Capitolo 12 |Strano legame|

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La bestia dietro al ragazzo saltò e riuscì a stracciargli le vesti scolastiche, provocò inoltre quattro tagli profondi sulla sua schiena, questo portò Youta a gridare dal dolore mentre cadde a terra terrorizzato. -Aiuto! Vi prego aiutatemi!!- restò immobile con la faccia sul pavimento, non ebbe il coraggio di guardare il volto dei due lupi famelici, sentiva solo le loro ringhia, quando poi decise di girarsi per affrontare il suo destino, vide una delle bestie pronta a morderlo, dunque un'ondata di paura e terrore fecero tremare nuovamente il ragazzo che non riuscì a spostarsi, quando improvvisamente. . .

Davanti a sé trovò Kaze Shiro senza la camicia, che tirò un pugno alla belva che stava per attaccare, successivamente passò all'altra. Youta guardò incredulo la scena, i lupi attaccarono Shiro, che semplicemente con dei pugni, riuscì a farli indietreggiare e piegare ai suoi piedi. Dopo qualche minuto i lupi prostravano a terra senza forze, mentre Shiro restò in piedi davanti al ragazzo, senza alcun graffio. -Kaze. . . Shiro. . .- Pronunciò debole Youta. Il ragazzo dai capelli bianchi lo guardò con la coda dell'occhio, non aveva più quello sguardo indifferente, bensì uno che, nonostante mettesse i brividi, era pur sempre normale in quella situazione, Shiro era visibilmente adirato e confuso.

-Cosa diavolo ci fai qui?! Mi stavi seguendo!?- Gli disse con voce infastidita. Youta rimase immobile a terra, effettivamente lo stava facendo, ma come poteva dirgli il perché se neanche lui lo aveva ben capito? -Ascoltami bene, Yuta, Youta o come cazzo ti chiami, io non voglio avere niente a che fare con te, quindi ti chiedo ancora gentilmente, di lasciarmi in pace e di non intrometterti nella mia vita, chiaro!?- Youta sentì improvvisamente la voglia di voler piangere, ma non riuscì a farlo, l'unica cosa che disse prima di svenire fu una semplice parola, forse così banale da riuscire a stupire Shiro.

-G-grazie. . .- Il giovane dagli occhi di ghiaccio lo afferrò dalla parte avanti della divisa per evitare di fargli sbattere la testa, subito dopo si accorse della schiena del ragazzo, rimase in silenzio a guardare le ferite che si procurò tendando di trovare lui, questo lo fece sentire un po' dalla parte del torto ed in colpa per avergli urlato in faccia proprio in quel momento. Lo prese in braccio e lo trasportò con l'intento di portarlo al sicuro, nel mentre che lo ebbe fra le braccia non poté non notare il volto del ragazzo, per un secondo gli sembrò di guardare un angelo. Il suo viso era morbido e liscio, aveva una carnagione abbastanza chiara, le lentiggini leggermente rossastre erano carine da vedere e quei capelli, anche se spettinati, gli stavano molto bene.

Appena arrivò nella classe, notò che tutti i ragazzi stavano cercando i due, il prof. lo vide immediatamente e gli corse incontro. -Per l'amor del cielo, cos'è successo!!?- Fu una lunga giornata.

Arrivò la notte e Youta si risvegliò nel suo letto, vide tutto nero e questo gli diede soggezione, accese il lume sopra al suo comodino e si guardò attorno, ma gli vennero i brividi non appena vide Shiro seduto nel letto di fianco al suo che lo fissava, Youta si alzò di scatto ma si fece male a causa delle ferite e dalla sua bocca uscì un lamento involontario per il dolore. -Devi fare piano altrimenti le cure non serviranno a nulla- disse freddo Kaze. Youta si toccò il retro della schiena e sentì tutte le fasciature.

-C-cos'è successo?- Chiese il più dolcemente possibile, Shiro stette in silenzio per un'attimo e poi parlò.

-Sei svenuto e ti ho portato dagli altri, niente di che. . . Il prof. ti ha trasportato subito nella sala delle guarigioni e lì qualche dottore ti ha curato, fine- Youta lo guardò come se volesse ringraziarlo con lo sguardo. Shiro se ne accorse e si infilò sotto alle coperte girato dalla parte opposta. -Spegni quella luce e dormi, altrimenti domani non riuscirai nemmeno ad alzarti dal letto- il ragazzo avrebbe voluto ottenere una conversazione normale con il suo coinquilino, però scelse comunque di spegnere la luce, tuttavia ricordò benissimo ciò che successe quel giorno e dunque una domanda gli venne spontanea.

-Shiro. . . Cos'erano quei lupi??- Chiese poi.

-Erano dei semplici robot, non avere paura di ogni santa cosa, avevi azionato il pulsante due volte e ti erano usciti i due lupi, era una prova di simulazione con i licantropi, però è normale che nessuno di voi è preparato a questo, figurati tu che non hai nemmeno nessun potere, non potevi fare nulla. Anzi si, potevi seguire la lezione come tutti gli altri ed invece hai preferito inseguire me, magari la prossima volta non lo farai- Youta si rannicchiò sotto le coperte mentre continuò a guardare le spalle di Shiro, percepì del fastidio provenire da quelle parole ma intuì anche di averlo spaventato, almeno un po'.

-Grazie per avermi salvato- disse delicato.

-Senti. . . Non ringraziarmi, se vuoi essere mio amico hai sbagliato persona quindi anche se ti ho salvato vorrei non pensassi che ora siamo amici, chiaro? Perché non lo siamo affatto, io non sono venuto qui per fare amicizia con gli altri ma per raggiungere il mio obbiettivo, siamo coinquilini d'accordo? Ma niente di più, anzi, mi devi un favore-

-Shiro. . .- Il ragazzo dai capelli bianchi si girò infastidito a guardarlo, ma non disse niente appena si accorse che il lentigginoso si era addormentato, eppure in quel momento sentì una strana sensazione nei confronti di Youta, nonostante tutto ciò che gli disse.
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Kiraenjeru |Mystery of the Night| (In revisione)​
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