Capitolo 92 |Insicurezze|

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Passarono ore, i tre arrivarono alle montagne, era buio e non pioveva  ma l'aria fu decisamente più fresca, Youta dormì sulla schiena di Shiro che lo tenne bene per non rischiare di farlo cadere all'indietro, Yui restò avanti fino a scorgere l'entrata dell'hotel, le luci accese mostravano la presenza di Yuzuki e dunque senza pensarci troppo entrarono, non appena suonò il campanello della porta la ragazza all'interno della struttura si fece trovare con le mani dentro al suo sacchetto di snack alla carne e con imbarazzo sorrise.  -Non pensavo di rivedervi così presto! Dov'è il resto della classe?-

-Siamo solo in tre- Yuzuki guardò Youta dormire, poi notò che dietro di loro effettivamente non c'era nessuno e nemmeno un pullman, dunque capì.

-Sei come noi non è vero?- La ragazza sorrise.

-Avete bisogno di aiuto vero?- Domandò poi.

-Vogliamo unirci ad un branco, sappiamo che ce ne sono parecchi qui su queste montagne e so per certo che tu fai parte di uno di questi, difficile trovare un lupo solitario quassù- Yuzuki continuò a sorridere e diede ai giovani due chiavi per due stanze.

-Per ora dormite qui, visto che è tardi e che disturbare ora sarebbe davvero maleducato vi dò queste due stanze, domani vi presenterò al mio branco e vedremo se vi accetteranno, se volete mangiare qualcosa sapete dov'è la cucina- la ragazza se ne andò ma prima di potersi dirigere alla cucina Yui la fermò notando che molte delle chiavi per le camere non c'erano.

-Ci sono degli ospiti?-

-Per l'appunto il mio branco- Shiro e Yui sgranarono gli occhi capendo di non essere soli ma cercarono di mantenere la tranquillità perché fiduciosi di Yuzuki, inoltre la ragazza non mentiva e questo lo poterono accertare. Quella stessa notte Youta si svegliò nella stessa stanza in cui si trovò mesi prima per trovare Shiro, l'hotel era carino ma troppo isolato per lui e quando guardò fuori dalla finestra vide il nero più totale, però si rincuorò ad avere Shiro sotto alle coperte che dormiva, avrebbe voluto saltargli addosso come sempre ma si trattenne perché amava davvero vederlo dormire, di solito era sempre lui a svegliarsi con gli occhi del bianco che lo guardavano, pertanto non ci volle molto e dopo che Youta si allontanò dalla finestra si accorse di averlo svegliato.

-Scusa. . . Non volevo- disse timido, Shiro lo guardò confuso.

-Come ti senti?- Il lentigginoso si sorprese per quella domanda perché nella norma Shiro percepiva ogni cosa, però il chiederglielo direttamente lo intenerì.

-Sono un po' spaventato e a volte la mia ansia prende il sopravvento, scusami-

-Non devi chiedermi scusa, io non sono arrabbiato con te-

-Lo so, il fatto è che penso di essere un impiccio. . . È per colpa mia se ci troviamo in questa situazione ora-

-Non lo è, ci troviamo in questa situazione perché io e Yui ci siamo infiltrati nella scuola senza pensare alle conseguenze, ci siamo affezionati e ora ne paghiamo il prezzo-

-Io ho insistito a volerti stare vicino. . .-

-Ed io l'ho accettato, Youta non è la nostra relazione il problema, lo sai vero?-

-Hai ragione. . . Sono io- Shiro si alzò velocemente dal materasso per prenderlo in braccio e tenerlo immobile con le spalle al muro, il giovane arrossì sentendo il corpo di Shiro così schiacciato verso il suo.

-Da quanto pensi che il problema di tutti sei tu?-

-D-da sempre. . . Io non ho mai avuto amici e nemmeno fidanzate o fidanzati, ho perso la mia famiglia e l'unica ad essermi rimasta è mia nonna che non vedo da tanto tempo, ogni volta che sono presente combino un guaio e ci rimettono persone come te o come Hayato, tutte le cose utili che potevo fare erano apparse con una siringa e ora scomparse ugualmente. . . A volte mi chiedo che senso ha per me continuare- tutte quelle parole gliele disse guardandolo dritto negli occhi, non mentiva e non esagerava, Shiro sentì tutte quelle sensazioni sulla propria pelle e quando vide quegli occhi arancioni lucidi e pieni di lacrime trattenute lo baciò sulle labbra delicatamente, poi si allontanò poco con il capo e lo guardò nuovamente negli occhi.

-Ogni sensazione che mi dici la sento nel mio cuore come se fosse un'arma a doppio taglio, hai così paura e sei così sicuro di essere un peso per gli altri che non ti rendi conto invece di quanto sei importante per ognuna delle persone a cui tieni, non importa se non hai avuto alcun tipo di relazione in passato perché quello che conta è il presente e attualmente tua nonna ti ama, io ti amo, Hayato nonostante tutte le cose che ti aveva detto nella sua stanza ha gridato per te quando ti stavano per fare male come anche molti dei nostri compagni, il tuo potere era stupendo e grazie ad esso io sono ancora qui per parlarti, ma sbagli se credi che la guarigione provenga dalle siringhe, quella proviene dal cuore e tu ne hai uno enorme piccoletto- Youta non riuscì a dire nulla, lo guardò sorpreso come se non si aspettasse un commento del genere in quel momento e arrossì lievemente. -Se hai bisogno di tutte queste rassicurazioni sappi che io non smetterò mai di fartele, anche se non sono molto bravo in tema o se devo sgridarti ogni volta, devi capire che sei speciale ad ogni costo perché è questo che sei, per me e per altri- Pensò tornando poi con le labbra sulle sue. -Adesso però che ne dici di addormentarci e prepararci così per domani? Qualcosa mi dice che la giornata sarà lunga- Youta annuì e si lasciò trasportare sopra al materasso del licantropo, entrambi si misero sotto le coperte e si abbracciarono aspettando il nuovo giorno con il cuore in gola.
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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