ch. 42

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Natale era alle porte.
Qui faceva più freddo che a Seul e c'erano già almeno 20 cm di neve.
Il mese scorso era stato troppo breve e pieno di cose da fare.
Gli animali erano tutti stati controllati e messi al sicuro per l'inverno.
Eravamo riusciti, in tempo a creare una piccola serra per le verdure invernali e un'altra enorme serra coperta per l'estate.
La ristrutturazione del locale per il caffè era stata veloce anche se la cucina era ancora un po zoppicante, ma eravamo sicuri che dopo le vacanze natalizie avremmo di sicuro fatto la nostra apertura finale.
Invece, la piccola libreria e il negozio di tatuaggi erano già aperti e in piena fioritura.
Molti turisti che passavano di qui, si fermavano per un caffè, per un buon libro e finivano sempre con un piercing o un tatuaggio prima di riprendere il viaggio.
Per le vacanze, le festività, volevo e dovevo occuparmene io.
Non perché non mi fidassi di loro o altro, ma dovevo ancora farmi perdonare per la mia finta morte.
Era il mio rodeo e poi non è che nelle nostre nuove attività, io avessi un vero compito, tranne che fare da guardone.
Forse perdevo anche più tempo a leggere i libri, che a consigliarne qualcuno in realtà.
In cucina era meglio che non ci entrassi se non volevo fare esplodere qualcosa, anche se facevo un buon caffè, quindi a volte facevo il barista.
Questo è il primo natale in nuova Zelanda.
Sembrava di stare al polo Nord per quanto faceva freddo e
i colori che il sole creava sulla neve, i mille arcobaleni, era bellissimo come la natura riusciva a stupire.
Qui per tradizione, era come negli Stati Uniti, si andava in una specie di centro e si comprava un vero albero.
Io ne avevo scelti quattro.
Era stato impossibile farlo come una sorpresa, perché mi aiutarono a portarli in casa e a posizionarli dove li volevo, ma poi li avevo letteralmente scacciati.
Potevano decorare i due nel negozio e al caffè, ma non questo in casa o quello fuori.
La nostra casa era il mio compito.
Festoni, vischio, neve, palline, stella cometa.
Ero anche salito sul tetto e avevo completamente acceso la casa come un faro nella notte.
bellissimo.
beh mi era stato proibito di cucinare la cena, ma non i dolci natalizi.
Erano la mia specialità.
Feci il Pan di zenzero.
Gli alberelli e altre formine per l'albero, ma creai anche una specie di mini casetta come la nostra con noi sette come statuette.
ci volle quasi una giornata ma alla fine la casa di Pan di zenzero sembrava quasi vera.
La cosa più bella era il profumo e il calore di casa che si respirava.
k-minie!!!! siamo tornati... vieni a fare la doccia con noi?
ridacchiai uscendo dalla cucina e notando tae e Kook che si stavano scrollando la neve di dosso come bam.
ridacchiai tre cani non uno.
sorrisi.
bam era diventato, negli ultimi mesi, enorme e aveva imparato a cosa fare e non fare, ci aiutava con gli animali tenendoli d'occhio e richiamandoli se si allontanavano troppo, scacciava le volpi dai nostri orti e perfino un canguro era riuscito a scappare.
cosa ci facesse da queste parti era un mistero.
la cosa più carina di tutte è stata che grazie ad un turista, che amava addestrare gli animali, ci aveva parlato di un metodo per i cani per aiutare in casa, aprendo e chiudendo porte e sportelli grazie a delle corde messe sulle maniglie che bam poteva tirare.
Abbiamo voluto provare e bam era molto bravo ad imparare cose nuove, tanto che ora il suo cibo lo metteva via da solo, anche i suoi giochi!
Strepitoso.
-andate a farvi la doccia mentre io vi preparo una cioccolata calda...
tae mi fece il broncio più carino di sempre.
t-ma volevo che mi lavassi tu!!!!
ridacchiai alla sua carineria.
-la prossima volta...
baciai tutti e due prima di spingerli di sopra, mentre prendevo un asciugamano e asciugavo bam.
poi presi anche il phon per essere sicuro che fosse completamente asciutto e non si ammalasse e infine preparai la cioccolata per tutti.
uno ad uno i ragazzi stavano tornando in salone, guardando la decorazione finale e complimentandosi per come era venuto.
j-sai, non ricordo mai quando dovremmo mettere i regali di natale...
y-credi che ci staranno lì sotto?
ridacchiai del dubbio.
-io credo che prenderò il tavolo...
n-c'è posto anche per i miei?
mi mordicchiai il labbro pensandoci.
non ne ero così sicuro, compleanno e natale insieme? avevo un pochino esagerato, tanto che avevo letteralmente chiuso a chiave una stanza perché nel mio armadio non ci stava una mazza.
h-minie!!!!
-ehi!!!! avete voluto voi unire tutto... sono sei regali di compleanno più sei di natale...
tae scese le scale insieme a Kook mentre si stavano finendo di assicurare i capelli, ascoltando il nostro discorso.
t-sarebbero dodici regali...
-forse 20? non li ho contati tutti...
Kook mise il broncio.
k-quando hai comprato tutta quella roba?
-ehm? quando ho preso gli alberi?
j-c'eravamo tutti ed eravamo in mezzo al nulla... minie? sei diventato un mago?
n-secondo me erano in qualche scatola che ci ha proibito di aprire quando è arrivato qui...
ridacchiai, era vero, alcune cose erano nelle scatole da imballaggio e c'era scritto di non aprirle.
-non avete sbirciato?
y-volevamo in effetti, ma quando la paura di averti perso per davvero ci ha preso, non volevamo vedere nulla di te...
Alzò le spalle alla fine del discorso.
Mi rendeva triste pensare a come ogni azione che facciamo ha un impatto più o meno ampio verso le persone che ci stanno intorno.
cambiai argomento allora per rasserenarli.
-vi piace la mia casa di Pan di zenzero?
Indicai la cosa enorme sul tavolino.
t-non vedo l'ora di assaggiarla...
sorrisi e mentre hobi hyung accese su un film di natale, tutti noi ci rilassammo aspettando
mezzanotte ma ci eravamo tutti addormentati.
l'unico sveglio era namjoon hyung che mi stava guardando mordendosi il labro.
-buon natale!
bisbigliai.
joon hyung mi sorrise per poi alzarsi e prendere qualcosa che mi passò, era un cappello da elfo.
sorrisi.
lui si era messo invece quello da renna e il naso rosso.
ridacchiai.
come renna era così carino.
mi alzai facendo attenzione a non svegliare nessuno e andai di sopra seguito da joon hyung.
aprii la porta e joon hyung mi aiutò a portare le quattro scatole di regali di diverse dimensioni.
li sparpagliati sul tavolo e sotto.
beh forse avevo esagerato perché alcuni non ci stavano da nessuna parte così li misi pure sulle sedie.
joon hyung mi guardò ridacchiando.
lo guardai male e misi il broncio.
n-hai detto venti regali? solo quelli sul tavolo sono cinquanta...
va bene avevo un po' esagerato.
ma era tutta roba utile!
n-sei sempre esagerato...
Alzo gli occhi e scrollai le spalle e guardai che avessi messo tutto.
soddisfatto guardai nam hyung.
n-va bene ora dammi una mano tu...
lo seguii nella sua stanza e prese due scatoloni che non avevo mai visto prima.
non erano molto pesanti anche se non tutti i regali erano piccoli.
n-ci sono dei vestiti tra questa roba ecco perché qualcuno ne ha qualcuno in più...
-ho visto delle scarpe?
n-si, sono per tae...
alzò gli occhi al cielo.
n-con la merda con cui cammina in giro gli è venuto mal di schiena e non è la vecchiaia, sono le scarpe...
ridacchiai.
-certo le scarpe vecchie...
anche namjoon hyung ridacchiò allora.
nel trambusto degli ultimi regali, sentimmo dei gemiti e jin hyung si alzò facendo scricchiolare tutte le sue articolazioni.
-a proposito di vecchi...
jin hyung mi fulminò con lo sguardo.
j-non sono vecchio... non essere cattivo o non ti porto i regali quest'anno...
-scusa babbo natale...
ridacchiai al suo sguardo indignato.
-sai che babbo natale ha millenni vero?
n-ha anche la pancia, la barba e non è gay...
j-e chi l'ha detto? se ha tutti i bambini del mondo ma non sono i suoi probabilmente o è sterile o è gay...
n-le storie non ne parlano mai, ma danno alla moglie di babbo natale della befana...
j-che è jiminie...
non sono la befana di nessuno che caspita!
ridacchiai.
-sai che se sono la befana vuol dire che sono come Harry Potter e giro con la scopa!
j-piu sicure le mie renne grazie mille...
-certo se non disertano e se ne vanno per il freddo...
j-ehi! qui nessuno mi lascia a piedi, le mie amiche renne mi vogliono bene e mi portano in giro per il mondo.... vero joon ?
n-come lo so?
j-non sei una renna?
ridacchiai allo sguardo scandalizzato di nam hyung.
n-ti sembro una renna?
j-hai le orecchie, il naso... sei la mia renna, vuoi del fieno?
Risi di gusto dallo sguardo scandalizzato di joon hyung.
n-non sono una renna!!!! vai a prendere i tuoi regali o finisce che cambiò idea e riporto indietro i tuoi, Daddy...
jin hyung rabbrividì e fece una faccia schifata.
stavo morendo dal ridere tanto da straiarmi per terra dove bam arrivò subito a leccarmi la faccia.
quando mi calmai notai che tutti gli altri ora si erano svegliati, erano andati a prendere i loro regali e stavano tornando con scatole più o meno grandi, tornando in soggiorno per poi guardarsi intorno per decidere dove mettere i propri pacchetti.
alcuni tradizionalmente finirono sotto l'albero, alcuni finirono sul tavolino del caffè e intorno, alcuni finirono sulla poltrona.
forse fare tutto insieme non è stata una grande idea c'era veramente troppa roba, tra un po' uscivamo noi!
una volta che tutti avevano finito ci rintanammo nei nostri caldi letti.

La mattina dopo mi svegliai molto presto.
Fuori si vedeva che erano le prime luci dell'alba, ma ero curioso, la volevo vedere.
Avevo visto l'alba sulla mia isola felice.
avevo visto l'alba in ogni parte della Corea, ora volevo vedere come era questa alba.
l'alba di un altra era.
questa volta però, era più difficile uscire dalle grinfie di tae e Kook, per via del freddo che c'era, ci eravamo letteralmente avvolti l'uno sull'altro.
Di culo, ma caddi fuori dal letto e tae e Kook si abbracciarono stretti per tenersi al caldo.
Sorrisi tirando più su le coperte e rimboccandole, massaggiandomi il culo ora dolorante, uscii sulla terrazza che costeggiava tutti e quattro gli angoli della casa.
Non so chi aveva creato un piccolo spazio di lettura con una sedia a dondolo e una piccola stufa ma era carino e accogliente.
Più in là c'era anche un tavolo con le griglie.
Il paradiso.
sospirai di sollievo quando riuscii ad accendere un piccolo fuoco nella stufa a legna e il caldo si sentiva subito.
guardai il panorama bellissimo, tranquillo.
La natura si stava svegliando.
Gli uccellini stavano iniziando a volare.
Respirai a pieni polmoni.
Finalmente rilassato.
Finalmente niente ci stava inseguendo per ucciderci.
Finalmente siamo felici e insieme.
Espirai finalmente libero.

Blue And Gray  vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora