Mi mandi in cortocircuito

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Sangiovanni

«ei straniero, quasi mi metto a piangere nel vederti qui in carne ed ossa» esclama ironicamente Mary sedendosi sul letto, non appena raggiungo la porta di camera sua.
«che intendi?» le domando lanciandole la giacca che indosso sopra al viso, scoppiando poi a ridere per il broncio da bambina di cinque anni che le si viene a creare.
«beh ultimamente non ti sei fatto molto vedere»
«ho avuto da fare»
«ah si? E con che cosa?»
«robe mie»
«non è che c'entra per caso una certa Giulia?»
«Giulia?»
«si Giulia, ed è inutile che fingi di non sapere di chi sto parlando perché lo so che la stai vedendo»
«chi te l'ha detto?»
«nessuno! Ma me l'hai appena confermato tu... ti ho fregato stronzo!» urla ridacchiando come se avesse appena vinto qualche assurdo premio, socchiudendo poi gli occhi osservandomi minacciosa.
«beh che vuoi? Perché sta faccia?» borbotto sapendo già quali pensieri le stanno passando per la testa.
«sono arrabbiata con te perché non me l'hai detto. Ti sembra il caso? Noi parliamo sempre di tutto»
«non di ragazze»
«e allora fallo adesso. Avanti voglio sapere come sta andando tra voi»
«sta semplicemente andando»
«perché devi sempre fare così? Sii un po' più loquace Damian altrimenti inizierò a frignare come quando eravamo piccoli e mi impedivi di mangiare il cioccolato»
«d'accordo d'accordo mi arrendo, ma solo perché non ho per niente voglia di sentire i tuoi capricci al momento. Diventi tremendamente fastidiosa quando ti comporti così»
«tu sei fastidioso il novanta per cento delle volte quindi siamo pari. Ora però parla»
«come va con Giulia? Era questa la tua domanda?»
«si»
«ecco con Giulia... beh con lei va tutto bene, sto cercando di far andare bene le cose»
«perciò state insieme?»
«no»
«come no?»
«non so dire cosa siamo, semplicemente stiamo bene e passiamo del tempo insieme fine»
«siete fidanzati in sostanza»
«no, non ho detto questo»
«Sangio lei ti piace?»
«si»
«e stai vedendo qualcun'altra?»
«no»
«lei sta vedendo qualcun'altro?»
«no»
«e allora state insieme. Siete solo due stupidi orgogliosi che non vogliono mettere etichette»
«in realtà lei vorrebbe»
«davvero?»
«si. Due settimane fa ha dormito con me e mi ha chiesto cosa fossimo... ma cosa cazzo serve sapere cosa siamo? Non capisco questo bisogno che avete voi ragazze di mettere nero su bianco i sentimenti»
«non si tratta di mettere nero su bianco, si tratta di aver bisogno di conferme, perché non ci basta sapere che state bene con noi e questo perché spesso noi ragazze siamo piene di insicurezze e vogliamo sentirci rassicurate... e ci sentiamo così solo quando capiamo cosa volete davvero da noi»
«le ho detto più volte che mi piace, non basta?»
«a volte si, altre no. Fai il primo passo Sangio, non perdere tempo prezioso e non aver paura di lasciarti andare ai sentimenti perché è bello sentirsi amati e speciali per qualcuno e poi se non ti dai una mossa rischi davvero di perderla»

Ore più tardi, dopo aver lasciato Mary alle prese con la riabilitazione in ospedale, mi dirigo verso lo studio di Bias per così sfruttare al meglio il tempo che mi resta prima di dover andare a riprenderla, ma le parole che qualche ora prima mi ha detto continuano a ripetersi senza sosta nella mia mente.

E se davvero non bastasse a Giulia quello che abbiamo ora? Se volesse di più?
Io realmente cosa posso darle?
Sono solo un'anima spezzata e talmente persa nel mio dolore che non farei altro che trascinarla giù con me e non posso farle questo, non a lei che è così speciale.

Ma perché l'ho lasciata entrare nella mia vita?
Perché non si leva dai miei pensieri?
Perché? Perché porca puttana?!

Ed è proprio quando sono immerso in questi pensieri che la suoneria del mio cellulare mi fa saltare in aria, portandomi poi ad alzare gli occhi al cielo scorgendo il nome di Deddy sullo schermo.
Sono almeno due giorni che non smette di chiamare per delle vere e proprie stronzate su una nuova serie tv che ha iniziato.
Sembra quasi che voglia convincere a tutti i costi me e Tancre a vederla e sono convinto che ci riuscirà anche, ma solo perché ci prenderà allo sfinimento.