Capitolo 28 |L'anima negli occhi|

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Il prof. Ishida afferrò le guance di Youta e gliele strinse, tanto da fargli un po' male. -P-professore!!- Disse in modo buffo a causa del dolore. Gli altri compagni guardarono la scena immobili, erano arrabbiati.

-Non solo tu e il tuo compagno vi eravate allontanati senza una spiegazione logica ma avete anche incontrato un licantropo, alcuni dei vostri compagni hanno rischiato la vita per catturarlo da soli e tu hai interferito nella cattura!?!?- Il prof. andò su tutte le furie e lasciò le sue guance che gli fecero male ancora per un po'.

-Shiro non era con me! Inoltre non si trattava di catturarlo, lo volevano uccidere. . .- Il prof. guardò il gruppo dei ragazzi.

-Non avevate il permesso di ucciderlo, solo di trovarlo e dirci la posizione. . . La cattura sarebbe dovuta avvenire dopo, avete rischiato la vita capite!?!? Perché non avete fatto uno squillo!?- Eita si fece avanti e si inchinò al professore.

-In verità sono stato io a portare per sicurezza il pugnale e l'idea di uccidere la bestia era mia, l'avevo presa proprio in quel momento a causa del panico, chiedo scusa a tutti!! Anche a Youta per averlo picchiato, ero sotto shock- I compagni lo guardarono stupefatti, non si aspettavano una reazione così proprio da lui, Youta lo osservò e si rattristì.

-So che ho rovinato il vostro lavoro e che voi avete rischiato la vita per me, mi scuso per questo, ma. . . Quel licantropo non era catt- il lentigginoso venne bloccato dal professore che con un dito allo stomaco lo scagliò contro il muro dell'area. -Ahi!!- Urlò il giovane.

-Voi non siete qui per fare di testa vostra o per salvare i licantropi! So qual è il tuo obbiettivo Youta! Ma non potrai realizzarlo adesso perché noi non sappiamo chi è buono e chi no! Nel frattempo tre dei vostri amici sono stati feriti, quindi finché non avrò delle prove diverse io darò la colpa al lupo che per gli altri era uno solo!!- Youta si alzò velocemente da terra e avanzò verso il professore.

-Non può farlo!! So quello che ho visto e posso assicurarle che i licantropi erano due e uno di loro non aveva intenzione di attaccarmi!!- Il professore apparì improvvisamente dietro al lentigginoso che dalla paura non osò voltarsi.

-Ascoltami bene Youta, se ostacolerai di nuovo le operazioni io non potrò far altro che cacciarti fuori e riprendermi il liquido iniettato nel tuo corpo, non voglio essere costretto a fare una cosa del genere anche perché so che il dolore potrebbe essere allucinante e non voglio che tu muoia, quindi per favore. . . Devi tentare di essere collaborativo- disse a voce bassa. Youta non si mosse, quelle parole lo ferirono. -Ora vai nella tua stanza, Shiro è stato a contatto con il licantropo e quindi anche lui si è fatto molto male, domani non uscirete affatto dalla stanza come punizione- il lentigginoso pensò a quelle parole e a testa bassa avanzò fino alla sua camera.

-Dov'è Aito??- Chiese Hakaku.

-È stata ferita anche lei, è arrivata nell'albergo con delle gravi ferite, infatti ha incontrato la bestia- Hakaku non disse più nulla, Yui le appoggiò una mano sulla spalla in segno di conforto. Hayato chinò il capo non riuscendo più a vedere in faccia nessuno e andò verso la sala di infermeria per poter incontrare il suo amico. -Daiki ha preso una frattura alla caviglia ma solo a causa del suo sforzo troppo grande nell'utilizzo del potere, vi chiedo di fare attenzione in merito- Ishida si avvicinò a Eita. -Vai a dire ad Hayato che è stato davvero bravo con la squadra, è quasi riuscito a catturare e uccidere un lupo- il biondo acconsentì, il professore guardò poi il gruppo restante dei ragazzi. -Siete stati tutti molto bravi, avete usato i vostri poteri senza avere troppi problemi, ora andate nelle vostre camere e riflettete su ciò che è successo-

Nella sala calò un forte silenzio, Ishida andò nella sua stanza come fecero la maggior parte degli studenti, a parte Youta che restò avanti alla porta della camera con il capo appoggiato su di essa, era intimorito perché sapeva che si sarebbe dovuto scontrare con Shiro e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era quella di ricevere dei commenti freddi e secchi in quel momento. Prese coraggio e aprì la porta, la stanza era buia e non riuscì a vedere quasi nulla a parte l'ombra del bianco proprio davanti la finestra. -S-Shiro. . .- Disse tremante.

Il ragazzo dagli occhi azzurri si voltò non appena sentì quella voce, gli parve molto fragile e questo gli diede curiosità. -Sei ferito?- Disse guardando la mano del giovane, Youta afferrò le fasce attorno alla mano che gli mise il professore prima di sgridarlo e se le tolse.

-U-un licantropo. . .- Shiro si avvicinò al lentigginoso, in fretta lo portò con le spalle alla porta e la chiuse a chiave. Il giovane fremette.

-Perché eri uscito?- Youta guardò il pavimento.

-Se ora gli dico che lo stavo cercando potrebbe arrabbiarsi ancora di più. . .- Shiro afferrò presto il mento del ragazzo e glielo alzò, in quell'istante i due volti si trovarono a pochi centimetri di distanza e questo agitò il lentigginoso non di poco. -Shiro c-cosa. . .- Il bianco lo abbracciò. Youta sentì il cuore battere come mai prima d'ora e i suoi respiri divennero più forti, l'inaspettato gesto di Shiro riuscì a sciogliere ogni cosa dentro di sé, si commosse. -Shiro. . .- pronunciò nuovamente ma in modo più tenue. Il bianco abbassò le mani e mise la fronte contro quella del lentigginoso, i due si guardarono dritti negli occhi.

-Stavi seguendo me non è vero?? Hai visto cosa succede alle persone che mi stanno vicino?- Shiro afferrò la mano ferita di Youta e gli baciò il polso, il giovane arrossì a tutte quelle coccole inaspettate.

-M-ma non è stata colpa tua. . .- Gli occhi del bianco si illuminarono. Ci furono pochi minuti di silenzio fino a quando Youta decise di dirgli ciò che realmente pensava. -Shiro. . . Sei tu non è vero?- Il bianco si allontanò dal più basso e lo guardò incuriosito.

-Io cosa?- Chiese tornando ad essere freddo come prima.

-Io s-sento. . . Sento che sei tu il licantropo-

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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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