«lo sai che è tipo la decima volta in due minuti che guardi il cellulare per vedere che ore sono?» mi domanda a bassa voce Chiara assicurandosi che la prof non la senta, prima di sorridere facendomi anche un occhiolino.
«beh sembra non avere fine questa lezione» borbotto bevendo poi un sorso d'acqua dalla bottiglietta presa alle macchinette durante l'intervallo.
«forse perché non vedi l'ora di vedere qualcuno. Ti ha scritto ancora?»
«si»
«e che ti ha detto il bel tenebroso Damian?»
«di raggiungerlo appena suona la campanella»
«quindi uscite insieme?»
«non so. Non lo sentivo dall'altro ieri e in realtà credevo sarebbe scomparso come sempre e invece questa mattina mi è arrivato il suo messaggio»
«però non ti ha spiegato niente riguardo a quello che ha intenzione di fare»
«si esatto. Fa sempre l'enigmatico»
«beh fammi sapere quando ritorni a casa. Certo, sempre se ritorni»
«ovvio che ritorno scema! Mio padre mi ucciderebbe se non lo facessi. Te invece che fai?»
«credo mi vedrò con Ale»
«ah»
«cosa c'è? Perchè quella faccia?»
«va tutto bene tra voi due?»
«si perché?»
«ti fidi di lui?»
«si Giulia, ma non capisco il senso di queste tue domande»
«nulla erano solo per curiosità»
«ne sei sicura?»
«si certo»Un'ora dopo agitata per quello che mi aspetta e un po' triste per non essere riuscita a parlare a Chiara di quello che Sangio mi ha svelato riguardo ad Alessandro, sistemo le mie cose nello zaino, saltando poi in aria dallo spavento quando mi rendo conto di non essere più sola in classe.
«mi fai sempre paura. Ti diverte vero?» esclamo facendo respiri profondi quando riconosco quegli occhi azzurri cielo posarsi su di me, prima di sentire anche il suo profumo invadere l'aula mandandomi in cortocircuito.
«un po' si» risponde Sangio avvicinandosi lentamente spostandomi poi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
«due minuti e sono pronta»
«hai lezioni di danza oggi pomeriggio?»
«no»
«beh allora è davvero tutto perfetto. Forza vieni con me» sussurra prendendomi poi per mano trascinandomi fuori da scuola.
«e dove andiamo?» domando curiosa ed emozionata percependo il calore del suo corpo vicino al mio, quando si avvicina nuovamente per lasciarmi un bacio veloce sulla guancia.
«vieni con me e basta bambolina»E detto questo dolcemente mi tira a se e a passo veloce raggiungiamo la sua macchina parcheggiata come sempre dietro l'angolo.
«come è andata oggi a scuola?» provo a chiedere per rompere il silenzio che si creato non appena saliamo sulla sua auto.
«la solita noia» ribatte Sangio concentrato a superare un ciclista che crede di avere ottenuto il possesso della strada solo per se.
«li odio. Stanno sempre in mezzo al cazzo sti qua» aggiunge poi facendomi scoppiare a ridere nel rivedere in questo suo atteggiamento quello di mio padre.
«perché ridi?» domanda per l'appunto lui confuso, lanciandomi anche un'occhiata divertita.
«perché mi hai ricordato papà. Pure lui si lamenta sempre dei ciclisti»
«beh stanno in mezzo alla strada come se nulla fosse e poi si arrabbiano pure se gli dici qualcosa. Quando prenderai la patente inizierai ad odiarli anche tu»
«chissà. Prima di tutto bisogna vedere se riuscirò a prenderla la patente»
«ti sei già iscritta a scuola guida?»
«non ancora, volevo aspettare i diciotto anni»
«e quando li fai?»
«a giugno, il venti»
«beh ci sta, così hai tutta l'estate per studiare»
«si è vero»
«se poi hai bisogno di una mano, per ecco, per capire qualcosa io sono qui»
«tu quando l'hai presa la patente?»
«a gennaio»
«ah ma sei fresco fresco allora»
«già, ma come puoi ben vedere sono fenomenale alla guida»
«e sei anche un sacco modesto ed umile»
«naturalmente»Andiamo avanti così a ridere e scherzare per minuti interi, prima di fermarci davanti a quello che sembra essere un piccolo bar.
«dove siamo?» domando appena scendiamo, camminando verso l'entrata del locale dall'insegna grande, luminosa e colorata.
«in uno dei miei posti preferiti» risponde Sangio per poi varcare la porta sorridendo gentilmente ad una signora al di là del bancone, facendomi poi cenno di sedermi al tavolino in fondo, vicino ad una grande vetrata che dà come vista su un laghetto davvero carino.
«come mai è il tuo posto preferito?» chiedo subito osservandomi intorno, per poi tornare a concentrarmi solo sul ragazzo davanti a me che sembra guardarmi incuriosito e allo stesso tempo intimorito.
