Capitolo 25 |Stato Berserk|

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-Perchè è scappato così? Forse lui non voleva davvero fare tutto ciò??- Youta si toccò il collo e restò scioccato per un'attimo, le ferite sparirono. Il lentigginoso si diresse verso il pullman con i mille pensieri fra la testa, fino a quando riuscì a trovare uno spiraglio. -Shiro non è umano. . . La siringa non può avergli dato tutti questi poteri, ma q-quei denti. . . ?- Youta salì sul pullman e mentre andò a sedersi vicino ad Aito che lo aspettava, guardò Shiro nel sedile affianco, improvvisamente gli sembrò di essere in una di quelle scene a rallentatore dove si rese conto della realtà delle cose, una realtà ben diversa da ciò che immaginava. -Non può essere un vampiro, i vampiri sono freddi mentre lui è caldo quasi come il fuoco- Youta continuò a guardare con la coda degli occhi il profilo di Shiro, ebbe dei brividi diversi a quelli che provò poco prima, erano brividi di terrore. -Lui è sempre nel posto giusto al momento giusto, riesce sempre a leggere i miei pensieri e ha una forza disumana. . .- Gli occhi di ghiaccio del bianco si spostarono lentamente verso quelli arancioni, i due restarono a fissarsi per pochissimi istanti che però parvero minuti. -È misterioso e non parla mai di sé, sembra essere perfetto sotto ogni punto di vista, ha i denti affilati come quelli dei lupi. . .- Shiro guardò Youta come se scioccato, spostandosi mostrò il suo intero volto inconsciamente la guancia guarita completamente. -Le sue ferite si rimarginano. . . E inoltre. . . Il licantropo che vidi io quella notte aveva il pelo bianco e gli occhi azzurri come il ghiaccio. . . Shiro è il licantropo!?- Il giovane vide nero, cadde a terra e si sentì un improvviso silenzio.

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-C-cosa succede?- Pronunciò balbettante senza ricevere risposta, Aito gli si avvicinò preoccupata e parlò ma il giovane non riuscì a sentire nulla.

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-Ragazzi siamo arrivati a destinazione!!- La voce del prof. svegliò tutti i compagni addormentati sul pullman, compreso il lentigginoso che saltò dallo spavento. -Youta svegliati forza, dobbiamo entrare velocemente nell'albergo e iniziare con le indagini- il giovane si guardò attorno e non vide quasi più nessuno nel pullman a parte Kota e Kazuya che scesero velocemente dall'autobus, molto probabilmente si erano appena svegliati.

-Cos'è successo!?!- Domandò agitato. Ishida lo guardò con curiosità.

-Ti senti bene ragazzo? Stavi solo dormendo, ora vieni- il lentigginoso si passò una mano per il volto.

-Può essere? Tutto ciò che ho visto faceva solo parte di un sogno!?- Pensò mentre scese dal pullman. Si guardò attorno, sicuramente non si trovavano ancora a Kyoto, quel luogo era molto più tranquillo, ottimo per compiere atti di vandalismo o peggio, senza nemmeno essere visti. L'albergo era formato da tre piani ed era enorme ma alquanto vecchio, al piano terra c'era tutto ciò che serviva per rifornirsi e svagarsi mentre gli altri due piani erano i dormitori, quindi Youta sarebbe dovuto andare al secondo piano assieme al suo compagno di stanza che non poteva cambiare. Il lentigginoso entrò nell'albergo dove trovò tutti i suoi compagni riuniti.

-Questo posto è una stamberga!- Urlò Eita. Hakaku tentò di schiaffeggiarlo ma il biondo si mise a correre e schivare tutti i suoi letali attacchi. Hideaki scoppiò a ridere mentre guardò Itsuki divertito da tutto quell'improvviso trambusto, improvvisamente arrivò il padrone dell'albergo che salutò gli invitati.

-Siete i benvenuti!! Visto che passerete tutte e cinque le notti in questo posto vi preghiamo di avere un comportamento maturo e di non fare baldoria in questa struttura, noi siamo felici di potervi ospitare e saremo lieti di avere la vostra presenza in questo luogo, ora andate pure a sistemarvi, io parlerò con il vostro professore- Il capo albergo si avvicinò al prof. e iniziarono a consultarsi. Youta si guardò attorno ma non vide Shiro, quando improvvisamente Aito si mostrò avanti ai suoi occhi così di soppiatto.

-Ehi Aito!! Mi hai spaventato!- La ragazza si mise a ridere.

-E dai, volevo farti uno scherzetto!! Stai cercando qualcuno per caso??- Youta la osservò.

-S-si, la mia faccia parla così tanto??- Disse con disagio.

-Diciamo che ci arriverebbe chiunque, stai chiaramente cercando Shiro, si trova già nella vostra stanza, prima sembrava turbato a causa del tuo svenimento improvviso- il giovane sbarrò gli occhi.

-I-il mio svenimento improvviso?!? Cosa intendi dire!?-

-Come, nessuno te lo ha detto? Sei svenuto improvvisamente mentre tu e il tuo compagno vi guardavate negli occhi, sei stato colpito anche tu dalla sua bellezza divina?- Aito continuò a ridere mentre Youta rifletté su ciò che apprese. -Ti senti bene Youta? Non preoccuparti, la tua testa non ha avuto nessun tipo di danno. . . Shiro ti aveva afferrato in tempo per poi metterti vicino a lui- Youta sentì il cuore battere all'improvviso.

-Effettivamente non ci avevo fatto caso ma prima, in pullman, non stavo nel sedile di fianco ad Aito. . .- Pensò. -Io sto bene ma. . . Ma forse Shiro ha detto qualcosa!? Cioè su ciò che è accaduto intendo!- La ragazza mosse il capo.

-Non ha detto una parola- rispose.

-Okay, g-grazie per avermi detto tutto questo. . . Ora andrò nella stanza- Youta camminò velocemente verso le scale ma fu fermato dalla ragazza dagli occhi ambrati.

-Youta ti vedo abbastanza strano, sicuro di stare bene?- Il lentigginoso ci pensò un'attimo e poi guardò la ragazza con un sorriso rassicurante.

-Non preoccuparti, sto benissimo. . . Grazie davvero!- Avanzò mentre Aito continuò a guardarlo stranita. Youta arrivò alla camera numero quattro, ovvero la stanza in cui avrebbe dovuto dormire con Shiro, appoggiò una mano sulla maniglia di quella porta ma aspettò ad aprire. -E se non volesse avere a che fare con me?? Se tutto ciò che avevo sognato in verità non era un sogno??- Pensò prima di farsi coraggio ed entrare. -Shiro!?- Il giovane non vide anima viva, tuttavia notò la finestra aperta. -Siamo al primo piano di un'edificio. . . Se fosse stato umano non sarebbe saltato giù da qui!- Pensò correndo ad affacciarsi e vedendo un prato verde enorme all'ingiù della struttura.

Il ragazzo vide poi una scrivania con sopra un computer, quindi ne approfittò e lo utilizzò per fare delle ricerche, lui sapeva utilizzare il computer perché lo vide fare spesso dagli altri alla scuola media ma non poté mai toccarli e a casa non ne possedeva uno. su Google digitò "informazioni sui licantropi" ma ogni cosa che uscì non fu in più rispetto a ciò che già sapeva, effettivamente se si sarebbe conosciuto di più su quegli esseri non sarebbe stata creata la Han Okami e non avrebbero scelto dei ragazzi con dei poteri soprannaturali per poterli sconfiggere e indagare su tutto. Il giovane però notò alcune riflessioni sui licantropi che andavano a confermare i suoi dubbi su Shiro, tuttavia ci fu una notizia che lo fece saltare dalla sedia.

"Il marchio dei licantropi" Youta lesse attentamente le scritte di quel sito ed ebbe ulteriori brividi. "Il marchio dei licantropi viene effettuato quando il mostro sotto forma di umano morde qualunque parte del corpo di una persona prescelta, solitamente un qualcuno di speciale per la bestia, questo forma dopo solo un giorno un marchio proprio nella zona morsa che indica la possessione di quella persona che non potrà stare con nessun'altro se non con il mostro. Il marchio non sparirà e non potrà cambiare o modificare, provoca un dolore allucinante alla vittima che potrebbe portare alla morte in casi estremi. Tuttavia chi possiede il marchio è al sicuro dalle bestie di altri gruppi che, secondo la legge del branco, non potranno attaccare la persona marchiata, tantomeno tentare di marchiarla a loro volta, altrimenti in base alle loro svariate regole di cui non abbiamo ancora del tutto conoscenza, chi le infrange muore. Solitamente è la bestia a scegliere quando mordere o meno, ma la presenza di sangue sulla zona potrebbe portare a uno stato di berserk, dove il mostro non riuscirà a trattenersi".

Youta spense il computer e restò immobile sulla sedia, ripensò a ciò che successe nei bagni, a ciò che poteva fargli Shiro. -Però le sue parole prima di andarsene. . . "Non posso farlo". . .- Youta si alzò e corse fuori dall'edificio senza farsi vedere dagli altri per cercare il ragazzo dagli occhi di ghiaccio, colui che forse, era il licantropo di cui tutti avevano paura nella città di Kyoto. . .

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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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