Capitolo 99 |La volpe|

2 1 0
                                    

Il branco avanzò lungo una stradina stretta e nascosta, gli alberi coprivano la vista mentre le nuvole coprivano il sole, giunti alla fine di quella via alberata gli occhi di Youta e Yui brillarono nel vedere un campo formato da case di legno, sicuramente quelle capanne facevano parte degli anni passati ma erano così tenute bene da risultare carine e accoglienti, Youta notò l'interno di una di queste capanne perché aveva la porta spalancata, presentava uno spazio piccolo ma si trovava tutto il necessario per stare bene. -Ti piacciono queste casette? Noi abitiamo qui a dire il vero- il lentigginoso guardò Isamu e gli sorrise.

-Sono incredibili! Avevo pensato che l'hotel non era un posto per lupi- il giovane dalla chioma grigia scoppiò a ridere, Akio lo guardò e lo spinse scherzando per poi cominciare a giocare, Youta notò che era una caratteristica dei ragazzi lupo scherzare molto con le mani, forse era un comportamento istintivo. Shiro si guardò attorno ma in lontananza fu distratto da un combattimento corpo a corpo che si tenne proprio in quell'istante e che fece correre i cinque lupi.

-Cosa succede!?- Esclamò Yui.

-Niente. . . Falso allarme, è una prova di allenamento- sospirò Yutaka, al centro del campo infatti ci furono due duellanti, uno era un ragazzo lupo dai capelli verdi rasati mentre l'altro, un po' più piccolo di statura possedeva tanti capelli divisi da due colori diversi così come gli occhi, era Taki.

-Fatti sotto bastardo!!- Gridò il verde mentre sferrò un pugno atto a graffiare il volto dell'altro, ma lo mancò e in cambio venne atterrato con un calcio sulle gambe talmente veloce da non essere neanche visto. -Stronzo!- Esclamò furioso.

-Siete sicuri che sia solo un allenamento?- Domandò Yui a bassa voce.

-Eda fa sempre così, non è del nostro branco e quindi di nascosto corre sempre da noi per volersi allenare e combattere, vuole diventare più forte ma il suo alfa lo costringe ad essere pacifista- rispose il biondo, Eda si rialzò di scatto da terra e attaccò nuovamente la volpe ma la sua impulsività gli costò un'altra caduta violenta.

-Devi mantenere la calma quando combatti altrimenti verrai sempre sopraffatto, soprattutto da chi ha più esperienza di te- Eda sbuffò e poi notò di essere osservato dagli altri.

-Cosa c'è di tanto divertente da guardare!? Siete venuti qui per questo?- Akio incrociò le braccia e alzò gli occhi al cielo.

-Sempre molto gentile vedo, siamo qui per parlare con il nostro alfa di tre nuovi membri- Eda avrebbe voluto ribattere ma fu assalito dall'entusiasmo di Taki che non appena sentì dei nuovi arrivati cambiò totalmente espressione e sorrise felice.

-Davvero? Hanno superato la prova!?- Li squadrò dalla testa ai piedi, poi si avvicinò a Youta mostrando una leggera perplessità. -N-non sento la metamorfosi in te- Shiro sgranò gli occhi.

-Tu sai riconoscere così in fretta chi è un licantropo o meno?- Taki sorrise, la sua energia si poteva percepire a kilometri di distanza.

-Sono un licantropo da anni e anni ormai, chi non riesce a farlo è solo perché sta alle prime armi, bisogna avere tanta pratica ed esperienza, ma ora torniamo a noi. . . Cosa ci fa un umano qui?- Il lentigginoso d'imbarazzò e posizionò le mani attorno alla pancia in segno di timidezza, si sentiva come un pesce fuori d'acqua.

-Lui è con noi- rispose Shiro, Taki lo sentì ma non gli diede retta perché la risposta la voleva sentire stesso da Youta. -Oi. . .- Shiro si infastidì e si mosse in direzione della volpe ma fu subito fatto indietreggiare da Eda che con arroganza gli si avvicinò spudoratamente e gli sorrise beffardo, chiaramente in cerca di lotta.

-Sei parecchio alto e muscoloso ma quei capelli ti fanno sembrare un vecchio- Shiro non rispose e lo guardò con nervosismo ma percepiva il sentimento di superiorità in quel giovane.

-I-io voglio unirmi a voi- Youta si sentì quasi a disagio avendo Taki così vicino, tuttavia i due avevano una statura simile e questo lo calmò.

-Questo è chiaro, vorrei sapere il perché? Cosa può spingere un umano ad unirsi ad un branco? L'amore?- Domandò poi guardando Shiro e facendo capire di aver sentito quel sentimento tra i due. -Hai avuto l'imprinting con lui vero? Quando è successo cos'hai pensato?- Shiro continuò a non aprire bocca, anche lui si sentì disagiato in quel momento ma ripensando alla prima volta in cui vide Youta e che ebbe l'imprinting diede già delle risposte. -Eri imbarazzato perché è successo con un maschio e non con una femmina- disse cominciando a ridere, il bianco si innervosì.

-Mi stai prendendo in giro!?- Taki smise di ridere e cercò di calmarlo subito.

-Affatto, sento una grande rabbia in questo momento e non voglio litigare con i nuovi arrivati, tuttavia per me è la prima volta in anni di vita essere davanti a una situazione simile- la volpe appoggiò le mani sulle spalle del lentigginoso e gli sorrise cercando di metterlo a proprio agio. -Permettimi di vedere una cosa- Youta non riuscì neanche a chiedere di cosa si trattasse che Taki gli abbassò leggermente la maglietta notando il marchio, tutti i presenti si stupirono mentre Yui era indifferente, sapeva benissimo della storia tra i due e com'erano andati i fatti.

-Come può un umano così esile sopravvivere al marchio? Non è da tutti- gli occhi di Shiro si illuminarono, fremette dalla rabbia ma tentò di controllarsi, tuttavia Taki gli si avvicinò continuando a mostrare il suo sorriso. -Vedo che riesci a controllarti ma tendi a cedere alle provocazioni, vorresti sapere come faccio a sentire e percepire tutte queste cose?- Gli occhi di Shiro tornarono normali e si calmò mostrando un leggero affanno. -Se rimarrai con noi te lo insegnerò, lo stesso vale per la ragazza- Yui fece trasparire la sua preoccupazione mentre Youta continuò a sudare freddo.

-Ed io? Potrò imparare qualcosa? Essere utile in qualche modo?-

-Se mi dirai ciò che vuoi essere allora ci penseremo- Taki avanzò verso la capanna dell'alfa così da accompagnare il restante del branco, il lentigginoso gli guardò le spalle e pensò a come poteva essere così entusiasta, si sentiva simile a lui ma non di forza, qualcosa nei suoi modi di fare o nei suoi occhi eterocromatici gli parlava.
.

.

.

.

.

.

Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
                            Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora