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Serena

È da quando sono piccola che alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" rispondo senza esitazione, la ballerina.
Non ci sono mai stati altri progetti nella mia testa, nessuna idea che potesse non includere la danza e mi è sempre andata bene così, ho sempre pensato che questo sarebbe stato il mio futuro... Ma poi qualcosa è cambiato o almeno questo è quello che sta accadendo ora.

Vivere in una famiglia con una madre ossessionata dalla danza, dai tuoi risultati, dai grammi di cibo che ingerisci, da quanti premi vinci o meno è forse una delle cose più difficili da dover affrontare e forse una delle motivazioni principiali che sta portando a vivere la mia passione non più come tale, ma solo come un obbligo da dover assolvere.

Ed ecco perché a passo rilento e già con una smorfia sofferente in viso, conscia del pomeriggio intenso che mi aspetterà, mi dirigo verso il portone dell'Accademia oltre al quale già la musica alta risuona dalla prima sala che si trova alla destra dell'edificio.

«ei Sere tutto bene?» domanda subito Giulia non appena entro nello spogliatoio femminile, trovandola già pronta per il riscaldamento con un sorriso dolce sulle labbra.
«si perché?» rispondo curvando le sopracciglia, timorosa che il mio pessimo umore possa essere davvero così evidente.
«non so hai una faccia un po' come posso dire un po' così. Sembri triste ecco. E poi oggi a scuola non ti ho vista e in realtà non siamo state nemmeno più insieme da settimana scorsa»
«si hai ragione. È che sono stati giorni assurdi, ho provato il mio assolo per ore fino a ieri sera tardi e tornata a casa mia madre ha voluto rivedere la coreo per credo ormai la centesima volta. Ho i muscoli distrutti e in più ho fatto schifo nell'interrogazione di chimica e sono stanca, davvero tanto stanca Giù» confesso esplodendo come una bomba, cercando anche di trattenere dei singhiozzi, ma fallendo miseramente quando sollevando lo sguardo incontro gli occhi della mia amica.
«oh Sere mi spiace così tanto, vieni qua» sussurra subito Giulia allungando poi le sue mani per portarmi verso di lei e stringermi così in uno stretto abbraccio.
«grazie mi serviva» affermo ancora avvolta dalle sue braccia, mentre delle lacrime bagnano il mio viso.
«hai bisogno di fare una pausa, stai stressando troppo il tuo corpo ultimamente e in più non stai nemmeno bene a livello emotivo. Devi rallentare un po', altrimenti rischi di farti seriamente male» esclama poco dopo lei, staccandosi da me per farmi così comprendere quanto sia seria con una sola occhiataccia.
«lo so, ma non posso farlo. Mia madre mi sta addosso Giulia, non hai idea di quello che mi fa passare. Ecco perché tante volte preferisco restare in Accademia fino a tardi, così evito di vederla ed evito di sentirmi dire quanto le mie cosce siano diventate grosse o di come nonostante mi distrugga a lezione, io rimanga sempre e solo una ballerina mediocre»
«io davvero non riesco a credere a quanto questa donna possa essere crudele. Dovrebbe essere fiera di te e non solo perché sei una persona bellissima, ma perché tu non sei affatto una ballerina mediocre, anzi sei di un livello superiore e sono sicura che al saggio gli osservatori del Balletto di Roma se ne accorgeranno e ti offriranno una borsa di studio, oppure ti daranno l'opportunità di fare uno stage di qualche mese da loro»
«per mia mamma non sarà mai abbastanza, ormai so come è fatta. E per quanto riguarda quelli del Balletto, non so come andrà e onestamente avrei paura se davvero dovessero arrivarmi da loro delle offerte del genere»
«perché? Non sognavi fin da bambina di far parte del loro corpo di ballo?»
«si è sempre stato un sogno per me, ma in questi mesi la danza sta diventando più uno stress che un piacere e poi ho fatto una promessa ad una persona, non posso andarmene più»
«parli di Tancredi?»
«già... Non è che gli abbia propriamente detto che non sarei mai più partita, ma che non ci sarebbe stato più nulla di più importante sopra a lui»
«okay, ma non puoi rinunciare ai tuoi sogni per un ragazzo Sere»
«Giulia, lui non è solo un ragazzo per me, lui è l'amore della mia vita e sono sicura che potrei anche entrare a far parte del corpo di ballo più d'élite del mondo intero, ma se non sarà al mio fianco comunque non sarò mai completamente felice. So che forse sembra illogico e assurdo questo mio discorso, ma quando ti innamorerai perdutamente di qualcuno potrai capire cosa sto provando»
«in realtà forse posso già capirti»
«si? Beh vuol dire che con Sangio le cose vanno bene»
«si è così. Ormai non riesco ad immaginare come potrebbero essere le mie giornate senza di lui. Certo siamo solo all'inizio ed è passato poco da quando abbiamo deciso di essere una vera coppia, però provo un sentimento troppo forte, credo di essermi davvero innamorata di lui. Quindi sì, forse posso un po' capire il tuo discorso di prima. Devi fare ciò che ti farà stare bene Sere e se significa lottare per Tancredi allora sono certa che sarà la cosa giusta e che alla fine tutto si risolverà»
«che lotterò per lui è certo, ma che le cose si risolveranno ho poche speranze. Però ora basta parlare, hai riscaldamento e io una lezione con la Celentano. Se arrivo tardi chi la sente e chi sente poi mia madre se lo viene a sapere...»
«hai ragione vado, ci vediamo domani a scuola»

Mi mandi in cortocircuito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora