Capitolo 85 |Pace e amore|

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Youta si guardò attorno, quello spazio aperto era carino ma troppo silenzioso e calmo per non destare sospetti e in quel momento si sentì particolarmente vulnerabile ad eventuali attacchi, difatti percepì immediatamente una presenza anomala dietro a dei cespugli, nascosta chiaramente per attendere il momento giusto per poter parlare in solitario con il ragazzo. -Chi è!?- Domandò spaventato, la misteriosa persona uscì allo scoperto ma appena Youta la vide indietreggiò sussultando e provando a guardarsi attorno per trovare una via di fuga più vicina, nonostante i vari spazi tra gli alberi intuì di non poter scappare lontano in quanto l'uomo di fronte a sé possedeva un potere molto potente. -Cosa vuole fare!? Ha intenzione di uccidermi!?- L'uomo rise beffardo e abbassò il cappuccio mostrando nuovamente i suoi lunghi capelli grigi.

-Sono qui per poter vedere e controllare un ragazzo che senza volerlo ha intrapreso un viaggetto nel passato e si è fatto riconoscere dal mio capo- disse Tomohiko, Youta comprese subito le sue parole perché quello che vide nei ricordi di Aito non fu per volere suo e per sua sfortuna fu visto subito da Nakaya, tuttavia in quel momento si sentì felice in quanto ebbe la conferma che era lo scienziato il capo di quel clan.

-È stata una delle tue colleghe a farmi entrare in un ricordo di una mia amica, non capisco perché tutto questo. . .-

-Nakaya vuole essere sicuro di averti visto bene e che sia tu il ragazzo di anni fa apparso dal nulla durante un evento di fondamentale importanza, ti ha visto grazie al suo occhio in grado di togliere alcuni ricordi e la memoria di chi vuole, non avresti dovuto vedere quelle cose-

-Perché mi stai dicendo questo? Ti basta guardarmi per potergli dire se sono io quel ragazzo?- Tomohiko rise.

-Lui in verità lo sa benissimo, ti sta cercando e quindi io sono stato incaricato di portarti da lui, ma non potrò farlo adesso perché Shiro ha ferito e posto fine alla vita di alcuni membri, pertanto avete preso in ostaggio la ragazza in grado di far entrare nei ricordi e state certi che la riavrò indietro, viva o morta- Youta sgranò gli occhi, non capì come una persona poteva essere così spietata per una motivazione a lui nascosta.

-È vero, abbiamo la ragazza ma solo come nostra prigioniera, non abbiamo intenzione di ucciderla-

-Il problema è che probabilmente voi non la ucciderete, ma lo farà Nakaya pur di tenere per sé quel potere. . . È interessato al suo sangue- Youta ascoltò quelle parole agghiaccianti, poi si rese conto di un dettaglio importante.

-Conosci Shiro?- L'uomo non smise di ridere ma quando sentì il suo nome sembrò quasi rabbrividire.

-È mio nipote- Youta avvertì dei brividi lungo la schiena, non riuscì a dire altro e ricordò ciò che gli disse il bianco riguardo suo zio. -Per guardarmi in quel modo suppongo che Shiro ti abbia parlato di me, so che mi odia perché sono la causa della morte dei suoi genitori, tuttavia se non avessi mai compiuto un simile atto lui non sarebbe tuo amico ora e non avrebbe salvato la tua vita e nemmeno quella dei vostri compagni. . . Ma tu in confronto sembri avere un potere tale da bloccare la crescita, in grado di guarire e di resuscitare sebbene quest'ultima cosa non potrà più avvenire-

-Di cosa stai parlando?- Tomohiko tornò ad avere un sorriso spietato in volto e indietreggiò per potersi nascondere con la natura attorno, Youta tentò di corrergli incontro e di seguirlo ma non vide più anima viva.

-Youta!- Gridò Shiro alle sue spalle mentre lo osservò distrarsi, il lentigginoso lo guardò spaventato e con dei leggeri brividi e tremolii attraversargli il corpo, non sapeva se parlare di quello che successe o evitare il discorso e riprenderlo poi in futuro, magari in momento migliore. -È tutto okay?- Domandò dubbioso e stranito da quel comportamento.

-S-si, Yui sta bene?-

-È al sicuro all'interno dell'hotel e nel mentre che l'accompagnavo ho anche incontrato Yuzuki- Youta gli si avvicinò curioso.

-Q-quel sangue?-

-Si, quel sangue non era il suo ma di alcuni animali che aveva cacciato durante la notte, mi ha riferito di essersi dimenticata di pulire il frigo da quelle impronte che aveva lasciato- il lentigginoso fece quasi un respiro di sollievo, poi fu preso presto in braccio e alla massima velocità fu trasportato fino all'hotel in attesa del ritorno dei compagni. Si fece sera e ci furono ancora troppi ragazzi feriti, i professori si ripresero mentre Orochi quando aprì gli occhi andò fuori di sé scoprendo tutto ciò che successe a Shota, anch'esso sveglio.

-Quell'idiota del professore mi ha addormentato, avrei voluto esservi d'aiuto- disse a denti serrati mostrando nervosismo sul suo volto.

-Non ti preoccupare, l'importante è che della classe non ci sia stata nessuna perdita, almeno sembrava solo inizialmente ma il cielo ci ha sorriso per una volta-

-Di cosa stai parlando?-

-Shiro era morto a causa della perdita di controllo del suo potere, ma a quanto pare Youta ha mostrato di essersi allenato talmente tanto da sprigionare il suo e farlo risorgere- Orochi sgranò gli occhi, incredulo di sentire un tale sviluppo da parte del lentigginoso, questo gli diede leggermente fastidio perché avrebbe voluto essere alla sua altezza, ma non si sentì tale.

-Voglio vedere quel bastardo-

-Sicuramente si trova nella sua stanza assieme a Shiro, ora tutti stanno riposando cercando di dimenticare alcune brutte visioni di ieri sera durante il combattimento. . . Oggi gli altri avevano anche visto un lupo ma è sfuggito perché troppo veloce-

-Si sono fatti sfuggire un licantropo?!-

-Meglio averlo perso di vista che aver potuto assaporare i suoi artigli sui loro corpi, molti di noi non hanno mai visto una bestia simile da vicino. . . Sarà stato orribile- il giovane dal ciuffo blu lo ascoltò, avrebbe voluto essere presente perché si sentiva troppo indietro rispetto a tutti i compagni e non più solo da Youta, questo gli diede talmente fastidio da non riuscire più a dormire quella notte. Yui si trovò nel suo letto, ancora quasi traumatizzata da ciò che le successe quella mattina, se non fosse stata aiutata da Shiro e da Youta forse l'avrebbero catturata e uccisa, ma si rese conto di aver fatto delle nuove amicizie e si sentì meglio quando ripensò al momento in cui il lentigginoso le toccò il muso, i suoi occhi brillarono e fu felice di poter mostrare il suo vero essere, questo l'aiuto a restare tranquilla ma accanto a lei, la ragazza dalla treccia rossa sotto alle coperte del secondo letto le dava le spalle e piangeva silenziosamente pensando al litigio che ebbero quella mattina, Yui percepì ogni cosa, avrebbe dovuto parlarle e avrebbe voluto farlo con tutta se stessa quindi decise di accendere il lume e di sedersi vicino a lei.

-Ai. . .- Pronunciò a voce bassa, la giovane si voltò quasi spaventata nel doversi mostrare vulnerabile sotto ai suoi occhi quindi provò a cacciarla ma Yui le afferrò i polsi per tenerla ferma e non la fece muovere, doveva assolutamente parlarle. Dopo qualche minuto riuscì finalmente a raccontarle ogni cosa, tralasciando ovviamente il suo essere licantropo, Ai si arrese nell'ascoltarla e non se ne pentì, bensì provò rimorso nel lasciarla da sola quella mattina. -Non è vero che tu non sei nessuno per me, sei la persona a cui tengo di più in questa vita e avrei voluto dirti tutto quanto ma a volte per me è difficile parlare, ti chiedo scusa. . .- La rossa l'abbracciò commossa e felice nel sentirsi dire tali parole, entrambe fecero pace e tornarono serene nel rapporto di sempre.
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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