Capitolo 62 |Uscire dallo shock|

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Passarono giorni, settimane, la classe non fu attiva. Il professore non si svegliò e tutti gli altri professori non poterono occuparsi della classe sei, quindi ai ragazzi fu concesso un mese di tempo per riprendersi dalla morte del loro compagno e dalle ferite subite da parte di un'organizzazione a loro sconosciuta. -"Voi ragazzi siete stati messi in mezzo a un problema molto più grande di voi, non eravamo pronti a questo e non abbiamo pensato ci fosse un'organizzazione pericolosa nei dintorni, ci scusiamo con tutti voi"- Questo fu il messaggio del preside della scuola. A quanto pare si vociferava che quel gruppo era nato per aiutare i licantropi, quando Youta lo scoprì si sentì male nuovamente, nonostante loro fossero dei futuri cacciatori di licantropi, lui sapeva che in verità non erano i lupi ad essere cattivi, lo scienziato sapeva qualcosa, questa era l'unica sua sicurezza, tuttavia quello strano tipo con la benda all'occhio non si vedeva da molto tempo nella scuola e Aito continuò a rimanere in stato di shock. Il lentigginoso guardò il suo cellulare e vide dodici chiamate perse dalla sua nonna, era da un po' che non parlavano ma non riuscì a risponderle, non in quel momento. Gli alunni della seconda classe non stettero nell'edificio, uscirono per una gita a scopo didattico, anche loro dovevano fare l'esperienza con un licantropo ma ebbero un altro professore esperto, sconosciuto ai ragazzi della prima classe. In tutto quel tempo non sarebbero comunque dovuti uscire dalla scuola, non potevano tornare nelle loro case in quanto fu dato per scomparso l'alunno Kaze Shiro, alcuni controlli, persone esperte che lavoravano esclusivamente nella scuola, tentarono di fare delle ricerche ma non si seppe ancora nulla. Youta si trovò nella sua stanza, ormai erano due settimane che non usciva se non per prendere dell'acqua e del cibo che prese durante la notte per non farsi vedere dagli altri. La sua stanza era di fianco a quella di Hayato, lo sentì piangere tutte le notti. -Lui è l'unico che può capirmi- pensò fra sé ricordando di Daiki, la sua morte turbò tutti nella classe, quel ragazzo alto era colui che entrò un po' in tutti i cuori, era bello e gentile, forte e ti dava conforto se ne avevi bisogno, in tutto quel tempo nella scuola riuscì a fare amicizia quasi con tutti i compagni e prendeva delle decisioni da vero leader, quando c'era lui tutti potevano sentirsi al sicuro. Youta sorrise leggermente quando ripensò alla sua prima notte lì, Daiki fu il primo che vide grazie alla sua eleganza, poi ci fu Hayato e inizialmente gli sembrarono entrambi molto strani, ma poi si dovette ricredere, erano i suoi amici, Daiki era un suo amico. Improvvisamente qualcuno bussò alla porta del ragazzo, s'incuriosì ma aspettò un po' prima di aprire, per vedere se quella persona avesse bussato di nuovo e così fu. Youta si diresse ad aprire la porta e vide Shota che gli porse un dolce in una vaschetta.

-Youta. . . Ciao. . . Senti ti ho portato questo dolce, l'ho fatto io e lo sto dando un po' a tutti. . . Se ti andasse di assaggiarlo e dirmi cosa ne pensi. . .- Shota notò le occhiaie sul volto del lentigginoso, gli occhi rossi causati dal pianto incessante e l'atteggiamento lento gli fecero capire che era ancora triste, troppo triste.

-G-grazie Shota ma. . . In questo momento non ho fame- il fucsia guardò la stanza e notò solo delle bottigliette d'acqua con un pane ormai secco in un piatto.

-Lo sai che devi mangiare qualcosa per poter continuare vero??-

-Continuare a fare c-cosa??-

-Ad essere un cacciatore di licantropi, che domande. . . Tutto quello che è successo è per colpa di quelle bestie. . . Se ti fermi adesso non. . .- Youta gli sorrise malinconico.

-G-grazie. . . Mangerò un po' della tua torta Shota- il più basso prese la vaschetta e chiuse la porta, Shota capì subito che quel sorriso era falso ma decise di non insistere, il lentigginoso appoggiò il dolce sul comodino e tornò a mettersi nel letto.

-Cacciatore di licantropi. . . Colpa di quelle bestie. . . - Pensò infastidito. Ebbe modo di pensarci, cominciò a chiedersi se davvero la colpa era dei lupi, se loro davvero erano nella parte della ragione, se era giusto cacciarli per poi ucciderli, se quell'organizzazione non proteggesse i lupi per una buona ragione e soprattutto. . . Se l'organizzazione in verità stesse dalla parte dei giusti. Gli sembrò di essere in un film, quando non si capiva chi fra le due parti erano i buoni e chi i cattivi, tuttavia i suoi compagni di classe non lo sapevano, non potevano capirlo. -Però Shiro. . .- Continuò a pensare.

Passarono altri giorni, ormai il lentigginoso non si alzò tanto dal letto ma qualcuno bussò nuovamente a quella porta, Youta non si alzò per andare a controllare, pertanto pensò che la persona al di là delle mura avrebbe tentato solo un'altra volta e che poi se ne sarebbe andata, ma si sbagliò, il continuo bussare diede fastidio al ragazzo che una volta per tutte si alzò e andò a vedere chi ci fosse.

-Ah sei ancora vivo? Mi stavo iniziando a spaventare- disse ironica Yui, Youta fu sorpreso da quella visita.

-Yui. . . Hai b-bisogno di qualcosa p-per caso?-

-Certo, posso entrare?- Youta distolse lo sguardo ma non riuscì a dire nulla che la ragazza irruppe letteralmente nella sua stanza e si guardò attorno. -Vedo che hai assaggiato la torta di Shota, tuttavia il misero morsetto che gli hai dato sopra non penso ti abbia riempito abbastanza-

-Yui cosa. . .-

-Siediti- Youta trasalì a quell'imposizione ma vedendo la ragazza avvicinarsi minacciosa decise di ubbidire e di sedersi sul suo letto. -Molto bene. . . Senti io non sono molto brava con le parole ma penso di capire il periodo da schifo che stai passando, tutti nella classe ti stanno aspettando lo sai?-

-T-tutti?. . .-

-Esatto, stiamo approfittando di questo periodo per conoscerci meglio e cercare di tirarci su il morale, tuttavia sentiamo la mancanza di troppi componenti e visto che tu sei ancora qui tra noi ci farebbe piacere se stessi un po' sul regno della terra invece di continuare a vagare per Marte- Youta arrossì leggermente a quelle parole.

-I-il fatto è che. . . Scusa. . . Non me la sento di. . .- Yui appoggiò una mano sull'armadio di Shiro, il lentigginoso sgranò leggermente gli occhi.

-So che ti manca. . . Manca anche a noi pur non avendoci parlato spesso come parlavate voi. . . Però pensi che lui sarebbe felice di vederti così giù? Pensi che tornerà qui o che dovrai essere tu ad andare da lui??-

-C-cosa intendi dire??-

-Quello che sto cercando di farti capire è che Shiro si sentirà sicuramente in colpa per ciò che ti era successo e se n'era andato perché convinto che sia la cosa migliore. . . E allora perché abbattersi tanto? Ti basterà andare da lui e riportarlo da te- Youta restò a bocca aperta. -Pensi che le cose si sistemeranno da sole? Fatti una doccia e mangia. . . Abbiamo ancora due settimane libere dopodiché inizieranno nuovamente le lezioni, ma cosa pensi che accadrà?? Te lo dico io, si ribelleranno tutti e tutti vorranno trovare Shiro, dopotutto ha firmato un foglio, non può andarsene così d'improvviso. . . E pensi di riuscire a fare qualcosa in queste condizioni??- Youta non parlò, ascoltò con occhi brillanti quella ragazza che seppur non conobbe bene, lo stava aiutando. -Se non ti metti in marcia e non ti alleni sul tuo potere che ancora sembra sconosciuto. . . Beh avrai poche possibilità di coronare il tuo sogno oltretutto-

-I-il mio. . . Sogno??-

-Il voler salvare tutti i licantropi no?- Youta fremette, Yui uscì dalla stanza ma il suo ultimo sguardo fu un sorriso furbo e due occhi viola che sembrarono illuminarsi, dopo aver visto ciò Youta si alzò tempestivamente dal letto, la porta si chiuse e si guardò attorno.

-Ma lei. . .-
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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