SangiovanniSono ormai più di tre mesi che entrare in questa maledetta stanza per me è come vivere una cazzo di tortura e seppur il mio unico desiderio in questo momento sarebbe quello di scappar via, non posso lasciarla da sola.
Devo starle vicino.Vedere Mary bloccata a letto, incapace di muoversi e incapace di continuare a vivere come ogni ragazza normale la sua età, mi provoca un dolore così profondo da lacerarmi dentro.
Odio, repulsione e schifo questo è esattamente quello che provo per il resto del mondo e verso in particolar modo quella persona che ha rovinato la vita di mia cugina.«Gio, sei venuto» esclama quasi sorpresa Mary non appena varco la porta di camera sua.
«ovvio. Avevi dubbi?» le domando retoricamente avvicinandomi al suo letto, sedendomi poi al suo fianco, iniziando ad accarezzarle i capelli.
«mi avevi detto che eri impegnato»
«si era così, ma lo sai che per te mi libererò sempre. Allora che succede?»
«i soliti incubi» sussurra scrollando le spalle e portandosi le mani davanti al viso per asciugarsi alcune lacrime che le sono scese sulle guance.
«prima o poi passeranno»
«lo dici per farmi star meglio o perché ci credi davvero?»
«lo dico perché sono convinto che starai meglio. Ci vuole solo un po' di tempo»
«sono passati già tre mesi Gio»
«esatto, sono pochi. Anzi dovresti essere fiera di tutti i progressi che hai in fatto fino ad ora»
«non lo so... Mi sento così frustata a volte»
«tornerai a camminare Mary. L'ha detto pure il medico, ci vorrà tanta fisioterapia però ce la farai»
«il dottore ha detto che ci sono delle possibilità, non che è una certezza»
«ei dove è finita la mia cuginetta? Quella forte e determinata che non si arrende mai?»
«è un po' stanca... Mi sento sola. Sono sempre chiusa in casa o in biblioteca a studiare. Nemmeno a scuola sto venendo perché mamma ha paura. Ti sembra normale?»
«è spaventata. Forse non ti rendi conto di quello che è successo»
«certo che me ne rendo conto! Ma non può rinchiudermi in casa per sempre. Mi sento Raperonzolo cazzo»
«mhh non so, non sei né bionda ne con i capelli lunghi lunghi»
«smettila di prendermi in giro stronzo. Allora raccontami un po', come va a scuola?»
«bene»
«e Dennis?»
«cosa?»
«lui come sta?»
«perché ti interessa?»
«è solo per fare due chiacchiere. Mamma mia sei peggio di papà Gio... E comunque cosa stavi facendo questa sera?»
«oh ero in studio»
«a registrare?»
«qualcosa del genere»
«c'entra una ragazza per caso?»
«cosa? No. Perché?»
«boh sei più evasivo del solito»
«ti stai facendo mille film mentali Mary»
«perché mi dai la sensazione di star mentendo?»
«perché è l'una di notte e devi andare a dormire»
«antipatico»
«avanti chiudi gli occhi. Io resto qui finché non ti riaddormenti»
«l'altro giorno in biblioteca ho conosciuto una ragazza, sai?»
«si? Bene»
«è nuova. Mi ha detto che si è trasferita da poco qui a Vicenza»
«e come si chiama?»
«Giulia»
«cazzo»
«cosa?»
«no nulla.»
«Giovanni Pietro Damian!»
«che c'è?»
«l'hai conosciuta anche tu?»
«può essere»
«beh è stata davvero gentile, forse le scriverò per rivederci, almeno che voglia scriverle tu al posto mio...»
«e perché dovrei?»
«perché ti è partito il tic alle mani e solitamente questo ti viene solo quando sei agitato. E qualcosa mi fa pensare che c'entra proprio questa ragazza»
«buonanotte Mary»
«vaffanculo! Guarda che lo scoprirò quello che mi stai nascondendo»Quando poco dopo rientro a casa, le luci spente e il silenzio tombale che mi circonda, mi fa comprendere subito come mamma e papà stiano dormendo già da un pezzo e così cercando di non far troppo rumore, appoggio le chiavi della macchina sul tavolino, per poi dirigermi verso la mia stanza.
Sono passate diverse ore ormai da quando ho accompagnato Giulia a casa sua dopo aver letteralmente perso la ragione baciandola come solo nei miei sogni avevo fatto.
E sono ore ormai che il suo sapore è impresso sulle mia labbra, così come il suo profumo dolce, che sembra non voler saperne di andarsene via.
Giulia è così limpida e genuina che mi ha letteralmente incastrato a se, fin dal primo sguardo che ci siamo scambiati quella sera quando con la sua voce tremante mi ha passato quel fottuto fazzoletto per tamponarmi il labbro spaccato a causa della rissa con Raffaele.Ogni volta che la guardo però, mi rendo conto di quanto io sia la persona più sbagliata per lei e di quanto dovrei allontanarmi per non trascinarla a fondo con me, ma quando finalmente trovo la forza per farlo, succede sempre qualcosa che mi porta poi a cercarla e a desiderare di averla vicina, senza perderla di vista.
Il suo corpo è diventato come una calamita per
me e il suo profumo che sembra droga pura, unito a quel suo modo di fare così diverso da tutte le altre ragazze che negli anni ho conosciuto, non mi permette di pensare ad altro se non a lei.Il giorno seguente, dopo aver spento la sveglia e aver maledetto mentalmente Bias per aver deciso di incontrarci allo studio così presto per provare Non +, mi incammino con gli occhiali da sole in viso verso proprio quella palazzina dove solo ieri mi trovavo con Giulia e all'istante il ricordo delle sue mani tra miei capelli e delle mie attorno al suo corpo riemerge chiaro nella mia mente, mandandomi in un solo secondo il cervello a puttane.
«ei bella addormentata» grida salutandomi Deddy decisamente molto più arzillo, quando apro la porta e lo trovo sdraiato sul divanetto intento ad osservare Bias che segue Tancredi nell'arrangiamento della canzone di quest'ultimo.
«ciao brodi» esclamo togliendomi la giacca di pelle, sedendomi poi al suo fianco.
«come va?»
«tutto bene. Perché?»
«non posso sapere come sta il mio amico?»
«si, ma sembra che tu voglia sapere altro»
«oh no perché? C'è qualcosa che ci nascondi?»
«d'accordo, da chi l'hai saputo?»
«cosa?»
«che ieri ero con Giulia»
«non sapevo che eri con Giulia... però ei cazzone! Quando aspettavi per dircelo?»
«davvero non lo sapevi?»
«giuro bro! Avevamo intuito fossi stato con una perchè abbiamo trovato un orecchino in sala registrazione, ma non credevo si trattasse di Giulia»
«un orecchino?»
«si. Ci avete dato dentro, vero?»
«ma che cazzo pensi? Non è così. Ho solo cantato una canzone e lei ha ballato...»
«mhh e nient'altro?»
«ci siamo baciati»
«porca troiaaaa! Lo sapevo che sarebbe successo, vi guardavate troppo in un modo strano voi due»
«beh comunque qualsiasi cosa ci sia deve finire»
«perché?»
«perché non sono giusto per lei e perché sono troppo incazzato con il mondo»
«e questa sarebbe una valida motivazione per troncare una relazione?»
«a parte che non c'è nessuna relazione, ma comunque lo sai qual è il perché. Non appena Mary riprenderà a camminare me ne andrò da sto posto di merda e lo farò dopo essermi vendicato. Non ho tempo da perdere con storielle senza senso, rischiando anche di ferire un'altra persona»
«non sei obbligato ad andartene e soprattutto a doverti vendicare e lo sai. Però devi esserne convinto tu brodi. In ogni modo è la tua vita, io spero solo che tu possa trovare la felicità»Quando arriva il lunedì, sono pronto ad uscire di casa per dirigermi a scuola ed iniziare una nuova settimana con l'interrogazione di Diritto, quando ogni mio piano salta non appena mia sorella mi chiama chiedendomi di raggiungerla per tenere la mia nipotina.
E così alla sera, dopo aver passato l'intera giornata a fare le coccole a quella piccolina, che ormai è diventata una tra le persone più importanti della mia vita e che a causa della febbre non ha smesso nemmeno per un secondo di piagnucolare, a piedi mi incammino verso il solito parchetto per bere una birra, quando però i miei occhi, come se attirati, si posano su Giulia che bellissima come sempre passeggia al suo solito con il suo cagnolino sorridendo felice.Immediatamente faccio due passi per andarle incontro e chiederle scusa per non essermi fatto più sentire, quando da dietro l'angolo in cui si è fermata, sbuca fuori Raffaele che a causa di una battuta, sicuramente terribile, la fa scoppiare a ridere congelandomi così sul posto e serrare le mani in due pugni.
«vaffanculo» esclamo a me stesso, per poi voltarmi e cambiare direzione, lasciandomi alle spalle quei due e ogni sentimento che avevo iniziato a provare.
✨✨✨✨✨
Ci vediamo settimana prossima tra lunedì e martedì.
Grazie per il supporto.
- fede 💕
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Mi mandi in cortocircuito
RomanceGiovanni Pietro Damian è da sempre considerato un ragazzo dal quale stare lontani. Non è mai stato controllato, tuttavia l'aggressività che ha liberato dopo quello che è successo, è aumentata spaventosamente, a tal punto, da essere considerato un v...