«non so, forse perché ci vengo sempre quando ho bisogno di scappare dallo schifo che mi circonda e poi hanno i miglior waffle di tutta Vicenza, se non della terra abitata»
«addirittura?»
«giuro»
«allora voglio provarli assolutamente»
«non te ne pentirai»
«comunque ti capita spesso?»
«che cosa?»
«di aver bisogno di scappare via...»
«si»
«come mai?»
«perché quello che vorrei è impossibile ottenerlo»
«e cosa vorresti?»
«pace e felicità. Due cose totalmente irraggiungibili in questa vita»
«come mai dici così?»
«perché sono realista»
«o forse solo un po' pessimista»
«guardo i dati di fatto Giulia. Le persone in questo mondo raramente sono state veramente felici e se pur in qualche istante hanno creduto di esserlo, quanto è durato? Un'ora? Un giorno? Terminata la breve sensazione di gioia, tutto ritorna come prima. Ecco perché per me raggiungere la felicità è un'utopia. Non potremo mai essere davvero completamente felici in modo duraturo e permanente»
«si beh è un discorso logico il tuo»
«lo so»
«però non voglio per questo motivo rovinarmi i pochi momenti di felicità che potrebbero arrivare»
«fai bene»
«secondo me se anche tu ti concentrassi di più su quello che vivi e non su quello che vivrai, riuscirai a renderti conto di quanti attimi di felicità hai, ma che purtroppo ti stai perdendo»
«ne dubito, ma ci proverò»
«bravo. E comunque chi te l'ha fatto conoscere questo posto?»
«mio fratello»
«oh hai un fratello?»
«si e ho anche una sorella. Entrambi molto più grandi di me»
«e hai un bel rapporto con loro?»
«più e meno. È difficile quando ci sono tanti anni di differenza, però so che posso sempre contare su Alberto e Andrea»
«vivono con te?»
«no. Andrea è sposata e ha una bambina, mentre Abe convive»
«ma che bello. Sei uno zio allora!»
«già»
«e come si chiama tua nipote? Quanti anni ha?»
«Virginia e ha un anno»
«ma è piccola. Ti prego fammela vedere! Hai una sua foto?»Non appena Sangio mi mostra dal cellulare l'immagine della sua nipotina non posso fare a meno di sorridere nel vedere la bellezza della piccolina, ma ciò che mi porta quasi ad incantarmi sono gli occhi accesi e brillanti del suo zio.
Credo di non averlo mai visto così.«qui sembri davvero felice, sai?» esclamo alzando poi lo sguardo su Sangio provando così a farlo uscire dal suo guscio di compostezza e freddezza, che lo contraddistingue da quando l'ho conosciuto.
«già»
«la foto l'avete scattata in un giorno speciale?»
«era il mio compleanno. Solitamente odio festeggiarlo, ma la mia famiglia ne è ossessionata, però devo confessare che non è stato male questa volta. Forse perché per la prima volta c'era Virgi con me»
«le vuoi davvero bene»
«è una delle persone più importanti della mia vita»
«si vede»
«senti, ti va di venire a casa mia?»
«cosa? Quando? Ora?»
«dopo, terminata la nostra merenda»
«ah»
«tranquilla bambolina, guarda che non ti mangio mica»
«eh però io non so se sia il caso...»
«giuro che non ti salterò addosso»
«sei un cretino! Comunque va bene d'accordo, ma solo se mi prometti una cosa»
«che cosa?»
«la prossima volta che vorrai scappare da tutto, chiamami. Sono davvero una buona compagna per le fughe dell'ultimo secondo»Un sorriso timido gli nasce immediatamente sul volto facendomi così intenerire nel vederlo in imbarazzo e dopo avermi scoccato un'occhiata veloce annuisce con la testa, per poi chiamare la signora per le nostre ordinazioni, allungando allo stesso tempo la sua mano verso la mia incastrandola come due pezzi di un puzzle che finalmente si uniscono.
✨✨✨✨✨
Ciaoooo mamma mia è passato tantissimo tempo!
Non so come chiedervi scusa, ma credetemi quando dico che non ho un secondo libero.
Il lavoro mi sta distruggendo e trovare un po' di tempo per scrivere è veramente difficile.Però ce l'ho fatta ed ecco qua un nuovo capitolo!
Spero che vi possa piacere e posso già svelarvi, perché l'idea del prossimo ce l'ho in testa, che il capitolo successivo sarà il continuo di questa serata.Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate e grazie per la pazienza che state mostrando.
Non so dirvi quando aggiornerò, potrebbero passare ancora diverse settimane, in ogni modo cercherò di fare il prima possibile.Nel frattempo vi auguro una buona giornata
- fede 💓
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Mi mandi in cortocircuito
RomanceGiovanni Pietro Damian è da sempre considerato un ragazzo dal quale stare lontani. Non è mai stato controllato, tuttavia l'aggressività che ha liberato dopo quello che è successo, è aumentata spaventosamente, a tal punto, da essere considerato un v...