ch. 11

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Mi aspettavo che koo si lasciasse andare invece mi spostò.
lo guardai confuso.
k-non posso farlo...
-non puoi fare, cosa?
k-minie... ti ho aggredito...
rimasi confuso su cosa stesse dicendo.
-quando?
k-o vaffanculo minie...
una sua mano schiacciò, forse un po' troppo forte, la mia spalla livida per fare un punto.
sussultai dal dolore e feci una smorfia, koo distolse lo sguardo ferito da se stesso.
allungai la mano per spostargli il viso, ma lui bloccò il mio braccio, bloccandomi entrambe le braccia e facendoci ribaltare ed essendo lui ora sopra di me.
feci un piccolo sorrisetto.
finalmente mi guardava negli occhi.
si avvicinò per baciarmi ma spostai il viso.
se voleva giocare allora giochiamo.
aprì gli occhi quando invece di prendere le mie labbra prese la mia guancia offeso.
ghignai.
spostò una mano ingabbiando entrambe le mie per poi con la mano libera cercare di spostare il mio viso.
cercai di resistere alla sua forza, ma alla fine cedetti, per non tirarmi un muscolo del collo o perché non volessi.
una volta che ci guardiamo negli occhi, i suoi occhi passavano dai miei alle mie labbra.
mi sporsi per baciarlo ma lui si tirò indietro.
allacciai le mie gambe intorno al suo busto e con tutta la forza che avevo lo spinsi contro di me facendogli perdere l'equilibrio e cadere su di me togliendomi il respiro dal suo peso.
cercò di tirarsi indietro, ma questa volta non gle lo permisi e presi il suo labbro tra i denti e tirandolo.
grugnì di dolore e lo lasciai andare con un piccolo bacino e leccandomi le labbra.
i suoi occhi seguirono ogni mio movimento.
feci un sorrisetto.
-se non vuoi scoparmi allora lo farò da solo...
confuso dalla mia dichiarazione non si accorse che aveva allentato la presa sui miei polsi.
tolsi velocemente le mani e mi piantai facendoci girare di nuovo con me sopra di lui.
con la federa del cuscino riuscii a legarlo.
grugnì cercando di liberarsi.
-non muoverti troppo o ti farai male.
Lo avvertii.
le lenzuola sono più morbide delle manette, ma sta merda è comunque ruvida come carta vetrata.
k-liberami...
-non volevi giocare?
koo mise il broncio e io sorrisi.
-parola di sicurezza?
k-rosso o banana... giallo se voglio che rallenti...
koo non mi guardò nemmeno perché era offeso.
-bravo ragazzo... ora giochiamo!
mi spostai da lui e lui si girò a guardarmi interessato a cosa avessi deciso di fare.
-alza il culo...
così riuscii a togliere i suoi pantaloni e le mutande in una volta sola.
lo guardai completamente nudo davanti a me.
era il coniglio più commestibile della storia.
mi leccai le labbra e vidi come koo me le stava guardando, desiderio? Lussuria? così mi mordicchiai il labbro fingendo di pensare.
k-smettila di stuzzicare e fai qualcosa... Sono nudo!
mi avvicinai come un predatore alla sua preda e iniziai ad accarezzare una gamba.
gli feci venire la pelle d'oca al solo sfioramento.
tremava di anticipazione.
quando mi abbassai sulla pelle della gamba gemette.
sentii delle scosse di elettricità.
e sì che non era passato così tanto tempo che ci eravamo amati.
forse è perché non ho adeguatamente amato il suo corpo prendendomi il mio tempo.
ma ora lo avrei fatto.
baciai, leccai e succhiai entrambe le sue gambe.
quando decisi di prendere in bocca il suo pene per poi giocare con le sue palle il gemito che urlo probabilmente lo aveva sentito tutta la prigione.
Alla faccia di stare attenti.
mi tirai fuori per poi mordere la sua coscia.
-comportati bene...
k-ma minie!!! sono anni che non ti prendi il tuo tempo con me! Sono esigente...
-hai ragione... il mio povero bambino si sente trascurato e noi non possiamo averlo, vero?
lui mi fece un cenno affermativo e io ripresi la mia cura della sua pelle.
ripresi il suo cazzo in bocca, ma questa volta lo portai fino in fondo.
sentendone  la consistenza.
una volta soddisfatto ripresi il mio lavoro.
koo si contorceva cercando di rallentare il suo orgasmo, ma io non volevo niente di tutto ciò e continuai fino a quando non mi scese in gola e io lo munsi fino all'ultima goccia di sperma.
mi tirai indietro era completamente fottuto e gli avevo solo fatto un pompino!
sorrisi malignamente.
non avevo ancora finito con lui.
-colore?
cercando di riprendere fiato e scendere dall'alto mi rispose.
k-verde...
-bene...
strusciai su di lui lasciando una scia di baci sul suo busto prendendo poi un capezzolo tra i miei denti.
succhiai forte facendolo gemere di nuovo.
leccai e succhiai entrambi i suoi capezzoli fino ad essere sensibili al tocco.
ci soffiai sopra quando ne fui soddisfatto facendo contorcere il mio bel coniglietto.
per distrarlo a quello che sarebbe successo lo baciai con passione esplorando completamente la sua bocca e prendendo il dominio che mi diede molto velocemente.
mentre lo sentii rilassarsi di nuovo sotto di me, una mano tornò oltre il suo cazzo e sul suo buco.
avevo messo un po' di lubrificante, saliva e gel, per migliorare la penetrazione.
alla fine infilai il primo dito.
aspettai che si abituasse per poi inserire anche gli altri due.
durante la sua apertura, il suo cazzo riprese vita nella sovrastimolazione.
cercai di smorzare i suoi gemiti con la mia bocca ma poco faceva una volta che trovai la sua prostata.
considerandolo pronto tolsi le dita.
k-fammi toccare...
-perchè? hai detto che hai usato troppa forza no? ecco la tua punizione... prendi quello che ti do e non puoi toccare...
k-minie!!!!!!!
gli schiaffeggiai la coscia.
k-papà!!!!! please...
-ah... ah... comportarsi o finiamo qui...
mi guardò col broncio più carino della storia e alla fine mi fece un cenno di andare avanti.
mi allineai al suo buco e senza tante cerimonie entrai in lui.
gememmo insieme, lui si inarcò e crollò sulla mia spalla.
aspettai ancora un attimo per essere sicuro di non fargli male e nel calore del suo buco iniziai a muovermi lentamente.
cazzo era doloroso anche per me andare così piano, ma era una punizione.
per lui o per me?
non lo sapevo più ma era giusto che fossi punito anche io.
se lui si sentiva così insicuro era colpa mia, che non sono stato abbastanza attento da notarlo e mostrargli che si sbagliava.
k-piu veloce... ti prego... è un agonia...
lo risculacciai sulla coscia facendolo smettere di muoversi.
-questo è il mio ritmo... se ti va bene è così o posso togliermi e finisci da solo...
gemette frustato.
-bravo ragazzo....
continuai ancora un po' con questa lentezza.
quando notai che entrambi eravamo troppo frustrati per continuare con un movimento così lento, decisi di andare all'altro estremo.
tirai fuori fino alla punta per poi entrare di colpo, prendendo in pieno la sua prostata e facendolo gemere forte.
continuai così con spinte forti e mirate fino a farlo sbavare e urlare.
cercando di smorzare un po' la sua voce, gli misi le mie dita in bocca, che iniziò a succhiare subito distraendolo dal piacere.
quando gle le tolsi dalla bocca per poi toccargli la punta del suo pene si inarcò di nuovo per poi nascondersi nella mia spalla e lasciandomi un succhiotto forte e leccandomelo.
lo rifeci di nuovo e di nuovo, fino a farlo venire su entrambi i nostri stomaci e per non urlare mi morse la spalla fino al sangue.
al dolore misto al piacere di essere dentro di lui mi mandò oltre il limite anche a me e venni dentro di lui reclamandolo.
ricaddi su di lui che mi sorrise.
Gli slegai i polsi, sbadigliai e koo mi seguì.
dovevo pulirci, ma potevo aspettare cinque minuti che le mie gambe non volessero abbandonarmi e che non vedessi solo il bianco del piacere e le mie orecchie smettessero di fischiare.
k-waw... ti amo... possiamo rifarlo?
ridacchiai colpendogli il petto.
-fammi riprendere da questo e se il mio cazzo può riprendere vita di nuovo posso pensarci...
kook rise e io feci un piccolo sorriso.
k-sei come jin hyung....
-lui è vecchio... io sono ancora giovane...
k-ma hai una resistenza letteralmente di un bradipo...
-moccioso...
k-il tuo...
-sempre e per sempre il mio coniglio muscoloso.

Angolo autrice
Tantissimi auguri alla fata più carina del mondo il nostro jimin.
Eccovi un nuovo capitolo.
Spero vi piaccia.
Stellinate
Ciaoo

StellinateCiaoo

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