciato andare...
le lacrime cadevano dai miei occhi.
faceva così male al cuore.
si può morire per il cuore spezzato?
forse no, ma faceva male lo stesso come se me lo stessero strappando.

yoongi hyung
jin hyung
nam hyung
Hope hyung
tutti e quattro vennero a parlare con me.
mi raccontarono dei mesi in cui non c'erano.
mi raccontarono un po' quello che era successo a jimin e kook in carcere, anche se sapevano poco.
mi raccontarono del perché ci avessero messo così tanto per tirarmi fuori.
jimin era stato gravemente ferito.
rabbrividii a solo sentirne parlare.
Yoongi hyung non sapeva i dettagli o preferì non rivelarmeli, ma mi raccontò che Kookie aveva parlato a jimin del nostro piano di seguirlo nell'aldilà se fosse morto.
feci un piccolo sorriso quando disse che jimin aveva fatto letteralmente i capricci, non capendo come volessimo seguirlo e buttare via la nostra vita senza di lui.
come se si chiamasse vita.
ho vissuto sei mesi, più o meno, senza di lui e avrei voluto morire ogni singolo giorno.
se jimin mi avrebbe rivoluto con se non mi sarei mai più allontanato.
non me ne sarei mai più andato.
avrei tenuto ogni singola cosa che mi avrebbe dato.
anche se non era più come prima.
anche se non mi avesse più voluto nel suo letto.
nel suo cuore.
faceva male ma avrei dovuto accettarlo.
era quello che meritavo per tutto quello che gli avevo fatto passare.

jimin.
jimin era sempre qui quando mi svegliavo, era l'ultimo che vedevo prima di chiudere gli occhi.
ogni giorno da quando mi ero svegliato mi mostrava così tanta cura e amore.
più volte mi aveva detto che mi ama.
più volte mi aveva detto che non era colpa mia...
più volte mi aveva mostrato che mi amava, anche se ero rotto era accanto a me a lottare anche a respirare.
mi sentivo fragile e a disagio nel mio corpo, ma ogni volta che sentivo il suo tocco su di me portava calore e conforto.
era come se il suo tocco purificava tutti quei tocchi disgustosi.
vedevo nei suoi occhi quanto mi amasse.
come poteva incolparsi per qualcosa che era colpa mia?
aveva un cuore così buono.
era così unico che dopo tutto il sangue, le morti, e il sudiciume lui fosse ancora così puro e buono di cuore.
come facevo a meritarmelo?
voleva aiutarmi a cucire le ferite.
ero così grato.
e non mi sentivo così tanto male con me stesso se vedevo chi mi toccava e come.
la schiena era il mio punto di rottura.
ogni volta che jimin mi toccava la schiena davo di matto.
mi abbracciava e sapevo, il mio cervello sapeva che erano le sue mani ma il mio cervello mi chiedeva e se fosse qualcun altro?
sapevo che non lo era, ma se invece si?
così entravo nel panico e lottavo e ferivo.
avevo morso jimin più volte di quanto non mi piaccia ricordare.
jimin mai una volta ce l'aveva con me.
mai una volta era arrabbiato.
mi capiva e stava con me anche dopo che continuavo a fargli del male.
se non sarei mai riuscito a migliorare?
come avrei mai potuto di nuovo vivere una vita normale?
come avrei mai potuto tornare a fare l'amore con lui?
avrebbe mai voluto fare l'amore con me?
mi avrebbe mai voluto di nuovo?
sospirai.
mi sentivo rinchiuso in questa stanza da così tanto tempo.
sapevo che avevo bisogno di tempo per riprendermi e troppe persone mi avrebbero fatto a dare in panico.
ma la fuori era così tranquillo.
il mare che vedevo dalla finestra sembrava magico.
la sabbia cristallina.
per tutto il giorno vidi dalla finestra Kookie fare qualcosa in spiaggia.
montare una specie di gazebo.
era così carino.
jimin era venuto per un po', poi avevo dormito e drag mi aveva portato la cena.
avevo iniziato a chiamarlo così anche io.
non sapevo perché ma era più veloce che gdragon o ji-yoong.
mi piaceva di più.
tornai a guardare fuori e vidi allora a cosa serviva tutta quella preparazione.
era un appuntamento per jimin.
Kookie aveva organizzato un appuntamento in spiaggia.
feci un piccolo sorriso appoggiando la mano sul vetro.
avrei voluto essere lì con loro.
avrei voluto farne parte e invece mi avevano escluso.
era colpa mia ma faceva male lo stesso.
vidi jimin uscire dall'acqua e sentii del trambusto.
cosa sarà successo?
poi li vidi tornare al loro appuntamento.
vidi che stavano facendo l'amore senza di me.
chissà quante volte si erano amati senza di me...
e lo avevo scelto io.
una lacrima cadde dai miei occhi e in quel momento allacciai gli occhi con jimin.
vidi la sua realizzazione.
vidi colpa.
non doveva sentirsi in colpa per qualcosa che avevo causato.
scossi la testa e gli mimai un domani.
capii che aveva capito e mi girai tornando a letto.
da solo nella stanza piansi.
piansi per tutte le azioni che avevo fatto, per quello che avevo perso e che non sarebbe mai tornato ma una cosa la decisi.
sarei migliorato.
sarei migliorato e mi sarei fatto perdonare da jimin.
se lui mi avrebbe rivoluto indietro avrei fatto di tutto per tenerlo, se invece mi avrebbe voluto solo come parte dei cigni neri avrei accettato anche quello.
speravo che mi avrebbe rivoluto indietro.
i segni c'erano tutti.
ma magari era solo il suo modo per aiutarmi.
strinsi forte gli occhi e l'esaurimento delle mie emozioni mi fece addormentare.

Angolo autrice
Buona befana con un nuovo capitolo.
Stellinate
ciaoooo

Blue And Gray  vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora