Capitolo 5 |Inizio|

27 4 8
                                    

Arrivò il grande momento, la scuola Han Okami aprì definitivamente le porte ai suoi studenti e Youta ne fu entusiasta. Il tempo dell'attesa cessò, lui non fece più parola della cicatrice che vide sul licantropo alla guardia per una semplice questione di tempo, infatti il messaggio delle lezioni gli venne spedito proprio all'ultimo momento.

Il ragazzo si vestì velocemente con una felpa rossa e si precipitò alla porta, tuttavia fu fermato dalla nonna in men che non si dica. -Dove credi di andare senza una sciarpa e lo zaino!?-

-Ma nonna! Per la sciarpa è presto, non fa poi così freddo là fuori, inoltre è il primo giorno, non mi serve lo zaino, ti ricordo che poi non è una scuola come tutte le altre- la nonna lo interruppe.

-Va bene, va bene ho capito. . . Però stai attento Youta. . .- Disse preoccupata. Il nipotino l'abbracciò prima di uscire e dopo essere stato sbaciucchiato come sempre, si poté finalmente dirigere al centro di Kyoto.

Passò un'ora in pullman e quando scese fu illuminato da quell'edificio enorme, ma costruito per ospitare solo alcune determinate persone, la Han Okami si mostrava avanti a lui, piena di colori e seppur il tempo non era dei migliori a causa delle nuvole, Youta giurò di aver visto la scuola splendere di luce propria.

Notò alcuni ragazzi più o meno della sua età, guardare la scuola con la stessa espressione, attorno inoltre vide parecchia gente, forse a causa della novità. -Sembra una scuola normale, ma più grande- pensò. Quando entrò al suo interno vide una pavimentazione abbastanza moderna ma comunque fedele allo stile giapponese, inoltre inizialmente si perse a guardarsi attorno.

-Ehi ragazzo! Devi dirigerti nell'aula centrale!- Urlò forse uno dei bidelli al suo interno.

-S-si! Ci vado immediatamente, grazie!!- Youta corse al centro dell'edificio, voleva visitare l'intera scuola ma non ebbe il tempo. Quando riuscì a dirigersi nell'aula centrale rimase nuovamente a bocca aperta. -Ma qui ci sono una marea di persone!!- Attorno a sé vide almeno un centinaio di ragazzi pronti ad iniziare il percorso che avrebbe dovuto portarli ad essere dei veri e propri cacciatori di licantropi, non si aspettò di vedere tutta quella gente, inoltre furono tutti ragazzi a causa della richiesta dell'età, dai sedici ai venticinque anni.

L'aula centrale era una stanza aperta, attorno c'erano anche varie piante e qualche alberello, inoltre si notava una vasta fontana proprio al centro di tutta la sala, più qualche statua sparsa di qua e di là, sembrava un museo. Improvvisamente i ragazzi sentirono una voce al microfono di un'uomo adulto che salì su degli scalini proprio di fianco alla fontana e d'un tratto ci fu silenzio da parte di tutti.

-Buongiorno a voi ragazzi, io sono il preside di questa scuola e volevo prima di tutto ringraziarvi per esservi iscritti in questo istituto. Questa non è una scuola qualunque, come ben saprete è stata eretta per iniziare a crescere i ragazzi in una società in cui potrebbero essere presenti dei licantropi e come sopravvivere a ciò, ovviamente questo non vorrà dire che non studierete più, anzi, avrete una piccola percentuale di ore proprio per le solite materie base e poi avrete a che fare con le prove di sopravvivenza. Cercheremo in tutti i modi di addestrarvi e rendervi capaci non solo alla sopravvivenza ma anche a saper riconoscere i licantropi, al come ucciderli e come usare i vostri nuovi poteri-

Alcuni ragazzi iniziarono a ridere quando uno di loro, il più alto prese parola. Sotto il cappello aveva un ciuffo di capelli blu che gli copriva quasi del tutto l'altra metà del volto e due occhi ambrati molto evidenti, la sua espressione fu spavalda agli occhi di tutti -Sembra troppo bello per essere vero, quand'è che ci parla della parte problematica?- Il preside lo squadrò dalla testa ai piedi.

-Prendere seriamente questa scuola è il vostro primo obiettivo, se pensate che siano tutte buffonate mi dispiace dirvi che non siete nel posto adatto ed io non voglio avere a che fare con persone la quale si mettono a starnazzare come avete fatto voi poco fa, adesso se permettete. . .- Il ragazzo dall'aria palestrata si innervosì a quelle parole e se ne andò. -Continuo con il dire che a breve ognuno di voi sarà chiamato da alcune persone del luogo, supervisori o scienziati che vi faranno entrare in una stanza e vi faranno l'iniezione, vi preghiamo cortesemente di seguire tutte le istruzioni- i ragazzi che prima ebbero i sorrisi in volto s'incupirono mentre il preside scese dagli scalini e si diresse dentro ad una delle aule presenti. Improvvisamente fu detto il primo nome attraverso un microfono installato sugli angoli alti della struttura -Fumihiro Himura venga nell'aula sei- L'aula si trovava proprio di fianco a una delle statue, quindi si intravide subito un ragazzo completamente vestito di bianco che si diresse verso la porta. Youta si guardò attorno.

-Ho paura che qui si farà sera se chiameranno uno di noi alla volta- pensò il giovane prima di calpestare sbadatamente il piede di una persona. -Oddio scusa! Non l'ho fatto appost. . .- Deglutì non appena vide il volto del ragazzo, era proprio colui che aveva riso e parlato con il preside poco prima. Il ragazzo dal ciuffo blu si avvicinò a Youta con arroganza e lo spinse violentemente a terra.

-Lo sai che queste scarpe sono nuove, ridicolo insetto!?- Quelle parole, pronunciate con rabbia, lo fecero rabbrividire a tal punto da non riuscire a dire una sola altra parola. -Ehi parla, buffone!-

-Qui non si tratta di competere con dei bambini che non vogliono farmi giocare con loro, qui sono tutti degli omoni più grandi che non guardano in faccia a nessuno. . . Basta un solo pugno da parte sua e io mi ritroverò con la faccia a terra- Pensò con qualche brivido lungo il corpo.

-Bastardo. . . Adesso ti faccio vedere io!- Il palestrato preparò un pugno dritto verso il volto di Youta, ma non riuscì a colpirlo che venne fermato da una ragazza lì in mezzo.

-Adesso smettila di fare il bullo e vai ad aspettare il tuo turno Orochi Inoue!!- Gli gridò la ragazza dai lunghi capelli bianchi.

.

.

.

.

.

.

Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
                            Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora