Capitolo 37 |Sangue agli occhi|

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-Shiro!! Youta!! Aprite la porta per favore!- Shiro aprì gli occhi e notò il lentigginoso con la testa sopra al suo petto, stava dormendo così beatamente che quasi si sentì in colpa a svegliarlo, lo sfiorò su una guancia così che aprì gli occhi, sorrise nel sentirlo così delicato, poi si accorse che qualcuno continuava a battere sulla porta, si alzò di scatto per andare a controllare e non appena spalancò l'entrata vide Riku senza la sua solita fascia alla testa che si affrettò ad entrare nella stanza.

-Riku?! Cosa succede!?- Domandò agitato.

-Dovete correre di sotto, adesso!- Gridò spazientito prima di dirigersi subito al piano terra. I due si guardarono agitati, poi lo seguirono, Youta iniziò ad avere paura, tutta quella fretta e quel nervosismo che intuì attraverso lo sguardo del ragazzo gli misero pressione, Shiro invece sembrò più calmo ma ugualmente confuso, quando d'improvviso sentì odore di sangue.

-Y-Youta. . . Ne è parecchio. . .- Il giovane si voltò e notò un luccichio nei suoi occhi sofferenti, il bianco si tenne aggrappato alla parete e la sua mano ruppe un pezzo di muro.

-S-Shiro. . . Cosa. . .- Il lentigginoso ricordò alcune delle frasi che lesse al computer riguardo il marchio del lupo e sgranò gli occhi. -È il sangue!?- Pensò. -Shiro forse hanno bisogno di noi, puoi resistere per pochi minuti!?- Il bianco annuì con il sudore sulla pelle e avanzò cercando di mantenere la calma.

-Fatelo stare fermo!!!- Urlò Kota. Youta e Shiro s'immobilizzarono non appena videro il corpo di Satoshi a terra, aveva le convulsioni e tentava di dimenarsi e di liberarsi dalla stretta dei compagni, dai suoi occhi usciva così tanto sangue che sembrarono lacrime rosse ma furono coperti con la fascia di Riku.

-Lasciatemi!- Urlò a squarciagola. Il professore vide la presenza dei due e alzò una mano in aria con all'interno qualcosa di ignoto.

-Shiro afferrala e inietta il liquido nel suo corpo!!- Urlò. Ishida lanciò una siringa verso il bianco che l'afferrò subito, esitò qualche istante ma poi corse verso il corpo del compagno e fece come ordinato. Satoshi urlò dal dolore ma dopo pochi secondi si addormentò in un sonno pesante, i compagni rimasero inginocchio, spaventati e pieni di terrore per ciò che successe. Il professore si diresse verso il bianco e gli diede una pacca sulla spalla. -Grazie, sapevo che non avresti avuto problemi ad agire- il bianco spostò la sua mano e lo guardò nervoso.

-Cos'è successo qui e perché ho dovuto farlo? Pensavo che io ed il piccoletto fossimo in punizione- Youta si avvicinò titubante a Shiro.

-Siete ancora in punizione, però i tuoi amici non sono riusciti a dargli il liquido mentre io lo dovevo assolutamente tenere fermo, durante la nostra tentata cattura. . .- Il prof. non riuscì a finire di parlare che Riku iniziò ad urlare.

-È una sciocchezza!! Noi ci siamo iscritti in questa scuola per sopravvivere contro i lupi e non per morire!!- Ishida toccò il petto del ragazzo che sbatté subito contro la parete della sala.

-Adesso calmiamoci!! Il vostro amico non è morto!- Ishida tornò con lo sguardo su Shiro, Youta si posizionò dietro la schiena del bianco, era terrorizzato. -ne avevamo catturato uno, un licantropo dal mantello grigio. . . Tuttavia Satoshi stava usando sconsideratamente il suo potere e oggi si vedono gli effetti negativi. Lo abbiamo portato qui in cerca di cure ma non ve n'erano quindi ho usato una siringa con del liquido tranquillizzante, in verità ne avevo portate un po' dal laboratorio della Han Okami per Orochi, ma a quanto pare sembrano essere servite più a lui- Satoshi non si mosse da terra, fu come paralizzato ad occhi chiusi, il sangue si bloccò.

-Ha usato per troppo tempo i suoi laser. . . Prima aveva gridato di non vederci più. . .- Disse tremante Izumi. Shiro afferrò immediatamente la maglia del professore e alzò il tono di voce.

-Voi siete responsabili di farci rimanere sani e in vita per farci diventare degli uccisori di licantropi, non di usarci come cavie!!- Gridò adirato. Ishida gli toccò lo stomaco con entrambe le mani, il colpo fu così forte da scaraventare il bianco al di là del muro. La signora dietro al bancone guardò la scena allibita, il professore ricambiò lo sguardo.

-Non si preoccupi, pagherò ogni danno- disse calmo. Youta corse da Shiro e lo vide rialzarsi inerme, il più fragile si bloccò per un'istante, lo sguardo di Shiro diventò un ghigno perfido come se avesse voluto continuare il combattimento mentre i suoi occhi azzurri s'illuminarono leggermente. Il lentigginoso ebbe timore ma cercò di non pensarci e toccò le guance del bianco per girargli il viso verso di sé.

-Guardami Shiro! Ehi, ti senti bene!? Non continuare per favore. . .- Shiro notò del tremore in quella voce, guardò il suo sguardo terrorizzato e percepì la sua paura, il professore vide ogni cosa e si avvicinò.

-Voi avete firmato un contratto, non potrete ribellarvi e dovrete fare ciò che vi diremo noi. Non è la prima volta che ti scaravento via Shiro, mi dispiace doverlo fare ma se non seguirete ciò che vi verrà richiesto io ho l'autorizzazione anche ad uccidervi se necessario, sono un'insegnante ma anche un cacciatore di licantropi e so fare il mio lavoro, non dovete ostacolarmi in nessun modo- lo sguardo del prof. fu severo ma quello di Shiro altrettanto, Youta lo notò bene ma non disse più nulla. Satoshi fu portato nell'infermeria mentre il resto dei compagni tornò nelle loro stanze, nervosi e stanchi di quella situazione. Ishida andò vicino al ragazzo ormai cieco e dopo averlo fissato per qualche minuto iniziò a piangere. -Perdonami- disse singhiozzante anche se il giovane era ancora sotto l'effetto del liquido.

Youta tentò di calmare Shiro nella loro stanza ma il bianco continuò ad andare avanti e indietro, era furioso. -Shiro puoi calmarti per favore!? So che ti ha fatto male ma non ha senso piangere sul latte versato adesso!- Il bianco si affacciò alla finestra e sbatté le mani sul davanzale.

-Non mi ha fatto male!! Mi fa solo incazzare!- Gridò. Youta gli si avvicinò e tentò di abbracciarlo da dietro ma venne subito spinto via da Shiro che senza farlo apposta usò una forza spropositata, Youta cadde sopra al suo letto e ci rimase, l'altro lo guardò e si calmò subito a causa degli immediati sensi di colpa. -Ecco cosa vuol dire starmi vicino, e dire che mi stavo controllando. . . Ho bisogno di uscire- Youta sgranò gli occhi e gli andò incontro.

-No fermo! Non mi hai fatto male ed è stata colpa mia! Non avevo pensato. . .- Fu interrotto.

-Non provare a darti la colpa, diamine lo odio. . . Non ti sei fatto male solo perché dietro di te c'era il mio letto, ora lasciami da solo- Shiro uscì dalla finestra e si allontanò dall'albergo senza essere visto da nessuno, il lentigginoso si lasciò scappare qualche lacrima di tristezza consapevole di non poterlo seguire.
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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