Capitolo 69 |Rincontrarsi|

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Fu una notte turbolenta, la tempesta si abbatté su quell'edificio già vecchio, i ragazzi restarono nelle proprie camere e attesero la tranquillità, alcuni di loro andarono dal professore per convincerlo a continuare le indagini ma non ci riuscirono in quanto la pioggia continuava a cadere violenta, da li a poco si sarebbe trasformata in dei veri e propri chicchi di ghiaccio e dunque in una forte grandine. Hayato e Youta restarono nella loro stanza in quei due letti freddi, in parte le coperte li coprivano ma non era abbastanza per scaldare i loro animi, Hayato soffriva a causa della morte di Daiki e solo quel cuscino poteva sentire bene il suo dolore, Youta invece soffriva perché gli mancava Shiro, colui che riuscì a colmare quel vuoto che si portava da troppo tempo, era così difficile proseguire senza la sua presenza. Il lentigginoso notò Hayato affogare le lacrime in quel cuscino, avrebbe voluto dirgli qualcosa ma non ne ebbe il coraggio. -Non voglio rischiare di fare peggio. . .- Pensò.

Divenne giorno e così la pioggia cessò, quella notte fu devastante, tutti i ragazzi si svegliarono infreddoliti e fuori vi erano ancora le gocce dell'acquazzone che si vedevano a metri di distanza sulle piante che circondavano l'edificio. -È il momento- disse Hayato già pronto per uscire, Youta lo osservò bene, gli parve essere sereno ma infondo sapeva fosse una maschera. Tutti i ragazzi andarono nell'atrio dove incontrarono il professore parlare con la receptionist.

-Prof. siamo pronti!- Esclamò Kota, Ishida si girò verso i ragazzi, quasi perplesso di quell'iniziativa.

-Ragazzi mi dispiace. . . Ma penso che Shiro, dopo l'acquazzone che ha fatto ieri notte, se ne sia andato- Youta sgranò gli occhi.

-Cioè non siamo più sicuri che si trovi qui in questa montagna!?- Urlò Hayato. Il professore si alzò dalla sedia e si avvicinò alla classe.

-Senza un riparo non penso sarebbe sopravvissuto con il troppo freddo, dovremo tornare al pullman e lo cercheremo una volta tornati nella scuola, con la squadra dei ricercatori speciali. . . Non possiamo fare più nulla- Youta strinse i pugni.

-Noi vogliamo cercarlo ugualmente!!!- Urlò Kazuya.

-Abbiamo fatto tutta questa strada per cosa altrimenti!?- Aggiunse Yui, Ishida sbatté un pugno al muro e così ebbe silenzio.

-Non importa!! Non voglio rischiare le vostre vite in questo posto isolato per un ragazzo che di voi non se n'è importato affatto!! Avete un vincolo, rispettatelo e basta!!- Il professore gridò così tanto che fece allontanare la ragazza, la classe restò immobile con gli sguardi puntati su quella persona così frustrata e debole, perché è questo che pensarono gli alunni, Ishida era troppo debole. Youta corse velocemente fuori dall'edificio, i suoi compagni lo guardarono allibiti ma subito dopo decisero di seguirlo per evitare di perderlo, tuttavia Ishida tentò di fermarlo ma non ci riuscì, bloccò la porta d'ingresso agli altri ragazzi e non si tolse dall'entrata.

-Youta! Lo dobbiamo seguire!!- Gridò Shota.

-Non vi lascerò uscire, il vostro compagno sarà punito severamente per questa disobbedienza!!- Orochi si posizionò di fronte al professore.

-Lasciaci passare- disse secco, Ishida capì che il blu stava per perdere il controllo e si preparò ad un eventuale combattimento. Nel frattempo Youta corse con tutte le sue forze al di fuori dell'area hotel e si diresse nel bosco.

-So che sei ancora qui, un licantropo non soffre per la temperatura, sento che tu sei ancora nei paraggi Shiro. . . Lo sento, non capisco come ma lo so e basta, non ti spaventi per una semplice pioggia e anzi, forse potresti averla creata proprio tu. . . Non posso tornare indietro, non adesso, non posso allontanarmi ancora e ancora. . . Non da te- il lentigginoso scivolò presto su delle foglie bagnate e cadde lungo una rupe, fu sfortunato in quanto non riuscì a trovare appigli che lo avrebbero potuto fermare sulla discesa, continuò a scivolare, ebbe il cuore in gola ma quando arrivò alla fine della collinetta notò poco più distante, coperta dagli alberi, una casetta in legno, anch'essa dall'aspetto molto vecchio. Youta si rialzò traballante, era ferito ad una gamba ma grazie al suo potere riuscì a guarire all'istante, dopodiché si diresse a controllare quella casetta sperduta, gli mise un po' di ansia ma cercò di gestirla, la possibilità di trovare Shiro in quell'edificio gli diede coraggio. Youta entrò nella struttura e notò che era arredata con degli aggeggi molto vecchi, un divano disfatto, rotto e disordine ovunque, aveva un ampio salotto cucina e poi sopra trovò un bagno e la camera che possedeva il minimo indispensabile per vivere ma fu tutto ridotto male, tuttavia anche se notò che la dimora era abitata, lì dentro non vide nessuno. Uscì dalla casa, capì che là dentro poteva viverci Shiro ma non era sicuro che fosse proprio lui fino a quando non lo vide proprio dinanzi a sé. -S-Shiro. . .- Pronunciò a voce bassa. Il bianco lo guardò con sguardo freddo, come se gli desse fastidio la sua presenza. -Shiro quindi tu. . . Tu abiti qui non è vero? Quella casa nel bosco che mi dicesti. . . È proprio questa non è vero!? È così vecchia. . . Sentivo di poterti trov. . .- Youta non riuscì a continuare la frase che un pugno nello stomaco lo fece schiantare sopra le mura di quell'edificio, cadde a terra e si mise le mani attorno alla pancia, poi alzò gli occhi lucidi verso il bianco. -C-cosa. . .-

-Devi andartene e non tornare mai più- a quelle parole Youta si arrabbiò ma non riuscì a dimostrarlo perché Shiro non perse tempo a sferrargli un calcio e a farlo volare contro il tronco di un'albero.

-Ahi!!- Gridò non appena ricevette la botta.

-Con me sarai solo infelice, non potrò darti nulla di ciò che meriti- il lentigginoso sgranò gli occhi, poi vide Shiro correre verso di sé con un altro calcio pronto a colpirlo, tuttavia il giovane si rialzò e lo schivò, Shiro finì per colpire il tronco che però non si fece quasi alcun danno se non una parte di resina che fu scaraventata a terra.

-È qui tutta la classe, siamo venuti per portarti indietro!!- Gridò Youta. Shiro cercò di colpirlo ancora ma il lentigginoso schivò anche quel pugno. -Non essere idiota! Devi tornare perché hai firmato un contratto! Ti stanno cercando tutti!!!- Shiro riuscì a raggiungere il petto del ragazzo che trascinò a terra a causa della forte spinta, tuttavia restò seduto su quel pavimento e poi si rialzò subito. -Lo so che ti stai trattenendo stupido!! Io però non sono più la stessa persona di pochi mesi fa!!- Shiro lo scaraventò con un calcio su un altro albero, questa volta lo colpì più forte e quindi il lentigginoso sanguinò dal naso, ma la ferita fu subito rimarginata, Shiro sgranò gli occhi e restò immobile a guardare il processo di guarigione. -Quindi hai scelto di voler combattere!? Allora andiamo, combatti lupetto!!-
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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